ROMA - Almeno altri cinque voli di Stato "sospetti". Ma l'impressione dei magistrati è che siano molti di più. La procura di Roma ha individuato altre quattro date in cui le foto di Antonello Zappadu mostrerebbero Silvio Berlusconi e i suoi ospiti a bordo di aerei della Presidenza del Consiglio. L'ipotesi di abuso d'ufficio dunque non resta inchiodata alle immagini della festa a Villa Certosa del 24 maggio 2008, a quelle che hanno provocato l'apertura dell'inchiesta. Si allarga lo spettro dell'indagine sul premier, il procuratore Ferrara ha incaricato i carabinieri di controllare le "migliaia" di foto sequestrate nell'intero archivio di Zappadu, che dal dicembre 2007 si è appostato tra le trenta e le quaranta volte all'aeroporto di Olbia e vicino a Villa Certosa per scattare immagini sulle feste del premier. L'obiettivo del pm è verificare in quante istantanee compaiono aerei della presidenza del Consiglio e chi c'era a bordo. Di fatto la verifica della magistratura si è allargata all'intero mandato di Berlusconi. Parte anche l'indagine del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il presidente Francesco Rutelli ha già avanzato una richiesta "dettagliata" all'Aise (Agenzia per l'intelligence per l'estero) sull'utilizzo dei voli di Stato della Cai, la compagnia dei servizi segreti, negli ultimi dieci anni, dal 1999 al 2009. A San Macuto si sottolinea che il Copasir negli ultimi mesi ha formalizzato due volte la richiesta per un'audizione del presidente del consiglio sui temi di competenza dell'organismo di controllo parlamentare. Dall'opposizione interrogazioni a raffica: il Cavaliere "idrovora di soldi pubblici?". Se lo chiedono anche a palazzo di giustizia dove si lavora alla mappa dei voli sospetti. Per questo i carabinieri dovranno esaminare anche le immagini custodite in un computer sequestrato a casa del padre di Zappadu. Il procuratore ha affidato il cordinamento a un pool di quattro magistrati, l'aggiunto Achille Toro guiderà i pm Simona Maisto, Ilaria Calò e Giuseppe Saieva. Per il momento le foto ritenute utili agli accertamenti su Berlusconi sono "cinque o sei". Ma i magistrati hanno visionato solo una parte minima del materiale sequestrato o consegnato alla procura dall'avvocato Niccolò Ghedini, che ha denunciato una violazione della privacy. Ma questa indagine sarà trasmessa dal pm di Roma a quello di Tempio Pausania, competente per le foto scattate all'interno di villa Certosa. Ieri dall'Ufficio del Garante della Privacy è partito un monito ai giornali, l'istruttoria dell'Authority si concluderà a giorni. La procura di Roma cercherà di chiudere la verifica sui voli di Stato entro la prossima settimana, dunque il fascicolo sarà trasmesso al tribunale dei ministri, competente per i reati ministeriali, dopo il voto per le Europee. "Stiamo facendo questo gran lavoro per produrre richieste istruttorie mirate", dicono i magistrati. Tra queste l'identificazione degli ospiti del premier, "parecchi", e la verifica delle autorizzazioni dei piani di volo. Nelle foto appaiono anche aerei della Fininvest. Il procuratore non è apparso interessato alla polemica su questi velivoli trasformati in voli di Stato. Non vede notizia criminis. E i suoi pm glissano dicendo: se vorrà se ne occuperà il tribunale dei ministri. Il presidente Giovanni Fargnoli, giudice di lungo corso al vertice della x sezione civile, attende le osservazioni della procura della Repubblica, che potrà limitarsi a raccogliere le notizie di reato. Ogni indagine spetterà al "collegio". Questa corte, entro novanta giorni, compiute indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, potrà disporre l'archiviazione oppure trasmette gli atti, con relazione motivata, al procuratore della Repubblica.
sabato 6 giugno 2009
Voli di stato
A Palazzo di giustizia: "Vogliamo produrre richieste mirate al Tribunale dei ministri". La verifica si è allargata all'intero mandato di governo di Berlusconi. Voli di Stato nella mappa dei pm almeno altri cinque sono sospetti di Elsa Vinci e Marino Bisso
ROMA - Almeno altri cinque voli di Stato "sospetti". Ma l'impressione dei magistrati è che siano molti di più. La procura di Roma ha individuato altre quattro date in cui le foto di Antonello Zappadu mostrerebbero Silvio Berlusconi e i suoi ospiti a bordo di aerei della Presidenza del Consiglio. L'ipotesi di abuso d'ufficio dunque non resta inchiodata alle immagini della festa a Villa Certosa del 24 maggio 2008, a quelle che hanno provocato l'apertura dell'inchiesta. Si allarga lo spettro dell'indagine sul premier, il procuratore Ferrara ha incaricato i carabinieri di controllare le "migliaia" di foto sequestrate nell'intero archivio di Zappadu, che dal dicembre 2007 si è appostato tra le trenta e le quaranta volte all'aeroporto di Olbia e vicino a Villa Certosa per scattare immagini sulle feste del premier. L'obiettivo del pm è verificare in quante istantanee compaiono aerei della presidenza del Consiglio e chi c'era a bordo. Di fatto la verifica della magistratura si è allargata all'intero mandato di Berlusconi. Parte anche l'indagine del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il presidente Francesco Rutelli ha già avanzato una richiesta "dettagliata" all'Aise (Agenzia per l'intelligence per l'estero) sull'utilizzo dei voli di Stato della Cai, la compagnia dei servizi segreti, negli ultimi dieci anni, dal 1999 al 2009. A San Macuto si sottolinea che il Copasir negli ultimi mesi ha formalizzato due volte la richiesta per un'audizione del presidente del consiglio sui temi di competenza dell'organismo di controllo parlamentare. Dall'opposizione interrogazioni a raffica: il Cavaliere "idrovora di soldi pubblici?". Se lo chiedono anche a palazzo di giustizia dove si lavora alla mappa dei voli sospetti. Per questo i carabinieri dovranno esaminare anche le immagini custodite in un computer sequestrato a casa del padre di Zappadu. Il procuratore ha affidato il cordinamento a un pool di quattro magistrati, l'aggiunto Achille Toro guiderà i pm Simona Maisto, Ilaria Calò e Giuseppe Saieva. Per il momento le foto ritenute utili agli accertamenti su Berlusconi sono "cinque o sei". Ma i magistrati hanno visionato solo una parte minima del materiale sequestrato o consegnato alla procura dall'avvocato Niccolò Ghedini, che ha denunciato una violazione della privacy. Ma questa indagine sarà trasmessa dal pm di Roma a quello di Tempio Pausania, competente per le foto scattate all'interno di villa Certosa. Ieri dall'Ufficio del Garante della Privacy è partito un monito ai giornali, l'istruttoria dell'Authority si concluderà a giorni. La procura di Roma cercherà di chiudere la verifica sui voli di Stato entro la prossima settimana, dunque il fascicolo sarà trasmesso al tribunale dei ministri, competente per i reati ministeriali, dopo il voto per le Europee. "Stiamo facendo questo gran lavoro per produrre richieste istruttorie mirate", dicono i magistrati. Tra queste l'identificazione degli ospiti del premier, "parecchi", e la verifica delle autorizzazioni dei piani di volo. Nelle foto appaiono anche aerei della Fininvest. Il procuratore non è apparso interessato alla polemica su questi velivoli trasformati in voli di Stato. Non vede notizia criminis. E i suoi pm glissano dicendo: se vorrà se ne occuperà il tribunale dei ministri. Il presidente Giovanni Fargnoli, giudice di lungo corso al vertice della x sezione civile, attende le osservazioni della procura della Repubblica, che potrà limitarsi a raccogliere le notizie di reato. Ogni indagine spetterà al "collegio". Questa corte, entro novanta giorni, compiute indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, potrà disporre l'archiviazione oppure trasmette gli atti, con relazione motivata, al procuratore della Repubblica.
