L'autore del ricorso in questione – presentato il 19 gennaio – puntava il dito sulla campagna precedente la votazione. A suo parere, quest'ultima poteva essere stata falsata dalla diffusione di una propaganda giudicata sovversiva ai sensi dell'art. 275bis del Codice penale. La Corte suprema non è entrata nel merito e si è limitata a rammentare che, di regola, uno scrutinio può essere contestato presso gli esecutivi cantonali entro il termine di tre giorni o al più tardi il terzo giorno dopo la pubblicazione dei risultati nel foglio ufficiale. Un ricorso inoltrato direttamente presso il Tribunale federale – precisa la sentenza – sarebbe possibile soltanto qualora il voto fosse contestato a causa di un'irregolarità commessa sul piano nazionale e non cantonale. Anche in questo caso va applicato il termine di tre giorni. Non avendo rispettato tale requisito, il ricorso è dunque considerato irricevibile. La questione della ricevibilità si porrà pure alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, presso la quale sono state inoltrate quattro procedure riguardanti il voto del 29 novembre, in cui il popolo svizzero ha sancito il divieto di edificare nuovi minareti.
venerdì 12 febbraio 2010
Sui minareti svizzeri
Voto sui minareti, respinto un nuovo ricorso. Il Tribunale federale svizzero ha comunicato venerdì di avere respinto un altro ricorso volto ad annullare lo scrutinio del 29 novembre. Altre opposizioni erano già state dichiarate irricevibili lo scorso dicembre.
L'autore del ricorso in questione – presentato il 19 gennaio – puntava il dito sulla campagna precedente la votazione. A suo parere, quest'ultima poteva essere stata falsata dalla diffusione di una propaganda giudicata sovversiva ai sensi dell'art. 275bis del Codice penale. La Corte suprema non è entrata nel merito e si è limitata a rammentare che, di regola, uno scrutinio può essere contestato presso gli esecutivi cantonali entro il termine di tre giorni o al più tardi il terzo giorno dopo la pubblicazione dei risultati nel foglio ufficiale. Un ricorso inoltrato direttamente presso il Tribunale federale – precisa la sentenza – sarebbe possibile soltanto qualora il voto fosse contestato a causa di un'irregolarità commessa sul piano nazionale e non cantonale. Anche in questo caso va applicato il termine di tre giorni. Non avendo rispettato tale requisito, il ricorso è dunque considerato irricevibile. La questione della ricevibilità si porrà pure alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, presso la quale sono state inoltrate quattro procedure riguardanti il voto del 29 novembre, in cui il popolo svizzero ha sancito il divieto di edificare nuovi minareti.
L'autore del ricorso in questione – presentato il 19 gennaio – puntava il dito sulla campagna precedente la votazione. A suo parere, quest'ultima poteva essere stata falsata dalla diffusione di una propaganda giudicata sovversiva ai sensi dell'art. 275bis del Codice penale. La Corte suprema non è entrata nel merito e si è limitata a rammentare che, di regola, uno scrutinio può essere contestato presso gli esecutivi cantonali entro il termine di tre giorni o al più tardi il terzo giorno dopo la pubblicazione dei risultati nel foglio ufficiale. Un ricorso inoltrato direttamente presso il Tribunale federale – precisa la sentenza – sarebbe possibile soltanto qualora il voto fosse contestato a causa di un'irregolarità commessa sul piano nazionale e non cantonale. Anche in questo caso va applicato il termine di tre giorni. Non avendo rispettato tale requisito, il ricorso è dunque considerato irricevibile. La questione della ricevibilità si porrà pure alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, presso la quale sono state inoltrate quattro procedure riguardanti il voto del 29 novembre, in cui il popolo svizzero ha sancito il divieto di edificare nuovi minareti.
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4 commenti:
Almeno gli Svizzeri tengono duro su una questione assolutamente non secondaria.
In Irlanda gli euroburocrati hanno rifatto il referendum pur di averla vinta.
Nella repubblica ceca sono state fatte pressioni gigantesche.
Noi non abbiamo nemmeno potuto votare.
Andrea, se anche avessimo avuto la possibilità di fare un qualsiasi referendum (e contro i minareti e contro il trattato di lisbona), credi che "qualcuno" l'avrebbe accettato il risultato?
Esatto Eleonora... almeno non abbiamo buttato via i soldi per niente ;)
P.S. Sono un tuo affezionato lettore, ex Mefisto.
Si, si, avevo capito chi eri. :)
Grazie per i tuoi passaggi e i tuoi commenti.
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