sabato 6 febbraio 2010

Permessi di soggiorno

Chi parla l’italiano otterrà 22 crediti, tolti 5 per ogni anno di scuola perso dei figli. Permessi di soggiorno, si perderanno punti anche in caso di multa. Giovanardi: «Idea discutibile». Il Partito democratico: «Si tratta di una squallida lotteria sociale». Chi parla l’italiano otterrà 22 crediti, tolti 5 per ogni anno di scuola perso dei figli

ROMA
— Acquista 22 punti chi supera il test di italiano, ne perde 20 chi subisce una condanna da due a tre anni di reclusione. Sono 5 i punti che vengono scalati per ogni anno scolastico perso dai figli, 20 quelli che si guadagnano se si dimostra di conoscere la Costituzione. Ma la sottrazione è prevista anche per chi commette «gravi illeciti amministrativi» puniti con una multa. È questo il sistema messo a punto dal governo per i permessi di soggiorno degli immigrati. E mentre il Partito democratico parla di «squallida lotteria sociale, dimostrazione delle follie legislative di questo esecutivo che stanno piegando il nostro ordinamento su posizioni xenofobe», voci contrarie si levano anche dall'interno dello stesso esecutivo con il sottosegretario alla Presidenza Carlo Giovanardi che giudica «discutibile l'idea di mettere in moto un meccanismo di valutazione, inevitabilmente discrezionale, che, da un lato, impegnerebbe le strutture amministrative dello Stato, dall'altro, costringerebbe milioni di lavoratori extracomunitari, comprese colf e badanti, a un ulteriore, gravoso adempimento». La scelta dei titolari di Interno e Welfare, Roberto Maroni e Maurizio Sacconi, appare comunque fatta e i tecnici sono al lavoro sugli ultimi dettagli del regolamento. Si è deciso che l'accordo dovrà essere sottoscritto da chi entrerà nel nostro Paese dopo l'entrata in vigore del decreto e dunque anche da una quota di persone inserite nell'ormai famoso «click day», il sistema per garantire l'ingresso dei lavoratori stranieri, poi trasformato in sanatoria per colf e badanti. Il Viminale ha già siglato l’intesa con quattro enti — Università Romatre, Università di Perugia, Università di Siena e Dante Alighieri—per l’organizzazione degli esami di lingua e il rilascio della certificazione riconosciuta a livello europeo. Ma delegherà ai prefetti la possibilità di stipulare accordi con strutture sparse sul territorio che possano pianificare i corsi di aggiornamento sulla legislazione italiana e quelli che dovrà frequentare chi non è riuscito a raggiungere il risultato richiesto, ma ha ottenuto la proroga di un anno. Si tratta di un «percorso di istruzione per adulti o di integrazione linguistica e sociale di durata pari ad almeno centoventi ore». La soglia minima per poter rimanere nel nostro Paese è di 30 punti. I quattro requisiti che consentono di accumularli sono «la conoscenza della lingua italiana parlata, secondo il livello A2 di cui al quadro comune europeo di riferimento per le lingue emanato dal Consiglio d'Europa; la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica e dell’organizzazione e funzionamento delle istituzioni pubbliche in Italia; acquisire una adeguata conoscenza della vita civile in Italia, con riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali; assolvere l’obbligo di istruzione dei figli minori». Se il leghista Federico Bricolo plaude perché «i primi ad avere vantaggi saranno proprio gli extracomunitari che si vogliono integrare e penalizzati quelli che vengono nel nostro Paese con l’intenzione di non rispettare le nostre leggi e le nostre regole», Andrea Sarubbi, del Pd, giudica la proposta «un’ottima idea se vivessimo su Marte e non in Italia perché nei fatti necessita di un impegno e di investimento massiccio del governo che al momento è del tutto assente». Ad agitare la maggioranza è la presa di posizione di Giovanardi e la risposta arriva da Sacconi, secondo il quale «solo un approccio ideologico può far pensare a un percorso a ostacoli, mentre esso rappresenta quello lineare di chi si atteggia responsabilmente nella comunità nella quale vive».

Fiorenza Sarzanini

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