Sugli immigrati il Pdl non ha proprio un'opinione condivisa. Lo ha detto Gianfranco Fini, il quale ha dato il nome alla legge in vigore, ma non l'approva al cento per cento. «La mia opinione non coincide al 100% con quella del presidente del Consiglio e questo è notorio», ha affermato infatti il presidente della Camera rispondendo ad una domanda a Bruxelles sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardanti l'immigrazione. Sugli scontri di via Padova, a Milano, Fini ha detto: "Quel che accade a Milano non è poi diverso da quel che accade a Bruxelles a Malmoe o a Marsiglia: è un problema non solo italiano ma europeo quello del rapporto con le minoranze culturali, etniche o religiose, che tutti vogliono integrare ma poi - ha proseguito il presidente della Camera - quel che significa integrare è la grande sfida della cultura europea. Qualcuno pensava - ha ricordato Fini - che la Francia avesse indicato la strada, con il modello dell’assimilazione, ma poi la cronaca ha poi indicato che non era proprio così. Altri e in particolare la sinistra, guardavano al modello olandese o britannico, quello del 'melting pot', di tante diverse comunità, ma ora i primi che rimettono in discussione questo modello sono proprio gli olandesi e i cittadini di Sua Maestà". Insomma, ha concluso Fini, "Non basta dire che una politica corretta determini una corretta integrazione: la sfida è capire che cosa significa davvero integrazione non solo nell’ambito dei doveri ma in quello dei diritti degli immigrati".
mercoledì 24 febbraio 2010
Perdere voti...
Fini: sugli immigrati io e Silvio non siamo d'accordo. Il presidente della Camera: bisogna pensare anche ai loro diritti
Sugli immigrati il Pdl non ha proprio un'opinione condivisa. Lo ha detto Gianfranco Fini, il quale ha dato il nome alla legge in vigore, ma non l'approva al cento per cento. «La mia opinione non coincide al 100% con quella del presidente del Consiglio e questo è notorio», ha affermato infatti il presidente della Camera rispondendo ad una domanda a Bruxelles sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardanti l'immigrazione. Sugli scontri di via Padova, a Milano, Fini ha detto: "Quel che accade a Milano non è poi diverso da quel che accade a Bruxelles a Malmoe o a Marsiglia: è un problema non solo italiano ma europeo quello del rapporto con le minoranze culturali, etniche o religiose, che tutti vogliono integrare ma poi - ha proseguito il presidente della Camera - quel che significa integrare è la grande sfida della cultura europea. Qualcuno pensava - ha ricordato Fini - che la Francia avesse indicato la strada, con il modello dell’assimilazione, ma poi la cronaca ha poi indicato che non era proprio così. Altri e in particolare la sinistra, guardavano al modello olandese o britannico, quello del 'melting pot', di tante diverse comunità, ma ora i primi che rimettono in discussione questo modello sono proprio gli olandesi e i cittadini di Sua Maestà". Insomma, ha concluso Fini, "Non basta dire che una politica corretta determini una corretta integrazione: la sfida è capire che cosa significa davvero integrazione non solo nell’ambito dei doveri ma in quello dei diritti degli immigrati".
Sugli immigrati il Pdl non ha proprio un'opinione condivisa. Lo ha detto Gianfranco Fini, il quale ha dato il nome alla legge in vigore, ma non l'approva al cento per cento. «La mia opinione non coincide al 100% con quella del presidente del Consiglio e questo è notorio», ha affermato infatti il presidente della Camera rispondendo ad una domanda a Bruxelles sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardanti l'immigrazione. Sugli scontri di via Padova, a Milano, Fini ha detto: "Quel che accade a Milano non è poi diverso da quel che accade a Bruxelles a Malmoe o a Marsiglia: è un problema non solo italiano ma europeo quello del rapporto con le minoranze culturali, etniche o religiose, che tutti vogliono integrare ma poi - ha proseguito il presidente della Camera - quel che significa integrare è la grande sfida della cultura europea. Qualcuno pensava - ha ricordato Fini - che la Francia avesse indicato la strada, con il modello dell’assimilazione, ma poi la cronaca ha poi indicato che non era proprio così. Altri e in particolare la sinistra, guardavano al modello olandese o britannico, quello del 'melting pot', di tante diverse comunità, ma ora i primi che rimettono in discussione questo modello sono proprio gli olandesi e i cittadini di Sua Maestà". Insomma, ha concluso Fini, "Non basta dire che una politica corretta determini una corretta integrazione: la sfida è capire che cosa significa davvero integrazione non solo nell’ambito dei doveri ma in quello dei diritti degli immigrati".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Prima di dare il voto al Pdl devono dire con chiarezza se il partito è al 100% con Berlusconi o con Fini. Nel dubbio meglio votare Lega o Forza Nuova e, soprattutto, non votare i candidati finioti come la Polverini.
Fini è un po' (tanto) confuso : dice che in Francia non va... idem in Olanda e Gran Bretagna, ma anzichè trarre la logica conclusione che l'integrazione è impossibile, si affanna a cercare una ipotetica e chimerica terza via, anzi quarta o quinta in questo caso...
La vera sfida che l'Europa deve affrontare non è integrarli, ma rimandarli a casetta loro...
questo rientra nei diritti degli immigrati?http://gazzettadireggio.gelocal.it/dettaglio/prendete-le-donne-senza-veli-e-rendetele-schiave/1868370
Maria Luisa
Fini fa il finto tonto: forse riesce ancora a intortare qualche anima pia del cdx o ricevere la solita chilata di applausi dalla sn. Fondamentalmente fa un gioco sporco; non spiega chi deve integrarsi a chi, non dice della distanza siderale fra il mondo musulmano e quello occidentale, non riconosce il valore della nostra cultura e dei nostri principi, fa finta di non vedere la crescita continua dell'imperialismo islamico nei nostri paesi. Fini , intellettualmente, è un ipocrita disonesto. Perchè parlo solo dell'islam? Perchè è numeroso, attivo, determinato e subdolo, e perchè VUOLE INTEGRARCI al suo medioevo.
Posta un commento