ROMA - Almeno altri cinque voli di Stato "sospetti". Ma l'impressione dei magistrati è che siano molti di più. La procura di Roma ha individuato altre quattro date in cui le foto di Antonello Zappadu mostrerebbero Silvio Berlusconi e i suoi ospiti a bordo di aerei della Presidenza del Consiglio. L'ipotesi di abuso d'ufficio dunque non resta inchiodata alle immagini della festa a Villa Certosa del 24 maggio 2008, a quelle che hanno provocato l'apertura dell'inchiesta. Si allarga lo spettro dell'indagine sul premier, il procuratore Ferrara ha incaricato i carabinieri di controllare le "migliaia" di foto sequestrate nell'intero archivio di Zappadu, che dal dicembre 2007 si è appostato tra le trenta e le quaranta volte all'aeroporto di Olbia e vicino a Villa Certosa per scattare immagini sulle feste del premier. L'obiettivo del pm è verificare in quante istantanee compaiono aerei della presidenza del Consiglio e chi c'era a bordo. Di fatto la verifica della magistratura si è allargata all'intero mandato di Berlusconi. Parte anche l'indagine del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il presidente Francesco Rutelli ha già avanzato una richiesta "dettagliata" all'Aise (Agenzia per l'intelligence per l'estero) sull'utilizzo dei voli di Stato della Cai, la compagnia dei servizi segreti, negli ultimi dieci anni, dal 1999 al 2009. A San Macuto si sottolinea che il Copasir negli ultimi mesi ha formalizzato due volte la richiesta per un'audizione del presidente del consiglio sui temi di competenza dell'organismo di controllo parlamentare. Dall'opposizione interrogazioni a raffica: il Cavaliere "idrovora di soldi pubblici?". Se lo chiedono anche a palazzo di giustizia dove si lavora alla mappa dei voli sospetti. Per questo i carabinieri dovranno esaminare anche le immagini custodite in un computer sequestrato a casa del padre di Zappadu. Il procuratore ha affidato il cordinamento a un pool di quattro magistrati, l'aggiunto Achille Toro guiderà i pm Simona Maisto, Ilaria Calò e Giuseppe Saieva. Per il momento le foto ritenute utili agli accertamenti su Berlusconi sono "cinque o sei". Ma i magistrati hanno visionato solo una parte minima del materiale sequestrato o consegnato alla procura dall'avvocato Niccolò Ghedini, che ha denunciato una violazione della privacy. Ma questa indagine sarà trasmessa dal pm di Roma a quello di Tempio Pausania, competente per le foto scattate all'interno di villa Certosa. Ieri dall'Ufficio del Garante della Privacy è partito un monito ai giornali, l'istruttoria dell'Authority si concluderà a giorni. La procura di Roma cercherà di chiudere la verifica sui voli di Stato entro la prossima settimana, dunque il fascicolo sarà trasmesso al tribunale dei ministri, competente per i reati ministeriali, dopo il voto per le Europee. "Stiamo facendo questo gran lavoro per produrre richieste istruttorie mirate", dicono i magistrati. Tra queste l'identificazione degli ospiti del premier, "parecchi", e la verifica delle autorizzazioni dei piani di volo. Nelle foto appaiono anche aerei della Fininvest. Il procuratore non è apparso interessato alla polemica su questi velivoli trasformati in voli di Stato. Non vede notizia criminis. E i suoi pm glissano dicendo: se vorrà se ne occuperà il tribunale dei ministri. Il presidente Giovanni Fargnoli, giudice di lungo corso al vertice della x sezione civile, attende le osservazioni della procura della Repubblica, che potrà limitarsi a raccogliere le notizie di reato. Ogni indagine spetterà al "collegio". Questa corte, entro novanta giorni, compiute indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, potrà disporre l'archiviazione oppure trasmette gli atti, con relazione motivata, al procuratore della Repubblica.
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