mercoledì 28 marzo 2012

Dalla bosnia e dalla romania con furore


ROMA - Scatenano maxi rissa con mazze di ferro, cric e coltelli tra i passanti che cercano riparo fra le auto in sosta, in via della Magliana, a Roma: sei stranieri arrestati e un minorenne denunciato a piede libero dai carabinieri. La maxirissa tra cittadini romeni e bosniaci è scoppiata nel pomeriggio di martedì in via della Magliana. I contendenti, noncuranti dei numerosi passanti, si sono affrontati armati di tubi di ferro, bastoni, cric e coltelli senza esclusione di colpi. A dare l'allarme al «112» è stato un maresciallo del nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Roma Trastevere che si è trovato a passare in auto, al culmine della furibonda scazzottata, mentre era diretto alla sede di servizio. Molte le persone che erano rimaste intrappolate «tra i due fuochi» e che, spaventate, hanno cercato riparo accovacciandosi tra le auto in sosta. Il militare ha immediatamente chiamato rinforzi tramite la centrale operativa ed è intervenuto riuscendo a fermare quattro romeni di età compressa tra i 14 ed i 38 anni. Tre cittadini bosniaci di 20, 30 e 45 anni che avevano preso parte alla rissa, in un primo momento, sono riusciti a scappare a bordo di un auto, bloccata poco dopo da un equipaggio del nucleo radiomobile.

CAMPO NOMADI - Tutti i partecipanti alla rissa sono dovuti ricorrere alle cure mediche a causa delle lesioni riportate. Alla base del violento scontro ci sarebbero motivi legati alla convivenza nel campo nomadi di via Luigi Candona, dove la maggior parte di loro è domiciliata. Sul «campo di battaglia» i carabinieri hanno sequestrato mazze di ferro, bastoni in legno, tubi in acciaio, un coltello e un cric. I sei maggiorenni sono stati arrestati con l'accusa di rissa aggravata. Uno di questi, bosniaco di 45 anni, è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale: era alla guida dell'auto con cui lui e i suoi connazionali hanno tentato di scappare nonostante l'alt imposto dai carabinieri. Il minorenne è stato denunciato.

8 commenti:

Bisquì ha detto...

Ma ti sei accorta che continuano a chiamare i ROM rumeni quando in realtà sono tutti bosniaci?
In questo modo nell'immaginario collettivo sembra una guerra tra cristiani e musulmani quando sono tutti islamici. E' fatto apposta dai giornalisti merdosi tirapiedi dei petrolieri.

Questa è una rissa tra diverse tribù non tra etnie.

Eleonora ha detto...

Bisqui, il problema peggiore è che s'ammazzano (e potevano ammazzare gli innocenti passanti) per IL CONTROLLO DEL TERRITORIO e probabilmente dello spaccio... ma anche qui, nessuno dice un cazzo.

Nico ha detto...

Riccardi, il Ministro Riccardi, ha niente da dire?

samuela ha detto...

Elly questa è la storia d'Italia..50 anni qui al nord fa si iniziò con le mafie meridionali ed era sempre "finchè si ammazzano fra di loro"...e ammazzandosi fra di loro hanno ucciso buona parte del paese, occupando ogni centimetro ad ogni livello. 20/15 anni erano gli albanesi, che si sono integrati, ovvero, silenziosamente sono passati di livello criminale. Di etnia in etnia il cancro fra 10 anni avrà finito di soffocare gli autoctoni, almeno nel centro-nord, ma non credano al Sud di salvarsi, toccherà a tutti.

Nessie ha detto...

La vita umana degli Italiani non conta più una beata mazza per colpa di criminali che ci rapinano denaro dall'interno del governo (gli Androidi) inducendoci al suicidio, e di altri criminali "esteri" fatti entrare apposta per derubarci, stuprare e uccidere. Leggi qui questo povero professore di Belle Arti 81 enne in fin di vita:

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_marzo_28/docente-picchiato-rapinato-villa-grave-2003858763948.shtml

Rapinatori autoctoni da una parte, e rapinatori allogeni, dall'altra.
Non sappiamo quali scegliere: criminali in ogni caso, dato che il loro obiettivo è farci fuori per sostituirci!

Eleonora ha detto...

Samuela, appunto che la cosa mi ci fa incazzare ancora di più. Se la storia insegna che mafie meridionali prima si sono prese km di territori instaurando criminalità e non s'è ANCORA imparato un cazzo, non ci possiamo salvare manco dalla criminalità extracomunitaria. E resteranno tutti impuniti. Oh, bhe, nel sud abbiamo l'esempio lampante di castelvolturno.

Nico, tutto tace.

Si, Nessie, ho letto di quel poveretto. Il gip però, proprio stasera ci ha fatto sapere che quei tre abominevoli animali sono costernati da ciò che è successo. Come se non gliele avessero date loro le bastonate con le spranghe di ferro a quel pover'uomo.

Eleonora ha detto...

Eccone un'altra di importantissima risorsa umana... in giro con un suv rubato:

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/28-marzo-2012/pedone-travolto-ucciso-automobilista-scappa--2003869233983.shtml

samuela ha detto...

Io comunque mi sono anche stancata di sentire lezioncine proprio da parte di questa gentaglia sul fatto che in Italia si può mentre da loro no etc...Verissimo, siamo il ventre molle. Ma lo dovremmo essere per tutta Europa, invece solo precise etnie ne approfittano in quantità da guerra armata. Vedete Greci a svaligiare i supermercati? Eppure loro molto più dei rumeni o dei moldavi o dei bosniaci stanno male, perché non avvezzi a vivere di espedienti. Se alcune precise etnie sono metastasi qui è perché c'è un tumore da un'altra parte, e NON in tutta Europa. E teniamo presente il tipo di crimine per cui questi bipedi sono temuti, e diciamo pure le cose come stanno, odiati: crimini che non hanno a che fare con la fame atavica. Se migliaia e migliaia di stupratori nati sono arrivati qui è perché migliaia e migliaia di stupratori nati sono frutto specifico di quei paesi.