Bambini usati come scudi umani, miliziani palestinesi travestiti da civili, oltre a moschee e ospedali trasformati in arsenali, comandi o postazioni per lanciare razzi. Un rapporto israeliano di 500 pagine denuncia le porcherie di Hamas durante la guerra nella striscia di Gaza dello scorso anno. Il documento, anticipato ieri sul quotidiano Jerusalem Post, è stato realizzato dal Centro di informazione di intelligence e terrorismo (Malam), un'organizzazione non governativa formata in gran parte da ex agenti israeliani. Non a caso la minuziosa ricerca è stata guidata da Reuven Erlich, ex ufficiale dell'intelligence militare. Le forze armate israeliane e lo Shin Bet, il servizio segreto interno, hanno messo a disposizione informazioni, foto e riprese aeree, oltre alle confessioni dei prigionieri e le testimonianze degli ufficiali impegnati nell'operazione Piombo fuso scatenata da Israele contro Hamas, nella striscia di Gaza, fra il 27 dicembre 2008 ed il 18 gennaio 2009. In un video citato nel rapporto, del 6 gennaio dello scorso anno, si vede un cecchino palestinese che spara contro le truppe israeliane da un palazzo. Si accorge di essere stato individuato e chiede ai civili di aiutarlo a fuggire. Poco dopo arriva un gruppetto di bambini all'ingresso dell'edificio utilizzato come postazione. Il cecchino esce e grazie ai piccoli utilizzati come scudi umani si dilegua. Un altro video del 13 gennaio 2009 mostra un capo di Hamas finito nel mirino di un velivolo israeliano. Per sfuggire all'attacco corre verso un'anziana donna camminandole a fianco pur di non venir colpito. Più tardi le truppe israeliane scopriranno che «la vecchietta» era in realtà un miliziano di Hamas travestito. Il rapporto dell'Onu dell'ex giudice Richard Goldstone sulla guerra di Gaza sosteneva di non aver «trovato prove che i combattenti palestinesi si siano mescolati tra i civili con l'intenzione di nascondersi dagli attacchi». Gli israeliani adesso dimostrano che gli uomini di Hamas usavano abiti civili per non farsi individuare. Le conferme arrivano non solo dalle immagini, ma dalle testimonianze di diversi ufficiali che hanno combattuto in prima linea e dalle ammissioni dei prigionieri. Gli uomini di Hamas si sono addirittura mascherati da donne con bambini in braccio per fregare gli israeliani. Il rapporto Malam denuncia anche il trasporto di una partita di razzi in un rimorchio dove c'erano dei bambini, che servivano a «proteggere» il carico. Il palazzo Andalous, nel quartiere al-Karama della città di Gaza, ridotto ad uno scheletro di cemento, è diventato un simbolo di come gli israeliani bombardavano i civili. Invece sul tetto c'era una postazione di fanatici di Allah, che non volevano muoversi nonostante le suppliche degli inquilini. «Morire con noi è un grande onore. Sia fatta la volontà di Allah», dicevano. A Sheik Zayed, 20 chilometri a nord di Gaza city, un farmacista palestinese era barricato con la famiglia al secondo piano del suo condominio. I militanti islamici avevano piazzato una trappola esplosiva sulla strada di fronte nascondendosi al terzo piano con il detonatore. La famiglia del farmacista ha dovuto fuggire per evitare il peggio. I soldati con la stella di Davide hanno sequestrato uno schizzo con il reticolo di cecchini e trappole esplosive che aveva trasformato Beit Lahiya, una cittadina nel nord della Striscia dove si è combattuto duramente, in un enorme scudo umano. Il rapporto Malam denuncia anche l'utilizzo di un centinaio di moschee e otto ospedali come posti di comando, arsenali o zone di lancio per i razzi di Hamas. Erlich, l'ex ufficiale dell'intelligence militare responsabile del gruppo di ricerca, ha dichiarato: «Mettendo tutte le loro armi vicino alle case, operando nei dintorni delle abitazioni, dalle moschee e dagli ospedali, sparando razzi vicino alle scuole e usando scudi umani, Hamas è responsabile per la morte dei civili».
