giovedì 4 marzo 2010

Ringraziando Geert Wilders

Il partito di Wilders conquista consensi nelle amministrative, male laburisti e Dc. La destra xenofoba avanza in Olanda. Napolitano: «E' un segno preoccupante». Il Capo dello Stato a Bruxelles per un faccia a faccia con il presidente del parlamento Ue, Buzek

BRUXELLES
- Un «segno preoccupante»: così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha commentato la vittoria registrata in Olanda da forze come quella di Geert Wilders che hanno una caratterizzazione xenofoba e puntano a una nazionalizzazione delle loro politiche rispetto all'Europa. «Sono tendenze fuori dalla storia e fuori dalla realtà», ha detto ancora Napolitano, parlando in inglese al fianco del presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek con cui aveva appena avuto un faccia a facca. L'idea di tornare al passato, ha detto ancora il Capo dello Stato, costituisce una «pericolosissima e anacronistica illusione» che forse si basa sul fatto che le forze politiche tradizionalmente favorevoli all'Europa, «non si battono in modo persuasivo per l'affermazione del ruolo dell'Europa unita». Napolitano ha poi affermato che «i cittadini europei non possono aspettarsi niente di nuovo da un angusto approccio nazionale».

LE ELEZIONI IN OLANDA - Il commento di Napolitano arriva con la conferma delle tendenze che emergono dallo scrutinio dei voti per le elezioni amministrative olandesi, che evidenziano un calo dei consensi per i principali partiti di governo e la crescita per quelli all'opposizione, a partire appunto dal partito xenofobo anti-islam di Geert Wilders. Con il Pvv di Wilders, emergono come vincitori di queste consultazioni i due partiti liberali Vvd e il piccolo D66, mentre i laburisti PdvA di Wouter Bos, al 93% delle schede scrutinate, ottiene solo il 16% dei suffragi, contro il 23,45% delle precedenti amministrative, circa sei punti in meno. In calo di due punti anche il partito dei cristiano-democratici (Cda) del premier Jan Peter Balkenende. Il partito di Wilders si afferma come primo partito nella città dormitorio di Almere, ad est di Amsterdam, guadagna ma non sfonda all'Aja dove si afferma come secondo partito. I laburisti perdono consensi anche in città tradizionalmente della sinistra come Amsterdam dove guadagnano invece i liberali del D66.

4 commenti:

rasiallavita ha detto...

Il commento del nostro capo dello Stato è desolante. Cosa vuole veramente la minoranza in questa Italia? Vuole vendersi definitivamente, annullarsi e sparire. Vuole diventare multi etnica quindi senza alcuna etnia per poter essere facilmente fagocitabile dai nuovi padroni del potere mondiale: multietnica e musulmana signor Presidente della Repubblica! A lei piace. Alla maggioranza degli italiani NO! Si dimetta o stia zitto.

Nessie ha detto...

Che schifo l'affermazione di Napolitano! Non ha fatto altro che mettersi il cappello in mano e richiedere la piena applicazione del Trattato di Lisbona. E stasera faceva pure lo gnorri nei confronti di tutti i brogli dei giudici relativi alle liste. Non potevamo cadere peggio.

Elly ha detto...

Ma... Napolitano non era lo stesso "uomo" che elogiò la carneficina ungherese? Lo stesso che dichiarò: «L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo». Mi pare di si...

Non poteva mugugnare diversamente. Però, avesse taciuto... ci avrebbe fatto più bella figura.

Andrea ha detto...

La classica occasione d'oro per tacere... penoso.