sabato 3 marzo 2012
Stangate
Un commento: "IRAPinatori. L' IRAP è la tassa introdotta dai rapinatori a mano armata che hanno ideato un' imposta non sul reddito prodotto ma sulle spese per produrlo. E' una mostruosità unica nel mondo civile, una vergogna tutta italiana nata per finanziare le sanguisughe regionali che tolgono i servizi e aumentano la rapina fiscale. Fioriscono così i cancri come la sanitopoli pugliese, la voragine calabrese del compagno Loiero, o quella campana del compagno Bassolino. Tutte fogne che inghiottono miliardi di euro e saccheggiano le tasche di chi lavora. E' giunto il momento dello sciopero fiscale ad oltranza".
"Lo sblocco dei tributi locali e regionali previsto per l’anno di imposta 2012 dal recente decreto sulle semplificazioni fiscali rischia di tramutarsi in una vera e propria stangata per le imprese del Centro-Nord". A lanciare l'allarme è stato il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi dopo aver letto la relazione illustrativa che accompagna il decreto sulle semplificazioni fiscali. La stangata, annunciata dall'Ufficio studi della Cgia, va ad aggiungersi alla lunga lista di "balzelli" introdotti dal governo Monti negli ultimi provvedimenti e arriverà a pesare sulle imprese (soprattutto quelle del Nord Italia) con un aggravio di circa 3,5 miliardi di euro. Tempi duri per gli imprenditori italiani. I tecnici della Cgia di Mestre ha fatto le pulci al decreto sulle semplificazioni fiscali. E, calcolatrice alla mano, emerge che, "se le Regioni, ormai sempre più a corto di risorse finanziarie, decideranno di aumentare l’aliquota Irap di circa un punto, portandola al limite massimo del 4,82 per cento l’aggravio fiscale sulle imprese sarà di 3,5 miliardi di euro". Tra le diciannove Regioni e le due Provincie autonome di Trento e Bolzano non tutte potranno eventualmente mettere mano agli aumenti. Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia non possono farlo dal momento che già da alcuni mesi hanno dovuto portare l’aliquota al livello massimo per "comprimere" il disavanzo sanitario maturato in passato. Molise, Campania e Calabria sono andate addirittura oltre: non essendo state in grado di rispettare il piano di rientro imposto dal tavolo di monitoraggio guidato dal dicastero dell’Economia e da quello della Sanità, sono state costrette ad applicare un'aliquota aggiuntiva dello 0,15%. Il risultato? I probabili aumenti interesseranno solo le imprese ubicate nelle Regioni del Centro-Nord. Secondo i calcoli pubblicati dalla Cgia di Mestre, nel 2012 con le aliquote attualmente in vigore, il gettito Irap a carico delle imprese private dovrebbe attestarsi attorno ai 21,4 miliardi di euro. Nell’ipotesi che tutte le Regioni autorizzate aumentino di un punto l’aliquota Irap, il nuovo gettito si dovrebbe attestare attorno ai 25 miliardi di euro, con un saldo positivo di 3,5 miliardi. "Lo sblocco delle tasse locali non riguarderà solo l’Irap - ha quindi concluso Bortolussi - ma, anche il bollo auto, l’addizionale regionale sul gas metano e l’imposta regionale sostitutiva, i tributi ambientali provinciali, l’imposta di pubblicità, l’imposta sull’occupazione degli spazi pubblici ed altri tributi minori". Vista la difficoltà che stanno vivendo le Regioni e gli enti locali, Bortolussi non ha escluso che per i cittadini e le imprese il peso delle tasse locali sia destinato ad aumentare a dismisura. Il numero uno della Cgia ha, comunque, espresso la speranza che i sindaci e i governatori "non approfittino di questo sblocco per fare cassa, altrimenti gli effetti della crisi sono destinati ad aumentare".
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