martedì 16 marzo 2010
Islam di pace
Hamas ha usato i bambini come scudi umani di Fausto Biloslavo
Bambini usati come scudi umani, miliziani palestinesi travestiti da civili, oltre a moschee e ospedali trasformati in arsenali, comandi o postazioni per lanciare razzi. Un rapporto israeliano di 500 pagine denuncia le porcherie di Hamas durante la guerra nella striscia di Gaza dello scorso anno. Il documento, anticipato ieri sul quotidiano Jerusalem Post, è stato realizzato dal Centro di informazione di intelligence e terrorismo (Malam), un'organizzazione non governativa formata in gran parte da ex agenti israeliani. Non a caso la minuziosa ricerca è stata guidata da Reuven Erlich, ex ufficiale dell'intelligence militare. Le forze armate israeliane e lo Shin Bet, il servizio segreto interno, hanno messo a disposizione informazioni, foto e riprese aeree, oltre alle confessioni dei prigionieri e le testimonianze degli ufficiali impegnati nell'operazione Piombo fuso scatenata da Israele contro Hamas, nella striscia di Gaza, fra il 27 dicembre 2008 ed il 18 gennaio 2009. In un video citato nel rapporto, del 6 gennaio dello scorso anno, si vede un cecchino palestinese che spara contro le truppe israeliane da un palazzo. Si accorge di essere stato individuato e chiede ai civili di aiutarlo a fuggire. Poco dopo arriva un gruppetto di bambini all'ingresso dell'edificio utilizzato come postazione. Il cecchino esce e grazie ai piccoli utilizzati come scudi umani si dilegua. Un altro video del 13 gennaio 2009 mostra un capo di Hamas finito nel mirino di un velivolo israeliano. Per sfuggire all'attacco corre verso un'anziana donna camminandole a fianco pur di non venir colpito. Più tardi le truppe israeliane scopriranno che «la vecchietta» era in realtà un miliziano di Hamas travestito. Il rapporto dell'Onu dell'ex giudice Richard Goldstone sulla guerra di Gaza sosteneva di non aver «trovato prove che i combattenti palestinesi si siano mescolati tra i civili con l'intenzione di nascondersi dagli attacchi». Gli israeliani adesso dimostrano che gli uomini di Hamas usavano abiti civili per non farsi individuare. Le conferme arrivano non solo dalle immagini, ma dalle testimonianze di diversi ufficiali che hanno combattuto in prima linea e dalle ammissioni dei prigionieri. Gli uomini di Hamas si sono addirittura mascherati da donne con bambini in braccio per fregare gli israeliani. Il rapporto Malam denuncia anche il trasporto di una partita di razzi in un rimorchio dove c'erano dei bambini, che servivano a «proteggere» il carico. Il palazzo Andalous, nel quartiere al-Karama della città di Gaza, ridotto ad uno scheletro di cemento, è diventato un simbolo di come gli israeliani bombardavano i civili. Invece sul tetto c'era una postazione di fanatici di Allah, che non volevano muoversi nonostante le suppliche degli inquilini. «Morire con noi è un grande onore. Sia fatta la volontà di Allah», dicevano. A Sheik Zayed, 20 chilometri a nord di Gaza city, un farmacista palestinese era barricato con la famiglia al secondo piano del suo condominio. I militanti islamici avevano piazzato una trappola esplosiva sulla strada di fronte nascondendosi al terzo piano con il detonatore. La famiglia del farmacista ha dovuto fuggire per evitare il peggio. I soldati con la stella di Davide hanno sequestrato uno schizzo con il reticolo di cecchini e trappole esplosive che aveva trasformato Beit Lahiya, una cittadina nel nord della Striscia dove si è combattuto duramente, in un enorme scudo umano. Il rapporto Malam denuncia anche l'utilizzo di un centinaio di moschee e otto ospedali come posti di comando, arsenali o zone di lancio per i razzi di Hamas. Erlich, l'ex ufficiale dell'intelligence militare responsabile del gruppo di ricerca, ha dichiarato: «Mettendo tutte le loro armi vicino alle case, operando nei dintorni delle abitazioni, dalle moschee e dagli ospedali, sparando razzi vicino alle scuole e usando scudi umani, Hamas è responsabile per la morte dei civili».
