venerdì 26 marzo 2010

Corte di cassazione e italiani

La Cassazione chiamata a pronunciarsi da un cittadino insultato. "Non c'è l'aggravante razziale" che si verifica nel caso inverso. "Italiano di m..." è meno grave dello stesso insulto a un nero

L'espressione "italiano di m...", pur essendo un'ingiuria, non ha l'aggravante dell'odio razziale. Come l'espressione "Negro di m...". E' quanto si deduce da una sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna al pagamento di una multa di 900 euro inflitta dal giudice di pace di Pordenone ad un extracomunitario per ingiuria, percosse e minaccia nei confronti di un italiano. L'imputato, in particolare, si era rivolto alla parte offesa chiamandolo 'italiano di m..', ma il giudice non aveva ritenuto di dover applicare nei suoi confronti l'aggravante della connotazione razzista. Contro tale verdetto si era rivolto alla Cassazione il procuratore generale di Trieste, chiedendo una pena più severa per l'imputato, ma i supremi giudici, hanno ritenuto infondato il suo ricorso specificando che una precedente pronuncia sull'espressione 'sporca negra' integrasse invece "gli estremi di ingiuria aggravata dalle finalità di discriminazione o di odio etnico e razziale, in quanto essa era correlata nell'accezione corrente, adottata nel nostro territorio, proprio ad un pregiudizio di inferiorità razziale". Nel caso in esame, però, spiegano nella sentenza, "non si desume che la frase ingiuriosa 'italiano di m..' fosse stata pronunciata consapevolmente per finalità di discriminazione, di odio nazionale razziale o di conflitto tra persone a causa dell'etnia, non risultando che l'imputato avesse manifestato, nel contesto in cui erano state profferire, odio e sentimenti similari connaturati ad una situazione di inferiorità degli italiani. Anche perchè - osservano i giudici di piazza Cavour - non si può ritenere che il riferimento all'italiano, nel nostro territorio, possa dare luogo ad un pregiudizio corrente di inferiorità".

Un’altra sentenza di m… di Nicolo' Vergata

Sentite questa: per la Cassazione, se un extracomunitario insulta un italiano in Italia, chiamandolo “Italiano di m…”, costituisce solo “ingiuria”, senza l’aggravante dell’odio razziale (di cui alla legge Mancino). Cosi ha deciso il clan degli ermellini sul caso di un extracomunitario che ha insultato un cittadino italiano. Commettendo solo il reato di ingiuria (art.594 c.p. : “chiunque offende l’onore e il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa…” ) in pratica, l’extracomunitario, in virtù della pena alternativa al carcere, verrà condannato ad una semplice multa (sanzione sostitutiva prevista dagli artt.53 e segg. della L.n.689/1981). Multa che, per ovvii motivi, l’extracomunitario non pagherà mai, col permesso di continuare ad insultarci liberamente. Sentite la motivazione: “Usata (l’ingiuria) nel nostro territorio, dove l’italiano è stragrande maggioranza e classe dirigente (?) non può essere correlata ad un pregiudizio sulla inferiorità razziale“. In altre parole: siamo un popolo di merda e dobbiamo vantarcene. Non importa se l’extracomunitario considera la razza bianca con odio. Siamo solo noi i veri razzisti. Ma se l’odio razziale è disprezzo per la inferiorità, l’odio per i bianchi non è pur esso una forma di razzismo per il semplice colore della pelle? Oppure l’odio per la diversità somatica o per la diversità dei costumi non è una forma di razzismo? La Corte non si è chiesta quante razze di razzismo ci possono essere? E se io dico ad un giallo “sei un… di m…non perché sei inferiore ma perché non mi piace il colore della tua pelle e la tua mentalità, pur considerandoti civile e colto”, evito la galera? E se domani qualcuno di essi ci dà dell’ “italiano di m…”, dovremo ringraziarlo per la stima? Per il principio di reciprocità, andiamo a dire “sei un… di merda” a casa loro, dove sono loro la maggioranza e classe dirigente e vediamo chi riesce a ritornare vivo in Italia. Rimane un dubbio: se io sono un italiano non facente parte della classe dirigente o sono un italiano che vive all’estero e mi trovo occasionalmente in Italia, dove vengo insultato, posso mandare l’extracomunitario in galera? Morale, per non far parte di un popolo di merda ci conviene espatriare nei loro Paesi, dove con la m… si costruiscono anche le case. Almeno abbiamo risolto il problema edilizio e non verremo insultati. Tanto, di m… lì ce n’è per tutti.

5 commenti:

Nessie ha detto...

Xenofilia per lo straniero, xenofobia per l'autoctono: siamo all'universo capovolto. Ormai è chiaro anche ai sassi che hanno pianificato per la nostra estinzione, vogliono discriminarci e i giudici sono parte integrante di questa pulizia etnica a nostro danno.

Massimo ha detto...

E noi dobbiamo continuare a pagarli (profumatamente!)per "sentenziare" così ? Forza Silvio ! ;-)

demiurgo77 ha detto...

In effetti è un triste esempio di giurisprudenza creativa, capace di compiere operazioni alchemiche, distinguo basati sull'etere, sulla quint'essenza, sulla melodia astrale! La Costituzione, intanto, agonizza: quando viene realmente vulnerata nessuno la soccorre: art. 3, comma 1? Silenzio!

demiurgo77 ha detto...

P.S.
Pochi giorni fa, ho parlato con un ex dirigente missino del paese dove vivo. Ha vissuto le bastonate sindacali in fabbrica; la giustizia rossa; l'affarismo forense. Ora è un ardente militante dell'astensione. Io non condivido gli esiti del suo ragionamento politico e andrò a votare: ma le premesse ci stanno tutte. Solo quando si toccherà il fondo ci sarà la rivolta, solo quando la gente si renderà conto che sub specie iuris si spaccia la prevaricazione e la resa, quando soffrirà nel pane e nel sale, quando la tolleranza sarà finalmente percepita come un'ingiustizia! Ma quando accadrà questo? Le televisioni, i preti e i politici ci anestetizzano mentre i barbari fanno terra bruciata, ci mostrano i dolci frutti dell'accoglienza mentre i briganti ci seviziano e ci uccidono. Ricordo una vignetta del libro di storia di terza media: un inglese spremeva un africano al torchio, per spillare oro, mentre un altro gli versava in gola whisky e un predicatore benediva il tutto! Oggi la situazione è invertita: qualcuno ha programmato una folle rivincita sull'occidente? Quando si toccherà il fondo?

Maria Luisa ha detto...

//OT
ennesimo arricchimento culturale:


http://www.ilgiornale.it/milano/bergamo_fuoco_suocero_preso_senegalese/cronaca-bergamo-senegalese-suocero-separazione/29-03-2010/articolo-id=433445-page=0-comments=1#1