sabato 20 febbraio 2010

Veltroni vs Alemanno

Che non è facile risanare Roma, è risaputo. Lo dicono gli stessi romani... ma la rovina è stata anche dei malgoverni locali. Quelli di centrosinistra, per intenderci. E che Alemanno non sappia dove mettere le mani, è un altro paio di maniche ma Veltroni e chi prima di lui, dovrebbero farsi prima di tutto un bell'esame di coscienza. E i quartieri etnici, purtroppo per l'ex sindaco, stanno anche a Roma. Ma poi, Veltroni non doveva andare in Africa ad aiutare i suoi amici africani? Aaaaaaah, è tempo di elezioni... quasi me ne dimenticavo. Peccato che siano elezioni regionali però.

Polemica a distanza. Veltroni: «Non più orgoglio romano». Alemanno: si vergogni. L'ex: quando abbiamo governato noi abbiamo cambiato questa città. Il sindaco: ha insultato città e cittadini

ROMA
- Polemico botta e risposta a distanza tra Walter Veltroni e Gianni Alemanno. Intervenendo ad un seminario in appoggio alla candidata del centrosinistra alle regionali Emma Bonino, l'ex sindaco di Roma ha detto: «Noi abbiamo governato dal 1993 e la città è profondamente cambiata nel corso di quel periodo. Ricordiamoci di come si viveva a Roma prima del ciclo delle amministrazioni di centrosinistra, noi l'abbiamo trasformata radicalmente». «Ricordiamoci le cose che abbiamo fatto per questa città - ha proseguito Veltroni - moltiplicando i centri Alzheimer, aprendo asili nido, facendo il nuovo piano regolatore». Ha poi ricordato: «Nel 2006 abbiamo fatto una campagna elettorale con lo slogan orgogliosi di essere romani, oggi non si potrebbe più fare». Quindi ha analizzato l'opposizione alla giunta Alemanno, sottolineando: «Quanto fatto dobbiamo ricordarcelo nell'opposizione in Campidoglio, ma dobbiamo anche proporre cose nuove, perché è cambiato il panorama culturale della città, che si sta arroccando. Se facciamo quartieri etnici ad esempio - ha concluso - rischiamo di finire come a Milano».

LA REPLICA - Non si è fatta attendere la risposta dell'attuale sindaco della Capitale, Gianni Alemanno: «Veltroni si dovrebbe vergognare per quello che ha detto: non si può insultare Roma in questa maniera». «L'affermazione 'oggi è impossibile dirsi orgogliosi di essere romanì io la prendo come un insulto per Roma - ha spiegato Alemanno -. I romani hanno scelto chi li amministra e in questo modo vengono insultati per le scelte che hanno fatto». Interviene Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl: «Veltroni ha lasciato Roma in condizioni disastrose, tant'è che Rutelli ha perso le elezioni, e farebbe bene, almeno su questo tema, osservare un rigoroso silenzio». E il senatore Pdl aggiunge: «L'egocentrismo è già costato molto caro a Veltroni che ha distrutto in una breve stagione il centrosinistra romano e nazionale. Credo che sia per lo meno temerario sostenere che la possibilità di dichiararsi con orgoglio cittadini di Roma venga meno se lui non fa il sindaco. Non è solo temerario, è ridicolo e grottesco».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che è abbastanza grottesco vedere che chi oggi si scandalizza per i ghetti etnici sono gli stessi che fino a ieri li hanno sempre enfatizzati, peccato solo non siano credibili,per il resto Veltroni ormai non stupisce più, alle altre elezioni saltò fuori qualche giorno prima del voto a dire che se vinceva il cdx con la maggioranza assoluta ci sarebbe stata la dittatura fascista, ormai pur di attaccare gli altri sono arrivati al terrorismo psicologico..

personaacaso

Eleonora ha detto...

Eh, chissà dove stavano in quel periodo... perchè loro non c'erano o se c'erano sicuramente dormivano.