lunedì 8 giugno 2009

Intimidazioni

Indignazione dal mondo della politica. "Il sindaco prenda provvedimenti". Secondo gli investigatori gli autori provengono dal centro sociale La Strada. Scritte contro Giorgia Melonisul muro sotto casa del ministro

ROMA - "A piazzale Loreto c'è ancora posto".
Lo hanno scritto ieri sera sulla facciata di un palazzo nella via della Garbatella dova abita il ministro delle Politiche Giovanili Giorgia Meloni. "Un atto ignobile e vile, opera di qualche delinquente che vorrebbe rigettare l'Italia nel clima di odio degli anni più bui della nostra storia" secondo le parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Una scritta tracciata con lo spray, senza sigle o rivendicazioni, subito cancellata dal servizio decoro urbano del Comune. E gli investigatori sarebbero orientati sulla pista dei centri sociali, in particolar modo La Strada, dove Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura del Comune di Roma, denuncia l'esistenza di "sacche di odio politico". Da tutta l'area di governo parole di condanna per il murales. "Frasi ignobili", "vile intimidazione", "gesto inqualificabile". E insieme alla solidarietà per il ministro, tutti esortano il sindaco a prendere seri provvedimenti. "Come sindaco e come cittadino - risponde Alemanno - non posso che condannare con forza tali minacce. Nell'esprimere la mia solidarietà al ministro Meloni, mi rivolgo agli inquirenti perchè individuino e isolino al più presto i responsabili". Ma c'è chi chiede di più, come Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè: "A Roma ci sono troppi ambienti di estrema sinistra, dove si annidano questi teppisti che conoscono solo il linguaggio della violenza e dell'intolleranza. Il sindaco Alemanno proceda allo sgombero di queste fabbriche di odio politico, come peraltro promesso in campagna elettorale". Esprime la sua vicinanza a Giorgia Meloni anche il segretario del Pd Lazio Roberto Morassut. "Bisogna isolare qualunque forma di violenza verbale o fisica nel confronto democratico della nostra città e bisogna coltivare costantemente un clima di civiltà democratica essenziale per riavvicinare i cittadini alla politica". Nel quartiere, pochi giorni fa, c'era stato un altro grave episodio di intolleranza politica: venerdì scorso due ragazzi che uscivano da La Strada dopo un concerto erano stati aggrediti da una coppia armata di coltello che inveiva contro i "comunisti" dei centri sociali.

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