giovedì 25 marzo 2010

Concussione e minacce

Il caso. Rai-Agcom, gli atti a Roma. Berlusconi resta indagato per concussione e minacce. Il fascicolo si basa sugli atti inviati da Trani. L'inchiesta riguarda le presunte pressioni per bloccare "Annozero"

ROMA
- Silvio Berlusconi indagato a Roma. Il nome del presidente del Consiglio è stato iscritto nel registro degli indagati della procura della Capitale nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte pressioni che sarebbero state esercitate per sospendere il programma «Annozero». Un «atto dovuto», spiegano a Piazzale Clodio, dopo il trasferimento degli atti da Trani. I magistrati hanno però deciso di mantenere le stesse ipotesi di reato formulate dai colleghi pugliesi: minacce e concussione.

GLI ATTI - L'iscrizione di Berlusconi è stata decisa al termine di una riunione cui hanno preso parte, oltre al procuratore Giovanni Ferrara, anche l'aggiunto Alberto Caperna, neocoordinatore del gruppo che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, e i pm Caterina Caputo e Roberto Felici. I magistrati, alla luce di una prima lettura delle carte provenienti dalla procura di Trani, hanno ritenuto di mantenere quei reati originariamente attribuiti al presidente del Consiglio, senza derubricarli al meno grave «abuso d'ufficio». Adesso scattano i quindici giorni, previsti dalla legge, entro cui i pm della capitale, omessa ogni indagine, dovranno sollecitare al Tribunale dei ministri una richiesta di archiviazione o di attività istruttoria. Circa un migliaio le carte che gli inquirenti dovranno consultare, a cominciare dal contenuto delle intercettazioni telefoniche.

0 commenti: