Perché vince un razzista? Nick Griffin leader del British National Party, se la ride trionfante. “Io razzista? Con le vostre etichette mi avete dato una mano. Gli elettori non sono stupidi. Che male c’è a dire che per i clandestini, qui nel Regno Unito, non c’è posto? Li si prende e li si caccia fuori. Con le buone o con le cattive”. Il che significa? “Non casco mica nel tranello, stia tranquillo. Li si carica su un aereo e via, uno per uno. Tu fammi vedere i documenti. Sei a posto? Bene, allora osserva le leggi e fai il bravo. Non hai i documenti? Torna a casa tua”. Pulizia etnica? “No, pulizia e basta. La gente è stufa degli islamici che, dopo avere messo le bombe nella metropolitana di Londra, vengono a insultarci. La gente è stufa degli orientali che rubano il posto di lavoro. La gente è stufa degli stupratori e dei violenti che insudiciano le nostre strade. No. Non è razzismo, è la verità”. Viene da una famiglia di simpatizzanti Tory, il presidente del Bnp. E lui stesso ha militato fra le fila dei conservatori. Poi ha messo su questo partito che è un contenitore di teste rasate, di estremisti ma anche di operai laburisti, pensionati moderati, disoccupati inferociti, insegnanti delusi. Fascisti? Xenofobi? Nazisti? “Che idiozie”. Già, ma lei, Nick Griffin, è andato negli Stati Uniti e ha partecipato alla conferenza con uno degli ex leader del Ku Klux Klan, ha dimenticato? “Lo ricordo benissimo. Se esiste la libertà di pensiero io mi confronto con chiunque. Il nazionalismo ha diverse facce. Quella di Duke è una. Non la mia. Però è giusto che le idee circolino”. E suoi contatti con la estrema destra italiana, Forza Nuova? “Il mio amico Roberto Fiore? Abbiamo legami strettissimi. Non significa che io sia un seguace di Mussolini o di Hitler, non lo sono per niente. Io ho rapporti con tutti i movimenti nazionalisti. Con la Lega di Bossi ho qualche contatto informale con singoli esponenti ma nulla di ufficiale. Siamo un partito politico, ora pienamente legittimato, e nessuno ci può impedire di discutere con i nostri fratelli d’Europa”. In pantaloni scuri e camicia bianca, seguito da un paio di uomini della scorta, Nick Griffin ha battuto porta a porta il suo collegio. Campagna alla vecchia maniera. Case e pub. Pub e case. “E sa che cosa mi rispondevano gli elettori? Bravo Nick, sei l’unico ad essere passato da qui. Capito? I Tory e laburisti occupavano le televisioni lasciandomi campo libero nelle strade. Così ho vinto. Ho parlato con il grande popolo britannico, di destra, di sinistra e di centro. Si fidano di noi”. Il partito della protesta? Il partito della paura? “Indubbiamente c’è una forte componente di delusione per la politica dei corrotti parlamentari britannici ma ridurre il Bnp a questo è davvero riduttivo. La sostanza è diversa. I nostri progetti sono condivisi. Poche cose ma chiare”. La discriminazione razziale, ad esempio? “Rieccoci. Noi siamo un partito nato per difendere i valori e i diritti del popolo britannico. Certo, non ci piacciono i clandestini di ogni pelle, non ci piacciono i delinquenti, non ci piace che il lavoro ci venga rubato sotto gli occhi. E’ lo stesso sentimento della gente comune, quel sentimento che sfugge ai furfanti di Westminster”. Sulla criminalità? “Troppa tolleranza. Ora si pensa di più alla rieducazione che alla prevenzione e alla repressione. Noi ribaltiamo il concetto. Occorre la mano forte, i criminali devono essere puniti e schiaffatti in galera. Anzi, siccome le galere sono piene vanno tenuti coi ceppi elettronici ai piedi”. Che cosa è questa invenzione? “Le prigioni sono piene e infrequentabili, quindi i delinquenti possono restare anche a