lunedì 5 marzo 2012

Il governo monti e i due Soldati italiani

Pochi giorni fa, dopo 15 minuti di colloquio (tanto ha concesso ai soldati che rischiano la pena di morte per un fatto forse non commesso), il ministro degli esteri italiano ci disse che le cose si stavano mettendo per il meglio... e sono finiti in carcere. La vigliaccheria e la non reazione delle istituzioni italiane fa capire che ormai sono prone ad ogni governo estero. Una infinita vergogna.

Un commento: "Una nazione, in campo internazionale, vale per il “peso” che sa dare alle sue azioni a tutela dei suoi diritti e della sua autorevolezza specialmente in difesa dei propri cittadini, imprese e istituzioni. Siamo senza peso! Avrei voluto vedere gli indiani fare lo stesso con Russi, Americani, Cinesi, Inglesi… Prima di tutto nessuno dei loro comandanti avrebbe fatto rotta verso il porto indiano; qualsiasi fatto successo, è successo in acque internazionali e non credo che i nostri marò sono idioti senza cervello che senza motivo si divertono a fare il tiro a segno a ogni cosa si muova sul mare. Perché non è stato fatto un casino infernale all’ONU, a Strasburgo, ai nostri alleati Europei (quelli che hanno preteso le nostre basi per l’aggressione alla Libia per esempio), all’ambasciata indiana e davanti a qualsiasi organismo internazionale in grado di fare valere propriamente i nostri diritti internazionali? Napolitano, Monti & Co., avete poco rispetto in Italia… non fatelo sapere a tutti!"


La decisione era attesa. Il giudice indiano della corte di Kollam, chiamato a giudicare sulla vicenda della Enrica Lexie e sull'uccisione di due pescatori indiani, di cui sono accusati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, marò del battaglione San Marco a bordo dell'italiana Enrica Lexie, fa sapere il suo verdetto. E il risultato non è positivo per gli italiani. I due militari, attualmente in stato di fermo, trascorreranno tre mesi di carcere preventivo nell'istituto penitenziario di Trivandrum, nel Kerala. Saranno trasferiti con effetto immediato. Unica concessione un trattamento differenziato, da imputare allo status particolare dei due marò. E la possibilità per la polizia e la direzione generale delle prigioni di disporre in seguito una forma di custodia differente. La decisione del giudice arriva annunciata, dopo che questa mattina il Chief Minister del Kerala, Oommen Chandy, aveva parlato a Times of India di "prove incontrovertibili" a carico dei due militari italiani, nei confronti dei quali auspicava un trattamento identico a quello di qualunque altra persona e "nessuna indulgenza".

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