giovedì 4 giugno 2009

Arabian style

L'allarme del sottosegretario ai beni culturali. «Degrado al Colosseo, è un suk arabo». Giro : così se ne vanno i turisti. Il ministero pensa alla creazione di un'isola recintata Al via i lavori alla Domus Aurea, riaprirà tra due anni

Domus Aurea, partono i lavo­ri per combattere infiltrazioni d’acqua e pericolo di crolli: apri­rà fra due anni. E si pensa an­che al Colosseo, a combattere il degrado che lo circonda. Nel giorno in cui è stata firmata l’or­dinanza di protezione civile che nomina l’architetto Roberto Cecchi nuovo commissario per l’area archeologica di Roma (ha preso il posto di Guido Bertola­so) il sottosegretario ai Beni cul­turali Francesco Giro lancia l’«emergenza Colosseo», dove quest’anno si è registrato un minore afflusso di visitatori in­torno al 25 per cento (ma sono arrivati anche meno turisti). «L’area è troppo degradata - ha detto Giro - non è da paese civi­le. C’è stato un calo progressivo di affluenza di turisti. E ho rice­vuto dal sovrintendente archeo­logico Angelo Bottini un dos­sier fotografico impressionante - aggiunge - l’area che lo circon­da è un suk arabo, bisogna rive­dere la disposizione dei camion bar e riportare il decoro, perché ce lo chiede il mondo. Dobbia­mo pensare a una grande 'isola protetta', con una recinzione nuova e allargata a tutta l’area: si va a toccare una parte di perti­nenza comunale, ma la volontà del Campidoglio è di sanare la situazione. L’aspettativa è arri­vare ad una gestione condivisa, con la gestione commissariale si può contare su 50 milioni di euro». Sorveglianza: una delle telecamere puntate sull'area del Colosseo: «L’idea è quella di allargare il perimetro della recinzione a tut­ta l’area, girando intorno l’Arco di Costantino - spiega il sovrin­tendente archeologico Angelo Bottini - Per migliorare in ma­niera drastica l’area occorre pro­teggerla tutta e meglio. Purtrop­po bisogna creare una situazio­ne di 'filtro' e di difesa per pro­teggerla dai vandali». Partiranno tra un mese al massimo i lavori che renderan­no sicura la Domus Aurea, chiu­sa dal 2005 per gravi infiltrazio­ni d’acqua. Un intervento di due anni, al termine dei quali verrà aperto un percorso di visi­ta di 2.600 metri quadri. Ad an­nunciarlo il commissario straor­dinario Luciano Marchetti: «Si tratta di una prima tranche di lavori - ha precisato - che ri­guarda circa un terzo dell’area del complesso, quella orientale, dove si trova la 'sala Ottago­na'». L’importo è di 3,2 milioni di euro che saranno coperti con finanziamenti Cipe (3 milioni) e della Protezione civile (800 mila). E con la nomina di Rober­to Cecchi per la Domus ci sono in pratica due commissari. Ma «Cecchi rinunci al compenso e usi quelle risorse per gli inter­venti sull’area», chiede Gian­franco Cerasoli, della Uil Beni culturali.

Lilli Garrone

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