casa purchè non scappino. E il modo affinchè ciò sia assicurato è semplice: ceppi ai piedi che scaricano scosse elettriche immobilizzanti se solo provano a uscire dalla porta. Ci sono eccome, la tecnologia al servizio dell’ordine pubblico”. E il linguagggio: non le pare di esagerare? “Ammetto che sia utile e necessario abbassare i toni, ma i contenuti restano. Sorrisi, inchini e durezza”. Nazionalismo feroce e populismo vanno a braccetto nel British National Party. Siete estremisti di destra? Siete una destra col doppiopetto? Che cosa siete? “Su certe questioni parliamo come la destra, ad esempio sulla immigrazione e sulla criminalità o sulla educazione che riteniamo debba essere altamente selettiva ma su altre questioni siamo di estrema sinistra: siamo contrari alle privatizzazione e difendiamo il lavoro. In definitiva siamo degli estremisti moderati senza colore”. Una curiosità: chi ritiene che sia il suo peggiore avversario? “David Cameron, il leader dei conservatori. Finto leader di destra. In verità è il clone di Tony Blair”. Ecco chi è Nick Griffin, “l’uomo nero” che vola a Strasburgo.
lunedì 8 giugno 2009
British national party
"Io razzista a Strasburgo" di Fabio Cavalera
Perché vince un razzista? Nick Griffin leader del British National Party, se la ride trionfante. “Io razzista? Con le vostre etichette mi avete dato una mano. Gli elettori non sono stupidi. Che male c’è a dire che per i clandestini, qui nel Regno Unito, non c’è posto? Li si prende e li si caccia fuori. Con le buone o con le cattive”. Il che significa? “Non casco mica nel tranello, stia tranquillo. Li si carica su un aereo e via, uno per uno. Tu fammi vedere i documenti. Sei a posto? Bene, allora osserva le leggi e fai il bravo. Non hai i documenti? Torna a casa tua”. Pulizia etnica? “No, pulizia e basta. La gente è stufa degli islamici che, dopo avere messo le bombe nella metropolitana di Londra, vengono a insultarci. La gente è stufa degli orientali che rubano il posto di lavoro. La gente è stufa degli stupratori e dei violenti che insudiciano le nostre strade. No. Non è razzismo, è la verità”. Viene da una famiglia di simpatizzanti Tory, il presidente del Bnp. E lui stesso ha militato fra le fila dei conservatori. Poi ha messo su questo partito che è un contenitore di teste rasate, di estremisti ma anche di operai laburisti, pensionati moderati, disoccupati inferociti, insegnanti delusi. Fascisti? Xenofobi? Nazisti? “Che idiozie”. Già, ma lei, Nick Griffin, è andato negli Stati Uniti e ha partecipato alla conferenza con uno degli ex leader del Ku Klux Klan, ha dimenticato? “Lo ricordo benissimo. Se esiste la libertà di pensiero io mi confronto con chiunque. Il nazionalismo ha diverse facce. Quella di Duke è una. Non la mia. Però è giusto che le idee circolino”. E suoi contatti con la estrema destra italiana, Forza Nuova? “Il mio amico Roberto Fiore? Abbiamo legami strettissimi. Non significa che io sia un seguace di Mussolini o di Hitler, non lo sono per niente. Io ho rapporti con tutti i movimenti nazionalisti. Con la Lega di Bossi ho qualche contatto informale con singoli esponenti ma nulla di ufficiale. Siamo un partito politico, ora pienamente legittimato, e nessuno ci può impedire di discutere con i nostri fratelli d’Europa”. In pantaloni scuri e camicia bianca, seguito da un paio di uomini della scorta, Nick Griffin ha battuto porta a porta il suo collegio. Campagna alla vecchia maniera. Case e pub. Pub e case. “E sa che cosa mi rispondevano gli elettori? Bravo Nick, sei l’unico ad essere passato da qui. Capito? I Tory e laburisti occupavano le televisioni lasciandomi campo libero nelle strade. Così ho vinto. Ho parlato con il grande popolo britannico, di destra, di sinistra e di centro. Si fidano di noi”. Il partito della protesta? Il partito della paura? “Indubbiamente c’è una forte componente di delusione per la politica dei corrotti parlamentari britannici ma ridurre il Bnp a questo è davvero riduttivo. La sostanza è diversa. I nostri progetti sono condivisi. Poche cose ma chiare”. La discriminazione razziale, ad esempio? “Rieccoci. Noi siamo un partito nato per difendere i valori e i diritti del popolo britannico. Certo, non ci piacciono i clandestini di ogni pelle, non ci piacciono i delinquenti, non ci piace che il lavoro ci venga rubato sotto gli occhi. E’ lo stesso sentimento della gente comune, quel sentimento che sfugge ai furfanti di Westminster”. Sulla criminalità? “Troppa tolleranza. Ora si pensa di più alla rieducazione che alla prevenzione e alla repressione. Noi ribaltiamo il concetto. Occorre la mano forte, i criminali devono essere puniti e schiaffatti in galera. Anzi, siccome le galere sono piene vanno tenuti coi ceppi elettronici ai piedi”. Che cosa è questa invenzione? “Le prigioni sono piene e infrequentabili, quindi i delinquenti possono restare anche a casa purchè non scappino. E il modo affinchè ciò sia assicurato è semplice: ceppi ai piedi che scaricano scosse elettriche immobilizzanti se solo provano a uscire dalla porta. Ci sono eccome, la tecnologia al servizio dell’ordine pubblico”. E il linguagggio: non le pare di esagerare? “Ammetto che sia utile e necessario abbassare i toni, ma i contenuti restano. Sorrisi, inchini e durezza”. Nazionalismo feroce e populismo vanno a braccetto nel British National Party. Siete estremisti di destra? Siete una destra col doppiopetto? Che cosa siete? “Su certe questioni parliamo come la destra, ad esempio sulla immigrazione e sulla criminalità o sulla educazione che riteniamo debba essere altamente selettiva ma su altre questioni siamo di estrema sinistra: siamo contrari alle privatizzazione e difendiamo il lavoro. In definitiva siamo degli estremisti moderati senza colore”. Una curiosità: chi ritiene che sia il suo peggiore avversario? “David Cameron, il leader dei conservatori. Finto leader di destra. In verità è il clone di Tony Blair”. Ecco chi è Nick Griffin, “l’uomo nero” che vola a Strasburgo.
Perché vince un razzista? Nick Griffin leader del British National Party, se la ride trionfante. “Io razzista? Con le vostre etichette mi avete dato una mano. Gli elettori non sono stupidi. Che male c’è a dire che per i clandestini, qui nel Regno Unito, non c’è posto? Li si prende e li si caccia fuori. Con le buone o con le cattive”. Il che significa? “Non casco mica nel tranello, stia tranquillo. Li si carica su un aereo e via, uno per uno. Tu fammi vedere i documenti. Sei a posto? Bene, allora osserva le leggi e fai il bravo. Non hai i documenti? Torna a casa tua”. Pulizia etnica? “No, pulizia e basta. La gente è stufa degli islamici che, dopo avere messo le bombe nella metropolitana di Londra, vengono a insultarci. La gente è stufa degli orientali che rubano il posto di lavoro. La gente è stufa degli stupratori e dei violenti che insudiciano le nostre strade. No. Non è razzismo, è la verità”. Viene da una famiglia di simpatizzanti Tory, il presidente del Bnp. E lui stesso ha militato fra le fila dei conservatori. Poi ha messo su questo partito che è un contenitore di teste rasate, di estremisti ma anche di operai laburisti, pensionati moderati, disoccupati inferociti, insegnanti delusi. Fascisti? Xenofobi? Nazisti? “Che idiozie”. Già, ma lei, Nick Griffin, è andato negli Stati Uniti e ha partecipato alla conferenza con uno degli