Bambini usati come scudi umani, miliziani palestinesi travestiti da civili, oltre a moschee e ospedali trasformati in arsenali, comandi o postazioni per lanciare razzi. Un rapporto israeliano di 500 pagine denuncia le porcherie di Hamas durante la guerra nella striscia di Gaza dello scorso anno. Il documento, anticipato ieri sul quotidiano Jerusalem Post, è stato realizzato dal Centro di informazione di intelligence e terrorismo (Malam), un'organizzazione non governativa formata in gran parte da ex agenti israeliani. Non a caso la minuziosa ricerca è stata guidata da Reuven Erlich, ex ufficiale dell'intelligence militare. Le forze armate israeliane e lo Shin Bet, il servizio segreto interno, hanno messo a disposizione informazioni, foto e riprese aeree, oltre alle confessioni dei prigionieri e le testimonianze degli ufficiali impegnati nell'operazione Piombo fuso scatenata da Israele contro Hamas, nella striscia di Gaza, fra il 27 dicembre 2008 ed il 18 gennaio 2009. In un video citato nel rapporto, del 6 gennaio dello scorso anno, si vede un cecchino palestinese che spara contro le truppe israeliane da un palazzo. Si accorge di essere stato individuato e chiede ai civili di aiutarlo a fuggire. Poco dopo arriva un gruppetto di bambini all'ingresso dell'edificio utilizzato come postazione. Il cecchino esce e grazie ai piccoli utilizzati come scudi umani si dilegua. Un altro video del 13 gennaio 2009 mostra un capo di Hamas finito nel mirino di un velivolo israeliano. Per sfuggire all'attacco corre verso un'anziana donna camminandole a fianco pur di non venir colpito. Più tardi le truppe israeliane scopriranno che «la vecchietta» era in realtà un miliziano di Hamas travestito. Il rapporto dell'Onu dell'ex giudice Richard Goldstone sulla guerra di Gaza sosteneva di non aver «trovato prove che i combattenti palestinesi si siano mescolati tra i civili con l'intenzione di nascondersi dagli attacchi». Gli israeliani adesso dimostrano che gli uomini di Hamas usavano abiti civili per non farsi individuare. Le conferme arrivano non solo dalle immagini, ma dalle testimonianze di diversi ufficiali che hanno combattuto in prima linea e dalle ammissioni dei prigionieri. Gli uomini di Hamas si sono addirittura mascherati da donne con bambini in braccio per fregare gli israeliani. Il rapporto Malam denuncia anche il trasporto di una partita di razzi in un rimorchio dove c'erano dei bambini, che servivano a «proteggere» il carico. Il palazzo Andalous, nel quartiere al-Karama della città di Gaza, ridotto ad uno scheletro di cemento, è diventato un simbolo di come gli israeliani bombardavano i civili. Invece sul tetto c'era una postazione di fanatici di Allah, che non volevano muoversi nonostante le suppliche degli inquilini. «Morire con noi è un grande onore. Sia fatta la volontà di Allah», dicevano. A Sheik Zayed, 20 chilometri a nord di Gaza city, un farmacista palestinese era barricato con la famiglia al secondo piano del suo condominio. I militanti islamici avevano piazzato una trappola esplosiva sulla strada di fronte nascondendosi al terzo piano con il detonatore. La famiglia del farmacista ha dovuto fuggire per evitare il peggio. I soldati con la stella di Davide hanno sequestrato uno schizzo con il reticolo di cecchini e trappole esplosive che aveva trasformato Beit Lahiya, una cittadina nel nord della Striscia dove si è combattuto duramente, in un enorme scudo umano. Il rapporto Malam denuncia anche l'utilizzo di un centinaio di moschee e otto ospedali come posti di comando, arsenali o zone di lancio per i razzi di Hamas. Erlich, l'ex ufficiale dell'intelligence militare responsabile del gruppo di ricerca, ha dichiarato: «Mettendo tutte le loro armi vicino alle case, operando nei dintorni delle abitazioni, dalle moschee e dagli ospedali, sparando razzi vicino alle scuole e usando scudi umani, Hamas è responsabile per la morte dei civili».
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