mercoledì 24 marzo 2010

L'italia xenofoba e razzista

Offerte di aiuto da tutta italia. Troppo poveri per seppellire la loro bimba. «Costretti a lasciarla in ospedale»

CASSINO (Frosinone) - «Non possiamo pagare il funerale»,
hanno detto. Le hanno dato un ultimo bacio e l'hanno lasciata lì, in una fredda camera mortuaria, affidata ai medici che forse avrebbero potuto occuparsi di quel corpicino senza vita. Perché loro proprio non sapevano come fare a trovare i soldi per seppellire la loro piccola. È una storia di povertà e solitudine quella di giovani due ragazzi romeni che all'ospedale Civile di Cassino (Frosinone) sono diventati genitori di una bimba nata morta. Loro che aspettavano con gioia l'arrivo della piccola, anche se per loro avrebbe significato una vita ancora più difficile.

LA MORTE - Venti anni lui, 18 lei, arrivano al pronto soccorso dell'ospedale il 21 marzo. La ragazza sofferente per le doglie, lui con lei, preoccupato ma raggiante per l'arrivo della loro prima bambina, attesa per nove mesi. Mai avrebbero immaginato un epilogo così triste. Durante il parto i medici si accorgono che il feto è in sofferenza, non c'è più battito, la gioia si trasforma in paura. E poi tremenda certezza: la bimba arriva nel mondo il primo giorno di primavera, ma è senza vita. Il referto dice: «Feto premorto».

IN ATTESA DI SEPOLTURA - Ma la triste storia non finisce così. I giovani genitori piangono. Quando i medici dell'ospedale consegnano loro il corpo della piccola, spiegano tra le lacrime in uno stentato italiano che non possono tenerlo, che non sanno come fare, ma loro proprio non possono pagare il funerale, né portare la bimba in alcun posto, magari nella loro terra d'origine, in Romania, «non abbiamo soldi». E le danno l'addio. La salma della piccola resta nell'obitorio dell'ospedale di Cassino. La giovane mamma invece esce, via con il marito, ospite di alcuni amici. «Ma io li ho chiamati al telefono per dirgli che possono venire qui dalla piccolina quando vogliono - dice il funzionario della camera mortuaria -, loro non l'hanno abbandonata, ci hanno solo detto che non potevano permettersi una sepoltura facendo la dichiarazione di indigenza».

SOLIDARIETA' - Ma subito, appena si diffonde la notizia, scatta la solidarietà. Telefonate all'ospedale da tutta Italia e anche al Corriere della Sera e decine di messaggi al sito del Corriere: in molti si offrono di pagare le spese della sepoltura della bimba. E il sindaco di Cassino Bruno Vincenzo Scittarelli annuncia: sarà il Comune a occuparsi della piccola salma insieme con la Croce Rossa locale. «È tutto risolto - spiega -, appena ho saputo quello che era successo ho subito dato la disponibilità del Comune a pagare tutte le spese e la piccola verrà sepolta qui, nel cimitero di Cassino». Ma, aggiunge Scittarelli, «di casi come questi ce ne sono molti purtroppo, non è il primo. Però appena si può intervenire lo facciamo». Nella cittadina ciociara la comunità romena è piuttosto nutrita, spiega il sindaco.

L'ADDIO - La sepoltura dovrebbe tenersi domani in mattinata. E Aurora Angrisani, commissaria della sezione femminile della Croce Rossa di Cassino, si è presa a cuore il caso di questa giovane coppia di genitori. E per la piccola ha comprato una tutina, perché «non aveva neanche quella, poverina». E racconta: «I due ragazzi sono molto impauriti, non hanno niente e sono sotto choc, hanno bisogno di aiuto ma non vogliono riflettori, si aggiungerebbe tragedia alla tragedia».

PER AIUTARE LA COPPIA - E viste le numerosissime offerte di aiuto, la Croce Rossa ha istituito una sottoscrizione per aiutare la coppia. Si può fare un versamento al conto corrente postale nr. 50554781 intestato a Croce Rossa Italiana Comitato locale Cassino, causale «Aiuto famiglia bimba morta il 21 marzo presso Ospedale Civile di Cassino (Frosinone)». Per informazioni si può contattare anche il Comitato Locale della Croce Rossa di Cassino, Via Luca Giordano, 5 03043 Cassino (Frosinone), tel.0776/310180, cl.cassino@cri.it, e su Facebook.

Claudia Voltattorni

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