ex leader del Ku Klux Klan, ha dimenticato? “Lo ricordo benissimo. Se esiste la libertà di pensiero io mi confronto con chiunque. Il nazionalismo ha diverse facce. Quella di Duke è una. Non la mia. Però è giusto che le idee circolino”. E suoi contatti con la estrema destra italiana, Forza Nuova? “Il mio amico Roberto Fiore? Abbiamo legami strettissimi. Non significa che io sia un seguace di Mussolini o di Hitler, non lo sono per niente. Io ho rapporti con tutti i movimenti nazionalisti. Con la Lega di Bossi ho qualche contatto informale con singoli esponenti ma nulla di ufficiale. Siamo un partito politico, ora pienamente legittimato, e nessuno ci può impedire di discutere con i nostri fratelli d’Europa”. In pantaloni scuri e camicia bianca, seguito da un paio di uomini della scorta, Nick Griffin ha battuto porta a porta il suo collegio. Campagna alla vecchia maniera. Case e pub. Pub e case. “E sa che cosa mi rispondevano gli elettori? Bravo Nick, sei l’unico ad essere passato da qui. Capito? I Tory e laburisti occupavano le televisioni lasciandomi campo libero nelle strade. Così ho vinto. Ho parlato con il grande popolo britannico, di destra, di sinistra e di centro. Si fidano di noi”. Il partito della protesta? Il partito della paura? “Indubbiamente c’è una forte componente di delusione per la politica dei corrotti parlamentari britannici ma ridurre il Bnp a questo è davvero riduttivo. La sostanza è diversa. I nostri progetti sono condivisi. Poche cose ma chiare”. La discriminazione razziale, ad esempio? “Rieccoci. Noi siamo un partito nato per difendere i valori e i diritti del popolo britannico. Certo, non ci piacciono i clandestini di ogni pelle, non ci piacciono i delinquenti, non ci piace che il lavoro ci venga rubato sotto gli occhi. E’ lo stesso sentimento della gente comune, quel sentimento che sfugge ai furfanti di Westminster”. Sulla criminalità? “Troppa tolleranza. Ora si pensa di più alla rieducazione che alla prevenzione e alla repressione. Noi ribaltiamo il concetto. Occorre la mano forte, i criminali devono essere puniti e schiaffatti in galera. Anzi, siccome le galere sono piene vanno tenuti coi ceppi elettronici ai piedi”. Che cosa è questa invenzione? “Le prigioni sono piene e infrequentabili, quindi i delinquenti possono restare anche a casa purchè non scappino. E il modo affinchè ciò sia assicurato è semplice: ceppi ai piedi che scaricano scosse elettriche immobilizzanti se solo provano a uscire dalla porta. Ci sono eccome, la tecnologia al servizio dell’ordine pubblico”. E il linguagggio: non le pare di esagerare? “Ammetto che sia utile e necessario abbassare i toni, ma i contenuti restano. Sorrisi, inchini e durezza”. Nazionalismo feroce e populismo vanno a braccetto nel British National Party. Siete estremisti di destra? Siete una destra col doppiopetto? Che cosa siete? “Su certe questioni parliamo come la destra, ad esempio sulla immigrazione e sulla criminalità o sulla educazione che riteniamo debba essere altamente selettiva ma su altre questioni siamo di estrema sinistra: siamo contrari alle privatizzazione e difendiamo il lavoro. In definitiva siamo degli estremisti moderati senza colore”. Una curiosità: chi ritiene che sia il suo peggiore avversario? “David Cameron, il leader dei conservatori. Finto leader di destra. In verità è il clone di Tony Blair”. Ecco chi è Nick Griffin, “l’uomo nero” che vola a Strasburgo.
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3 commenti:
Grande! Devo aggiungerlo al mio personale Wall of Fame :)
pare che anche gli inglesi si siano svegliati un poco.
Josh, era ora.
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