sabato 27 marzo 2010

La vergine di ferro

La padovana Silvia Valerio, universitaria al primo anno di Lettere, esordisce con un libro che è già un caso: «Vi spiego perché lo desidero». «Io, vergine di ferro voglio offrirmi ad Ahmadinejad». Scrittrice, illibata: adoro quel presidente

PADOVA — Dice di esserne attratta «perché non si adegua al regime della via di mezzo, perché non si riempie la bocca di parole come diritti dignità sussidi pace quiete libertà, perché è l’ultimo eretico del nostro tempo, perché nega l’olocausto e pensa di usare l’atomica, perché mette a tacere l’opposizione, perché minaccia l’America, perché non concede alle donne di sentire il vento tra i capelli e si permette sempre di ribattere con quel sorriso di sprezzatura alle smorfie contrite e indignate di uomini d’ogni colore e forza». E, ad abudantiam, perché lo trova sensuale. Lui è naturalmente Mahmud Ahmadinejad, l'ultracoservatore presidente iraniano. Lei, invece, non è Eva Braun. E’ Silvia Valerio, avvenente diciannovenne padovana che ambirebbe a conquistare l’altra metà del cielo nero. Provocazione? Sete di successo? Strategia spinta di marketing, considerato che ha tradotto la sua aspirazione in un libro che è già un caso editoriale oltre che un’unghiata al lettore? «Ma no, se avessi voluto provocare avrei scelto Bin Laden, e invece ame piace lui. Vorrei offirgli il mio fiore ancora puro. Mi piace il suo anticonformismo, anche la sua voce, la mimica trattenuta, l’intonazione ferma e calma, da impassibile appassionato». E giù lodi sperticate, miscelando ammiccamenti civettuoli a una prosa ricca e dissacrante: «No! Un fascista! protesterà adesso la stragrande maggioranza. Un fascista che vuole estendere a tutto il globo il credo islamico. Che ha usato brogli e alleanze per arrivare al potere. L’opinione pubblica, d’altro canto, non fa altro che dare dei fascisti a tutti quelli che non la pensano come lei. Fra un po’, se già non l’hanno fatto, daranno del fascista ad Alessandro Magno, pure lui voleva estendere il modello macedone a tutto l’orbe, ha conquistato in lungo e in largo, ha ammazzato tutti gli oppositori e ha imposto la proskynesis come atto a lui dovuto in quanto figlio di Dio. Più fascista di così. A Tiberio, Caligola, Nerone, l’omicidio di Ottavia non ha paragone con il delitto Matteotti. E vogliamo parlare di Vespasiano, "il principe è svincolato dalla leggi", di quel naziskin di Tito, di Domiziano "dominus et deus". E, proseguendo, di Traiano e di Marco Aurelio e l’eccidio di Lione». Anticristiana, maliziosa, antiborghese, saccente e spiazzante, senz’altro coraggiosa, Silvia Valerio è un po’ figlia di sua sorella, la quale si chiama Anna K Valerio, ha 29 anni, è direttore della collana erotica di Ar e passa alle cronache come la musa di Freda oltre che massima interprete italiana di Nietzsche. Da lei ha imparato molto. Silvia Valerio garantisce anche sull’usura: «Sono una vergine di ferro». E ironizza immaginandosi come una «meravigliosa macchina da tortura» e cercando la fiaba: «Voglio un tappeto magico ma non quello stupido dei film di Disney. L’impresa andrebbe studiata con cura. Desidero un’entrata in scena degna di Cleopatra. L’importante è arrivare a destinazione, capovolgendo l’Itaca di Kavafis che ormai è stata adottata, a distanza e non, da tutte le agenzie turistiche». Una pazza? Boh, lo vuole. E per giustificare la scelta, ricorda le puntuali delusioni dei maschi italiani, dal suo maestro cinquantenne di tango, incontrato dopo aver messo piede in una milonga e liquidato di lì a breve «perché inconsistente», al suo professore di filosofia, «prigioniero di se stesso e incapace di sostenere certi sguardi, anche se talvolta mi faceva respirare l’aria di Tebe». Domande: Ahmadinejad non vuole scrittrici nel suo paese, come farai? «Non farò la scrittrice, in un mondo dove non c’è molto di cui lamentarsi si può anche rinunciare a scrivere». Il velo? «Lo metterò di sicuro, non mi risulta che sia pesante né provochi cefalee, non capisco tutta questa indignazione delle donne. Ci sono problemi ben peggiori del velo». E le gambe? «Saranno solo per lui, come il resto. Signor presidente, gliela offro...». S’offre, con l’apostrofo.

