martedì 20 marzo 2012
Modus operandi
In questo periodo, sto leggendo un libro di Grangè, il titolo è Miserere e indirettamente la storia si ricongiunge con la storia cilena di Pinochet. Un passaggio del libro recita: "Il socialismo di Allende aveva gettato il cile in una crisi totale. In realtà, gli stati uniti lavoravano nell'ombra a quel naufragio sabotando ogni iniziativa del presidente, montando la testa ai sindacati, condizionando l'opinione pubblica. Dopo aver reso scivolosa la discesa, washington aveva brutalmente segato il trampolino. Nel 71, gli stati uniti avevano sospeso ogni credito in favore del cile. Ora non restava che finanziare l'esercito in vista del colpo di stato. Perchè tanto odio? Proseguendo nella lettura, Kasdan ottenne un pò di risposte. Agli occhi dei governanti usa, Allende aveva avuto due torti: il primo ideologico: era socialista. Il secondo economico: progettava di nazionalizzare lo sfruttamento delle miniere di rame, principale risorsa per il paese, per la maggior parte in mano a compagnie americane. Allo zio sam non piace che gli riprendano ciò che ha rubato. La storia degli stati uniti è un susseguirsi di hold-up a mano armata."
Ah, la democrazia americana... quella che (quasi) tutti amano così tanto visceralmente tanto da prendere ispirazione da essa.
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2 commenti:
Cara Elly, non sono d'accordo. Da che mondo è mondo, ogni stato che si rispetti adotta la politica estera più idonea ai propri interessi, che sono poi gli interessi dei propri cittadini e delle proprie aziende. Il fatto che Allende stesse portando, senza il consenso popolare, il Cile verso una deriva marxista filocastrista era inoltre un pericolo, non solo per gli Stati Uniti, ma anche per il mondo intero. Tu non hai vissuto quegli anni, sei troppo giovane :-), ma ti assicuro che tutti (tranne pochi che non hanno mai mollato) erano convinti che il comunismo avrebbe vinto (in Africa stavano cadendo sotto regimi marxisti tutti gli stati ex coloniali, privi di qualsivoglia struttura e capacità amministrativa). Quello dell'11 settembre 1973, infine, non solo non fu un "colpo di stato" ma l'attuazione di un provvedimento del parlamento cileno confermato dalla corte suprema (cfr. "Pinochet" ed. Settimo Sigillo con una ampia appendice di documenti e riproduzioni fotostatiche degli originali) ma segnò anche l'inizio della svolta, con una inversione di tendenza che si concretizzò poi sotto la Presidenza Reagan.
Non so quanto su Miserere l'autore si sia basato sulla storia vera del cile. Io non la conosco a perfezione ma certo è che, l'america si comporta sempre allo stesso modo. Prima crea e poi cerca di distruggere. Vedi i dittatori nordafricani, prima ce li hanno messi loro, ora li ammazzano per cacciarli via. Vedi l'afghanistan, vedi l'iraq, e in ultimo, vedi anche la libia. Gli americani sono dei parassiti. Punto.
Prima o poi leggerò anche la storia di Pinochet e ti saprò dire.
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