sabato 31 marzo 2012

Democraticamente dittatoriali, Passera e la gogna

Un commento: "Il Passera pensiero è "commovente" per quanto esprime preoccupazione per gli esclusi, lui che fa tanti sacrifici e non dorme di notte per il rovello. L'esimio comandante in seconda e i suoi compari di nomina regia, operano per il bene di tutti (!); nel suo elenco dei poveri cristi morenti di miseria, guarda il caso, non nomina, per esempio, quei micro/mini imprenditori che dopo aver dato fondo ad ogni risorsa possibile compresi i beni personali nella vana speranza di sostenere un'attività con uno o più dipendenti, si trovano ora sulla strada altrettanto quanto quelli a cui si assegna la qualifica di "lavoratori"; ovvero il titolare di un'impresetta che lavora a fianco dei suoi dipendenti senza nemmeno diritto a malattie, ferie, TFR, ammortizzatori sociali che non siano a volte quelli famigliari, questo mica è un "lavoratore"...è un evasore e ladro; come osa avere un reddito inferiore al dipendente?" (12mila imprese hanno dovuto chiudere dice la CGIA di Mestre)

Lotta all'evasione fiscale. Passera vuole la gogna: "Serve sanzione sociale". Il ministro dello Sviluppo economico ammette che le bollette sono troppo alte: "Agiremo a breve, bisogna sfruttare i giacimenti italiani" di Chiara Sarra


Per Corrado Passera per combattere l'evasione fiscale i controlli non bastano: "Si deve essere sanzione sociale. Certamente non può essere più considerata furbizia non pagare le tasse, non può essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi può contribuire in maniera adeguata non lo faccia", ha detto il ministro dello Sviluppo economico commentando i dati diffusi ieri secondo cui metà degli italiani dichiara redditi sotto il 15mila euro e spesso gli imprenditori guadagnano meno dei dipendenti. Sulle bollette, sempre più alte, il ministro assicura che il governo agirà "sia a breve che a medio periodo: dopo i tre decreti la prima cosa che abbiamo preso in mano è il tema dell’energia".

Una delle soluzioni proposte è quella di "utilizzare risorse italiane, giacimenti di gas e petrolio non ancora sviluppati". Del resto tasse, pagamenti e disoccupazione stanno surriscaldando il clima sociale, al punto da preoccupare anche Passera: "Non bisogna guardare solo al numero dei disoccupati, che è intorno ai due milioni di persone, ma a tutta l’area del disagio occupazione, mettendoci gli inoccupati, i sospesi, come i cassintegrati, i sottoccupati. Se mettiamo insieme tutte queste componenti arriviamo a 5-6 milioni di persone che insieme ai loro familiari rappresentano una quota enorme della società italiana". Eppure lo stesso ministro qualche giorno fa aveva avvisato che per tutto il 2012 non era previsto il ritorno alla crescita. "Dobbiamo fare di tutto perché questa recessione duri il meno possibile, perché si esca nel corso d’anno con un segno positivo", ha detto oggi Passera ricordando che "l’impostazione del governo è lavorare su tutte le riforme strutturali che possono aumentare il potenziale di crescita e sviluppare dinamismo. Credo che siano un pò passati i tempi degli interventi contingenti, immediati ed estemporanei".

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Io continuo a domandarmi quali servizi decenti (non dico buoni) abbiamo pagando così tante tasse. Ma non me ne viene in mente UNO. Perchè ad esempio, se ho bisogno di un medico specialista, devo pagarlo visto che negli ospedali pubblici ci sono infinite liste di attesa. Io, per andare a lavorare, devo prendere la MIA macchina tutti i giorni visto che dalla mia città di residenza, non c'è UN SOLO mezzo pubblico che possa portarmi nella cittadina dove lavoro. Poi? Vogliamo parlare degli uffici postali? Dell'assoluto NULLA che mi ha dato il centro per l'impiego e le ore passate lì a fare la fila? Dai, su, non scherziamo.

2 commenti:

Massimo ha detto...

Sanzioni sociali per chi evade ? Allora sanzioni corporali per chi non riduce le tasse e doppia razione per chi le aumenta.

Eleonora ha detto...

E' gente che non ci sta proprio con la testa.