sabato 20 febbraio 2010

Italia multietnica?

Dopo i fatti di via anelli, dopo quelli di via sarpi, quelli di Castelvolturno, di Rosarno e quelli di via padova a milano? No, grazie. Qualche riflessione. QUI. Non chiamateli razzismo o xenofobia, per favore. Perchè ne abbiamo le palle piene.

4 commenti:

demiurgo77 ha detto...

Sentimenti comuni a molta gente! Alle regionali io vorrei astenermi dal voto: ma non votare e basta non mi soddisfa! Vorrei che si sollevasse un movimento di opinione che minacci l'astensione nel caso in cui i partiti di governo non si impegnino in precise prese di posizione! Tra queste, la defenestrazione di Gianfranco Fini!

Anonimo ha detto...

ciao,vorrei segnalare sul sito www.appelloalpopolo.it l'articolo di Tonguessy "negri".

demiurgo77 ha detto...

Buon articolo che evidenzia in maniera abbastanza articolata uno degli scenari principali del periodo attuale.
Note vagamente stonate, anche se necessarie per semplificare il quadro, parlare generalmente di Europa; nonchè legare il fenomeno schiavistico esclusivamente al sistema economico. L'africa è stata un mercato di schiavi da tempi immemorabili: molto prima non solo del capitalismo storico ma anche del precapitalismo. E non solo perchè, prima degli Europei, il mercato negriero era prepotentemente influenzato dalla domanda dell'impero ottomano ma, principalmente, perchè furono gli stessi "negri" per secoli a preparare la strada allo schiavismo orientale e occidentale, in un eterna lotta tribale che rendeva schiavi i vinti. Nell'articolo il grande assente è l'elemento culturale, liquidato a sovrastruttura. Viceversa è proprio l'elemento culturale che, interagendo con il modello economico, permette il cambiamento degli scenari: se lo schiavismo occidentale non si fosse scontrato con la radice cristiana, prima, illuministica, poi, la schiavitù non sarebbe venuta meno: lo stesso capitalismo avrebbe avuto ben più vantaggio dallo sfruttamento di schiavi piuttosto che dal confronto con uomini liberi. Infatti, in un periodo di grande sviluppo economico (anche se non pienamente capitalistico) come fu l'impero romano, il progresso economico non incise sulla schiavitù, come istituto ma, semmai, sulla condizione degli schiavi (singolarmente e complessivamente). Ancora: nell'oriente islamico, dove il concetto di eguaglianza giuridica (seminato in occidente dal cristianesimo) non è mai decollato a causa del modello elitario che innalza il fedele su ogni altro essere umano, la schiavitù è ancora, a tutt'oggi, praticata.
Questa è, ancora, la ragione per cui nelle colonie occidentali in Africa, all'iniziale sfruttamento seguì ovunque, con tempi diversi, un'emancipazione dei territori conquistati: sia con l'eliminazione della schiavitù, sia con opere di civilizzazione (soprattutto nei territori francesi e, poi, italiani).

Anonimo ha detto...

Sono il gestore di Crevalcore Padana
Questo blog è davvero ben fatto. Ogni tanto sulla rete si trova qualcosa di buono! Riflessioni intelligenti e politicamente scorrette. Ottimo. Mi onora il fatto che abbia linkato un mio articolo. Posso metterti nella lista dei miei link?

Un saluto


Marco