Andrea Pasqualetto

15 commenti:

demiurgo77 ha detto...

Peccato: una ragazza che aveva tutti i numeri per essere una persona interessante! Purtroppo la mancanza di sfoghi alle normali pulsioni del corpo le ha dato alla testa. Noi veneti diremmo: "Pecà, ea tosa se xe bruxà!"
D'altra parte, la facoltà di lettere di Padova è un coacervo di finocchietti e comunistelli mosci e conformisti. Abituata alle zecche ma desiderosa di un po' di virilità, si è rivolta all'unico modello maschile alternativo presentato dalla televisione. Ma povera, qualcuno le dica che ci sono ancora tanti muratori respinti dalle altezzosime compagnucce al caviale; schiere di facchini che, finito il turno, non han certo tempo o voglia di girare per le bicchierate universitarie in giro per il centro!

Per carità, prima che la poveretta cada vittima dei suoi vaneggiamenti, qualcuno appaghi i suoi appetiti! Una bella botta e poi vedi che velo che ti porta! Altro che Ahmadinejad: quello al massimo le attacca qualche malattia senza toglierle il pensiero!

Michele Santini ha detto...

Una vera grande Donna, Vestale dei tempi nuovi, leale ardimento segno di forza invitta.
Presidente Ahmadinejad luce del mondo

demiurgo77 ha detto...

Fatico a coglierla... Ma ci DEVE essere dell'ironia...

Eleonora ha detto...

Già, anche io la sto cercando l'ironia... ma, hm, mi sa che non c'è.

Maria Luisa ha detto...

Questa è da trattamento psichiatrico obbligatorio!
Caso lampante di carenza...

Per quanto riguarda l'ironia non dico nulla:di solito non riesco mai a capirla.

A proposito altro arricchimento culturale:
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo477586.shtml

Polìscor ha detto...

So che è banale e politicamente scorretto, ma la giovinetta è il più perfetto prototipo di puttana.

Eleonora ha detto...

Poliscor, ti quoto.

Maria Luisa, eh ma le convertite italiane sono uguali eh?

Anonimo ha detto...

C'e' una differenza tra la scrittrice e le convertite,le sante donne non erano piu' illibate da un pezzo quando hanno conosciuto l'islam.
Femmine caste e pie simbolo di purezza.inca

Eleonora ha detto...

Inca, parlavo di pura stupidità. ;)

Anonimo ha detto...

Ma sapete almeno chi è Silvia Valerio?

Eleonora ha detto...

Una deficiente, si.

Anonimo ha detto...

Basta guardare il suo sito, piu' che libri vende se stessa.
inca

Michele Santini ha detto...

Non a caso, la immensa grandezza di questa giovane Donna sta nella sua lucida percezione di essere una nullità, la stessa spirituale nullità delle plebi occidentali divorate dal più atroce materialismo. Ma la sua percezione di essere una nullità - a differenza delle suddette plebi deturpate da individualismo, nichilismo, illusorio orgoglio dell'ego - la conduce viceversa al coraggio dell'annullamento totale, nella Luce, con la Luce, ossia con lo spirito eterno della profonda Persia, massimamente incarnata dal Presidente Ahmadinejad.

Eleonora ha detto...

Aaaaaaaaaaaah, una grossa illuminazione in effetti.

E tu? Santini, di quale mondo fai parte?

Michele Santini ha detto...

Sul piano spaziale e temporale: del "caotico" mondo partenopeo, seppur sia di origini lombarde.
Sul piano intemporale: caligini tenebrose (neoplatonismo più Dionigi l'Aereopagita Maestro Eckart mistica germanica etcetc)