giovedì 11 febbraio 2010

Caso Bertolaso

Quando il caso ci mette il naso di Francesco Blasilli

A volte il caso, ci mette il naso (e scusate la rima, che è venuta per caso). E così succede che, proprio il giorno dopo il via libera in Senato per l’istituzione della Protezione Civile spa, il capo della stessa Protezione Civile, Guido Bertolaso venga indagato per corruzione. Succede anche, ma tutto ciò è assolutamente casuale, che il portavoce dell’Italia dei Valori, - partito vicino assai alla magistratura - Leoluca Orlando, definisca l’istituzione della Protezione Civile spa “una grave anomalia”. Certo, quelli dell’Italia dei Valori non è che facciano caso proprio a tutto, perché Di Pietro dice che Bertolaso “ha fatto bene a dimettersi e ad essere a disposizione della magistratura. Io credo che tutti coloro che sono indagati dovrebbero fare così, ma mi pare che in questo governo c’è uno che si è dimesso mentre Cosentino continua a fare il sottosegretario”. Solo che Di Pietro sembra non fare caso al fatto che giusto l’altro giorno ha abbracciato e candidato De Luca, anch’esso indagato. E l’ex giudice Luigi De Magistris si scorda dello status di “ex” ed emette la sua sentenza: “con la nascita di Protezione Civile Spa i fenomeni corruttivi saranno ulteriormente facilitati”. Non sarà il caso, però, di drammatizzare le loro parole, visto che i giustizialisti sono diventati ormai abbastanza scontati. Come scontata, a volte, è la casualità con cui certi avvenimenti accadono. Certo è un caso che Bertolaso venga indagato il giorno dopo l’istituzione della Protezione Civile spa. Così come è un caso che Berlusconi proponga come ministro lo stesso Bertolaso e subito dopo costui venga indagato: sembra proprio che il Cavaliere sia diventato una sorta di Re Mida al contrario. Ed è sicuramente un altro caso che stanchi di colpire Berlusconi (peraltro senza successo), ad un mese dalle elezioni regionali, si decida di colpire l’uomo più in vista (e probabilmente il più amato) del Governo. Tutto ciò, casualmente, anche quando il Cavaliere decide di fare una riforma della giustizia. Qualcuno ha voluto parlare a nuora affinché suocera intenda? Non lo sappiamo. L’unica certezza è che l’Italia dei Valori dopo le frizioni (che non sono comunque terminate) del congresso sembra ricompattarsi di fronte alla parola “corruzione” associata al nome di Bertolaso. Che oggi Marco Travaglio si scatenerà. Che d’improvviso il Pd si scopre sospettoso sulla Protezione Civile, ora che c’è un po’ di cacca da tirare, non prima che è stato il nostro fiore all’occhiello. Perché insomma, parliamoci chiaro, che un uomo vicino a Berlusconi abbia risolto il problema rifiuti in Campania, gestito il post terremoto a L’Aquila, organizzato i funerali del Papa (e qui ci fermiamo, ma ce ne sarebbero di cose da scrivere) al centrosinistra non gli è mai andato giù. Ed allora basta un avviso di garanzia per iniziare a colpire. Un avviso di garanzia, non una condanna. Lo stesso strumento usato per la signora Mastella, guarda caso poi assolta, e per Nichi Vendola. Il quale, guarda caso, sarà assolto. E se all’Idv non piace la Protezione Civile, a noi non piace questa “emergenza civile”. E comunque, Bertolaso fa rima con “caso”.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

è la pseudo intervista d scalfari a bertolaso è la conferma ke gli obiettivi ke s volevano colpire erano altri:

http://www.loccidentale.it/articolo/scalfari++preferisce+il+tempo+perduto+alla+politica+che+modernizza+il+paese.0086377