ROMA - Il governo è stato battuto per tre volte nell'Aula del Senato sul ddl sicurezza. La maggioranza è andata sotto in tre votazioni per le quali era stato chiesto il voto segreto, tre subemendamenti all'articolo 39 sui quali l'esecutivo aveva espresso parere contrario. L'esame del testo, dopo il «colpaccio» riuscito al centrosinistra, si è interrotto. I lavori riprendono giovedì alle 9,30; il voto finale è invece atteso per le 13.
I TEMPI DELLA DETENZIONE - Per effetto del voto, torna in vigore la norma della Bossi-Fini: gli stranieri irregolari non potranno essere trattenuti nei Centri di identificazione per un periodo superiore ai 60 giorni. L'Aula ha infatti approvato l'emendamento dell'opposizione che abroga la norma della maggioranza che portava a 18 mesi il periodo massimo di permanenza. E' stata poi approvata la linea della minoranza sulle norme per il ricongiungimento familiare, con l'abrogazione della parte che prevedeva che il questore dovesse rilasciare il titolo di soggiorno per i familiari di uno straniero regolare soltanto se questi stessi familiari fossero regolarmente soggiornanti in Italia «ininterrottamente da almeno cinque anni». Il terzo voto ha infine cancellato la possibilità di revocare il permesso di soggiorno anche se si commette un reato per quanto riguarda i diritti d'autore.
RESTA LA TASSA DI SOGGIORNO - Le minoranze hanno mancato di poco il poker: non è infatti passato per un soffio un quarto emendamento con cui il Pd chiedeva di eliminare la previsione della cosiddetta «tassa di soggiorno», ovvero del pagamento di una quota per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Con 129 si, 129 no e tre astenuti è finita la votazione a scrutinio segreto. Il regolamento di Palazzo Madama prevede che, in caso di parità nelle votazioni, prevalga il voto contrario. La proposta , dunque, non è passata. Resta dunque confermato l'obbligo da parte degli immigrati del pagamento di un «contributo», come deciso dal governo, andrà da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro (la Lega aveva inizialmente chiesto che fosse fisso di 200) e a stabilirne l'entità sarà un decreto dei ministeri dell'Economia e dell'Interno. Non sarà però richiesto alcun versamento «per richiesta asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari».
«IL PDL BOCCIA LA LEGA» - L'esito delle votazioni fa gioco ai capogruppo delle opposizioni: per Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, «è un segnale che si può leggere in due direzioni: una presa di distanza dalla Lega e la volontà che c'è in alcuni settori della maggioranza di non subire imposizioni dal Carroccio. Ovviamente siamo molto soddisfatti, perchè gli emendamenti erano nostri». Stessa linea per Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori: «la maggioranza non regge, perché le norme xenofobe volute dalla Lega non piacciono neppure agli alleati». Irritata invece la reazione del sottosegretario Roberto Castelli che parla di un ritorno dei «franchi tiratori di memoria Dc». «Ho visto in alcuni settori della destra - ha spiegato l'esponente leghista - che si sono accese 7 luci verdi, a conferma di almeno sette franchi tiratori. Noi eravamo 136 in Aula, le opposizioni 122. È una contabilità semplice da fare. Sono sette franchi tiratori». Al termine delle votazioni il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, ha immediatamente convocato i senatori della maggioranza per fare il punto su quanto accaduto.
VIMINALE - E poco dopo arrivava una nota di critica anche dal Viminale per il quale la bocciatura da parte del Senato della norma che estende a diciotto mesi la permanenza dei clandestini nei Cie è un «grave errore perché sconfessa la direttiva europea sui rimpatri approvata solo pochi mesi fa e indebolisce la strategia di contrasto all’immigrazione clandestina che il governo sta portando avanti. Il governo - sottolineava ancora il comunicato - ritiene la norma un punto particolarmente qualificante dell’intero pacchetto sicurezza e pertanto la riproporrà alla Camera non appena il ddl sarà licenziato dal Senato».
5 commenti:
Perché chiamarli "buonisti" quando sono palesemente dei FIGLI DI PUTTANA ?
Ecco cosa accade a preferire, nel "partito di centro, moderato e liberale", i finiani e i radicali al posto della Destra. Sono tutti inorriditi dalla "giustizia fa da te", ma queste scelte spingono ad attrezzarsi per la legittima difesa.
Prima volta sul tuo spazio e, sinceramente, non saprei dirti come ci sono arrivato. Mi piace l'impostazione del blog e le prime cose che ho letto arrivandoci. La blogosfera è in gran parte popolata da ignoranti presuntuosi e falsi; più numerosi sono i blog "dissonanti" dal politically correct degli ultimi 35 anni maggiore è la possibilità che la parte pulita di questa nazione sopravviva all'invasione. Brava.
ProEuropa, non volevo essere volgare ma si, sono dei figli di puttana che vogliono isolare la lega...
Massimo, io la coscienza pulita ce l'ho. I miei voti sono andati alla lega e alla destra. Ci stanno spingendo a farci giustizia da soli. Peserà sulle loro decisioni. La responsabilità è solo loro.
Sinedie, strano, in genere vengo insultata anche in maniera pesante. Io comunque mi annovero tra gli ignoranti per via di uno straccetto di diploma ma non sono presuntuosa nè tantomeno falsa. E molto politically scorrect. L'invasione dei barbari mi da fastidio perchè sai benissimo che col loro arrivo ci siamo imbarbariti pure noi. E le regole vanno sempre rispettate. Che siano scritte come leggi o che siano solo "popolarismi". Torna pure quando vuoi.
A volte sembra quasi di fare le inutili Cassandre, ed è una sensazione spiacevole. Se siamo nel grande "condominio globale" è chiaro che la destra (PDL) e la sinistra (PD) le quali hanno in comune le prime due lettere e non è un caso, debbano assomigliare o discostarsi di poco, l'una dall'altra. Come avviene in USA e come avviene in GB o in Francia. Dunque il dogma dell'immigrazionismo deve essere intoccabile per entrambi. Resta la Lega, certo, ma per ora si incavola e abbaia alla luna.
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