Roma - "Al Nord e soprattutto in Piemonte ci ha 'rovinato' togliendo voti un po' a noi un po' a Di Pietro". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivando alla Camera per un convegno su Ingrao, valuta così il successo della lista di Beppe Grillo in alcune regioni: "E' un cupio dissolvi". Immediata la replica del comico genovese che avverte: "Questo è ssolo l'inizio. Ora Bersani deve dimettersi da segretario". Un malcontento che anche Martina, la figlia di Walter Veltroni, ha scritto su Facebook: "E' ora che qualcuno si dimetta...".
Grillo: "E' solo l'inizio". Quello del movimento "Cinque stelle" è soltanto l’inizio di un percorso. Parola di Beppe Grillo, che dal suo blog commenta il sorprendente risultato della nuova formazione politica: "Mezzo milione di italiani ha votato per il movimento", presente in sole cinque regioni. "Hanno votato - prosegue il comico genovese - molti giovani che erano disinteressati della gestione della cosa pubblica. E' l’inizio di un percorso. Il movimento si è inserito in una partita tra bari, in cui la combine elettorale era preparata a tavolino. Pdl e Pdmenoelle si spartiscono da 15 anni le zone di influenza del Paese e la gestione degli appalti. Il popolo sovrano non ha scelta, o vota uno, o vota l’altro, senza conoscere le logiche spartitorie sottostanti". Secondo Grillo "la prova provata dell’inciucio è nella scelta dei candidati regionali da parte di D’Alema (Bersani è solo il suo portavoce, sempre più afono): scegliere Loiero in Calabria, Megaloman De Luca in Campania, e l’ectoplasma Penati in Lombardia è stato come salire su un ring con il braccio destro legato dietro alla schiena. Delle due l’una: o la direzione pdimenoellina è costituita da 'tafazzi' masochisti, o è stato un voto di scambio a livello regionale. Il Pdmenoelle aveva già perso alla presentazione delle liste. La stessa scelta di Boccia in Puglia era un immenso favore al centrodestra, senza le primarie vinte da Vendola, il Pdmenoelle avrebbe perso anche quella regione". Grillo è duro con Bersani e conclude: "Rimuovetelo al più presto da segretario, delira, come ha delirato sulla Tav, sugli inceneritori, sulla gestione pubblica dell’acqua".
La figlia di Veltroni: "Dimissioni". "Vediamo se qualcuno si dimette, prima che mi venga la gastrite". E' il post che Martina, la figlia di Walter Veltroni, ha affidato, dieci ore fa, alla sua pagina di Facebook. Nessun riferimento alle elezioni regionali ma dall’orario notturno, quando si era appena concluso lo spoglio in Piemonte e Lazio, e dalla richiesta di dimissioni sembra chiaro che la figlia dell’ex segretario del Pd si sfoghi per il risultato elettorale del Pd.
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