martedì 2 giugno 2009

Radicali

Il fatto oggetto dell'inchiesta risale allo scorso 20 maggio. I magistrati si sono mossi sulla base di un esposto dei radicali. Si indaga sui migranti respinti. Roma, la Procura apre un fascicolo. Berlusconi: "Sbagliata la politica della sinistra". Alfano: "Con noi le leggi e i trattati internazionali"

ROMA
- La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo sul respingimento di 227 migranti dello scorso 20 maggio. Al momento non ci sono né ipotesi di reato né indagati. L'esposto dei Radicali. L'esposto era stato presentato il giorno stesso dal partito Radicale. "Speriamo la giustizia faccia il suo corso" - ha detto la deputata radicale Rita Bernardini -. Abbiamo chiesto di verificare se questi respingimenti rispettino la normativa nazionale ed internazionale sul diritto d'asilo, considerando, tra l'altro, che la Libia non ha adottato il Trattato di Ginevra sul diritto d'asilo. E a quegli esponenti del Popolo della Libertà che obiettano che una volta eravamo garantisti mentre ora presentiamo denunce a destra e a manca, replico che essere garantisti significa anche denunciare le violazioni del diritto". Il premier: "La sinistra sbagliava". Nonostante le indagini della magistratura e le critiche della comunità internazionale e della Cei, il governo va avanti. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che "serve una politica europea sul tema dell'immigrazione" e che "le politiche della sinistra era sbagliata perché spalancava le frontiere". Il premier ha parlato anche dei "respingimenti", una parola "brutta" secondo Berlusconi. "Si tratta di individuare e intercettare, le imbarcazioni ancora fuori dalle nostre acque territoriali, assisterle completamente con acqua, viveri, con cure mediche, scortarle fino alla terra libica dove si possono rivolgere a un'Agenzia dell'Onu per chiedere il diritto di asilo. E quando il diritto di asilo e' confermato, noi non ci siamo mai rifiutati di accoglierli'' ha concluso. Alfano: "Rispettiamo leggi". Sull'immigrazione oggi vertice ad Agrigento alla presenza del ministro della Giustizia Angelino Alfano. "Siamo una repubblica libera e sovrana - ha detto Alfano - che ha le sue leggi sull'ingresso nel nostro Paese. Abbiamo dalla nostra parte leggi nazionali e trattati internazionali che prevedono delle regole: chi entra in Italia violando quelle regole, viola le nostre leggi". Il Guardasigilli è poi tornato sul trattato Italia-Libia e sulle polemiche con il governo maltese sul caso del cargo Pinar. "Faremo sì che le nostre leggi non vengano violate in ossequio ai trattati internazionali e al trattato con la Libia" ha detto. "Applicheremo queste modalità secondo quello che, a seconda dei luoghi di provenienza, prevedono le leggi internazionali. Anche di recente, con la vicenda che ha visto protagonista anche Malta - ha aggiunto Alfano - il governo italiano si è fatto carico dei doveri umanitari ma sempre secondo il principio per il nostro Stato di avere rispettati i propri confini".

1 commenti:

Massimo ha detto...

Come fanno da 40 anni a questa parte, i radicali danneggiano la Nazione. E ad una certa magistratura non par vero di giustificare la sua azione con la scusa "atto dovuto" ...