Il Pd si ferma di poco sopra al 26%, un risultato affatto soddisfacente per il movimento capeggiato da Dario Franceschini (inferiore anche rispetto alle ultime elezioni politiche) ma che comunque lascia di che sorridere ai membri del centrosinistra. Il motivo? Berlusconi non ha portato a casa il famigerato 40%, e questo è motivo di grande soddisfazione per Franceschini e i suoi. «Il PdL non ha sfondato il 40% e la somma tra il partito di Berlusconi e la Lega perde rispetto a un anno fa, non raggiungendo il 51% - ha detto Fassino ai microfoni di Sky - . Siamo a una battuta d'arresto molto secca. Il risultato del Pd è dignitoso: qualcuno ci dava sull'orlo della dissoluzione e non è così». Franceschini nella notte ha parlato, ponendo l'accento sulle difficoltà della campagna elettorale: «Silvio Berlusconi ha vinto ma non ha sfondato. Certo, un pezzo d'Italia lo adora a prescindere, qualunque cosa dica e faccia; ma non è il 45%. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo ad armi pari. Purtroppo, da quindici anni a questa parte non è possibile. E' stato come giocare tutto il campionato in trasferta, come salire sul ring con un braccio legato dietro la schiena. Mai come stavolta si è toccata con mano la sproporzione di soldi, potere, spazi televisivi. Ma ormai non ne parla più nessuno: non è chic, non è snob».
lunedì 8 giugno 2009
Sinistre consolazioni
Il Pd va malissimo ma gioisce perché Silvio non ha stravinto
Il Pd si ferma di poco sopra al 26%, un risultato affatto soddisfacente per il movimento capeggiato da Dario Franceschini (inferiore anche rispetto alle ultime elezioni politiche) ma che comunque lascia di che sorridere ai membri del centrosinistra. Il motivo? Berlusconi non ha portato a casa il famigerato 40%, e questo è motivo di grande soddisfazione per Franceschini e i suoi. «Il PdL non ha sfondato il 40% e la somma tra il partito di Berlusconi e la Lega perde rispetto a un anno fa, non raggiungendo il 51% - ha detto Fassino ai microfoni di Sky - . Siamo a una battuta d'arresto molto secca. Il risultato del Pd è dignitoso: qualcuno ci dava sull'orlo della dissoluzione e non è così». Franceschini nella notte ha parlato, ponendo l'accento sulle difficoltà della campagna elettorale: «Silvio Berlusconi ha vinto ma non ha sfondato. Certo, un pezzo d'Italia lo adora a prescindere, qualunque cosa dica e faccia; ma non è il 45%. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo ad armi pari. Purtroppo, da quindici anni a questa parte non è possibile. E' stato come giocare tutto il campionato in trasferta, come salire sul ring con un braccio legato dietro la schiena. Mai come stavolta si è toccata con mano la sproporzione di soldi, potere, spazi televisivi. Ma ormai non ne parla più nessuno: non è chic, non è snob».
Il Pd si ferma di poco sopra al 26%, un risultato affatto soddisfacente per il movimento capeggiato da Dario Franceschini (inferiore anche rispetto alle ultime elezioni politiche) ma che comunque lascia di che sorridere ai membri del centrosinistra. Il motivo? Berlusconi non ha portato a casa il famigerato 40%, e questo è motivo di grande soddisfazione per Franceschini e i suoi. «Il PdL non ha sfondato il 40% e la somma tra il partito di Berlusconi e la Lega perde rispetto a un anno fa, non raggiungendo il 51% - ha detto Fassino ai microfoni di Sky - . Siamo a una battuta d'arresto molto secca. Il risultato del Pd è dignitoso: qualcuno ci dava sull'orlo della dissoluzione e non è così». Franceschini nella notte ha parlato, ponendo l'accento sulle difficoltà della campagna elettorale: «Silvio Berlusconi ha vinto ma non ha sfondato. Certo, un pezzo d'Italia lo adora a prescindere, qualunque cosa dica e faccia; ma non è il 45%. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo ad armi pari. Purtroppo, da quindici anni a questa parte non è possibile. E' stato come giocare tutto il campionato in trasferta, come salire sul ring con un braccio legato dietro la schiena. Mai come stavolta si è toccata con mano la sproporzione di soldi, potere, spazi televisivi. Ma ormai non ne parla più nessuno: non è chic, non è snob».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
A questi qualcuno dovrebbe dire che Berlusconi non è l'unico politico di un paese democratico ad essere proprietario di una rete televisiva. (Al Gore anyone?) Quindi che ancora stiano a frignare su questo è l'ennesima prova di quanto sono deprimenti.
Prima stavo vedendo il tg4 e una tizia del PD ha avuto il coraggio di dire qualcosa tipo "è un ottimo risultato, se consideriamo che siamo nati come partito da poco più di un anno." O___o ...come se quelli che lo compongono, avessero fatto gli operai fino al giorno prima... ma mi facci il piacere...
Ti copio 2 commenti (della stessa persona) presi dal blog di Orpheus:
Se fosse così semplice come dici tu, Berlusconi sarebbe raggiante (chi l'ha visto?), i colonnelli e i viceré del PDL sarebbero entusiasti, le prospettive sarebbero più rosee per la destra. E invece temo che sia partita già la fronda verso un uomo di 73 anni che inizia a non imbroccarle più ed è sempre più nudo dinanzi al proprio paese (compresi i suoi elettori) e al mondo (compresa la destra moderata europea). Certo,passare dal 42-43% sbandierato in campagna elettorale al 35% è un bel salto. Il PD doveva sopravvivere dignitosamente, per ripartire da qui. In Europa è oggi, dopo il PSOE, la forza di centrosinistra più forte. Non è poco.
e il secondo: Fatto sta che in Italia la forza elettorale del centrosinistra è: PD 26% (inferiore in Europa solo al PSOE) più almeno un 10% tra sinistra radicale e partito radicale più un'8% dell'IDV: totale 44% (mentre PDL + LEGA = 45,7%). Vi pare poco? Lavorate allora, invece di chiacchierare, che sennò in Italia la sinistra non la rimanderete mai "allegramente" a casa...
poverini...
in Inghilterra li chiamerebbero bad loosers...la peggior specie.
iiih ma Franceschifo ha anche detto che, con meno 7 punti, l'andamento elettorale indica che il Pd ha centrato il proprio obiettivo: mumble mumble -7 -7 -7 -7= -28 speriamo! :))
Posta un commento