MILANO - Ancora una coppia di fidanzati aggredita mentre è appartata in auto: poteva essere una rapina, o molto peggio, come a Guidonia, e invece stavolta il coraggio e la prestanza fisica del ragazzo gli hanno permesso di reagire e di difendere la sua compagna. È successo un quarto d'ora dopo la mezzanotte di giovedì, nel piazzale di sosta davanti al cimitero di Chiaravalle. M.D., 26 anni, 1.85 d'altezza per 90 chili, era appartato in auto con la sua fidanzata. A un certo punto la coppia ha visto due persone che cercavano di forzare il bagagliaio. Si trattava, come poi è stato accertato, di due romeni, uno dei quali tornato in libertà da neanche un mese dopo una condanna per stupro di gruppo.
L'AGGRESSIONE - Accorgendosi dei romeni la donna, che era al volante, ha messo in moto l'auto per fuggire, ma nello spavento è andata a sbattere contro il marciapiede. I due romeni hanno circondato l'auto e uno dei due ha rotto il finestrino, sul lato passeggeri, e ha minacciato il ragazzo dicendo: «Dacci la borsa, ho una pistola». Ma il giovane ha aperto la portiera ed è sceso dall'auto, affrontandoli e prendendoli a pugni (dieci giorni di prognosi per contusioni alla mano) e riuscendo ad afferrarne uno. La donna, intanto, ha chiamato i carabinieri, che sono giunti poco dopo. Alla vista dei militari un romeno si è dato alla fuga; l'altro, Alin Arghir Ciucur, 21 anni, trattenuto a forza dal giovane, è stato arrestato. «Non volevo che facessero male alla mia fidanzata», ha detto il ragazzo ai carabinieri.
LO STUPRO DI GRUPPO - L'arrestato, che potrebbe aver abitato nel campo nomadi abusivo di Chiaravalle, aveva cominciato a delinquere nel 2004, quando per due volte era stato denunciato per furto e affidato a una comunità per minori. Il 4 giugno 2005 un gruppo composto da lui e quattro connazionali armati di coltelli aveva aggredito e picchiato una coppia appartata in auto in via Mezzanotte a Milano, e violentato la ragazza di 22 anni. Ciucur, che all'epoca era ancora minorenne (è nato in luglio), era stato affidato prima a una comunità di Schio (Vicenza), poi aveva scontato un periodo (dal novembre 2006 al giugno 2007) in carcere a Milano; di nuovo a Schio fino al dicembre 2008, e infine a una comunità di Cagliari fino al 16 gennaio scorso. Ora è di nuovo a San Vittore.
Uno degli aggressori aveva appena finito di scontare una condanna per stupro di gruppo. Serve commentare? No, non credo.
3 commenti:
Nel mentre Amnesty International accusa di razzismo l'Italia e un buon numero di blog lancia urla isteriche di pericolo per il pericolo di un'escalation di insofferenza verso gli stranieri. I cittadini rumeni entrati in Italia sono aumentati dell'80% circa rispetto all'anno scorso; chissà perchè. Fai bene Eleonora a postare di queste cose, almeno questo per ora, in seguito alle urne faremo meglio. Ma le voci libere e lo sguardo aperto vanno salvate ad ogni costo. Ti abbraccio. SINEDIE
Probabilmente qualche solerte giudice comunista indagherà subito il ragazzo per lesioni al povero romeno vittima della società (magari con l'aggravante della discriminazione razziale), e lo condannerà a pagare qualche decina di migliaia di euro di risarcimento, come accaduto al tabaccaio di Milano...
Anonimo, se ti firmi la prossima volta ti ringrazio doppiamente. Certo che ci sarà qualche giudice pronto a dar torto al ragazzo. Non avrebbe dovuto difendersi. Sai com'è, i romeni insieme agli altri extracomunitari vivono ai margini e se s'incazzano e vanno a rapinare, ad ammazzare o a stuprare gli italiani, hanno sempre ragione. Gli italiani non fanno mai abbastanza per loro.
Sinedie, ti dirò, vengo tacciata di nazismo spesso e volentieri. Mi viene detto che sono cieca e che non capisco un tubo, ma come dire... me ne frego. Però, ho visto davvero una escalation di crimini commessi da extracomunitari. Vivo in un paesello, prima c'era calma... adesso la calma non c'è più. Ogni sera ne capita qualcuna. Ovviamente a causa degli extracomunitari. Prima ero per il vivi e lascia vivere. Quando il numero degli stranieri era basso e sopportabile e quei pochi che c'erano lavoravano e basta. Adesso no. Perchè delinquono. Un abbraccio anche a te.
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