martedì 29 marzo 2011

Alla faccia di Schengen

Continuo a chiedermi perchè certi governi possono, respingere, non accogliere, sparare, cacciare e bloccare e certi altri devono accogliere per forza? E loro (quelli che si sono ribellati e sono liberi di ricostruirsi le vite nei loro paesi), grazie alle rivoluzioni fiorate in nome delle democrazie, portano degrado e disperazione in giro per l'italia.


In prima fila quando c’è da mostrare i muscoli a Gheddafi e bombardare la Libia. Nascosta dietro l’angolo quando i profughi arrivano dalle nostre parti e addirittura pronta a cacciarli in malo modo, sperando che se ne faccia carico solo l’Italia. È la fotografia della Francia in questi giorni. E Ventimiglia, terra di frontiera fra i due Paesi, è il perfetto fermo immagine di questa surreale situazione. Basta passeggiare per le vie del centro di Ventimiglia, a meno di dieci chilometri dal confine con la Francia, per capire i riflessi che sta provocando la situazione del nord Africa. La cittadina è ormai da circa un mese assediata da immigrati diretti nel nord Europa, ma riportati in Italia dalle autorità francesi. «Loro fanno le guerre per il petrolio e noi dobbiamo pagare le conseguenze - spiega un edicolante vicino alla stazione, mentre osserva il via vai di nordafricani -. Ormai sono giorni e giorni che viviamo assediati da migliaia di magrebini che vivono per terra in attesa di chissà che cosa». Una Francia che quindi fa da imbuto e che riporta in Italia tutti i clandestini che trova sul suo territorio, approfittando magari di questa situazione per fare un po’ di pulizia interna: alcuni dei riammessi provenivano infatti da Parigi. È capitato che alcuni extracomunitari siano stati condotti entro i nostri confini solo perché trovati con uno scontrino fiscale italiano in tasca. I primi sono arrivati il 15 febbraio e, fino a oggi, la polizia ne ha identificato 3300 con una media di circa un centinaio al giorno, anche se nelle ultime 24 ore se ne sono contati duecento. A questi bisogna poi aggiungere tutte le riammissioni effettuate nel nostro Paese dalle autorità francesi, ufficiali e no. Sembra infatti che spesso gli immigrati fermati in Francia vengano «informalmente» fatti salire su treni diretti in Italia o addirittura portati fisicamente e lasciati a pochi metri dal confine. Persone che vengono identificate e poi espulse, ma che in realtà, vista la saturazione dei vari centri d’accoglienza italiani, divengono potenziale manovalanza a basso costo per la criminalità.

A Ventimiglia la situazione più difficile si sta vivendo alla stazione, divenuta ormai un dormitorio, con condizioni igieniche al limite, tanto che il sindaco Gaetano Scullino ha dovuto allestire i locali inutilizzati dell’ex dogana per evitare che la città si trasformi in un bivacco a cielo aperto. «Anche se siamo molto impegnati con le attività legate alla riammissione - spiega il dirigente della polizia di frontiera Pierpaolo Fanzone - in questo momento non tralasciamo i controlli anche in entrata nel territorio nazionale e le attività investigative, legate alla commissione di reati specifici come quello dei passeur, che portano le persone da un lato all’altro. Solo in questi ultimi 10 giorni, infatti, ne abbiamo arrestati otto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». Passeur, anche loro di nazionalità tunisina, che chiedono fino a 150 euro a viaggio per un passaggio oltre confine. «Sono cinque giorni che vivo qui a Ventimiglia per strada - dice Hamed - io voglio solo raggiungere la Francia dove ho alcuni amici che mi possono ospitare. Siamo bloccati qui, senza sapere cosa mangiare e dove andare a dormire». «Credevo che qui ci fosse lavoro, ma invece non è così - prosegue Jamel -, sono andato in Francia ma mi hanno riportato in Italia e adesso non so cosa fare». Il sistema rischia di andare in tilt, con la polizia di frontiera che, nonostante abbia già ricevuto rinforzi, conta solo 80 uomini. «Anche se c’è stata una tendenza generale a sminuire il problema, questo sta diventando un’emergenza dalle prospettive incerte, ingestibili e lasciate al caso» racconta Nicola Colangelo, segretario provinciale del sindacato «Nfa Autonomi di Polizia», che chiede un aumento di organico per fronteggiare la situazione. «Abbiamo anche proposto l’utilizzo di militari dell’esercito, come a Lampedusa, in ausilio alle forze di Polizia con esclusivi compiti di vigilanza». I sindacati ora sono preoccupati anche per i possibili problemi sanitari per gli agenti, a rischio di contagio di tubercolosi e scabbia come già avvenuto in alcune carceri italiane e nei centri di accoglienza. E si ribella anche Sanremo: «Sia chiaro che noi libici e tunisini non li vogliamo - mette le mani avanti il sindaco Maurizio Zoccarato -. Se li tengano altrove, qui da noi non c’è spazio. Io devo pensare ai miei cittadini e al turismo di cui vive questa città». Il timore è che questo sia solo l’inizio.

9 commenti:

samuela ha detto...

Tra l'altro le spinte di Tremonti in chiave anche solo idealmente protezionistica devono averli mandati definitivamente fuori di testa. Hanno fatto tutto questo anche per fotterci tutto il fottibile sul nostro fronte interno, nessuno me lo toglie dalla testa, tra destabilizzazione politica -aiutati dalle nullità patrie- e panico sociale. Mentre siamo con l'attenzione altrove questi scalano....Giulietto ha messo il piedino di traverso e loro la fanno pagare sulla pelle di tutti i ritals.

Nessie ha detto...

A pensar male ci si azzecca quasi sempre, Samuela. Temo che sia così. E a Ventimiglia ce li rifilano prontamente al mittente: "C'est un problème italien".

samuela ha detto...

Bisogna vedere quando a varcare invece di 100 saranno mille. Qualcuno di loro ha già capito che qui non è aria, e la cosa incredibile è che è il civile Sud a stancarsi. Salvo poi dire che bisogna scaricare sul Nord. Un commento riguardo alle ronde di Manduria diceva che questa gente va mandata a Buccinasco. Sentono Buccinasco al tg e non sanno. Beata ignoranza.
Hinterland milanese, 'la stragrande maggioranza di popolazione è meridionale, cresciuta intorno a un bel nocciolo duro della 'ndrangheta. Comunque i commenti più assurdi sono quelli di chi condanna le "ronde" pugliesi dicendo che questi poveretti sono solo spaesati che non bisogna assolutamente passare da leghisti.
Vendola sarà fiero di loro.

Eleonora ha detto...

Si, Samuela, ho letto che - dicono - poverini sono spaventati a morte. Spaventati da chi? Forse da se stessi e forse restandosene a casa propria si sarebbero spaventati molto meno visto che la guerra sta al momento solo in libia. E' giusto che la gente cominci ad organizzarsi in qualunque maniera. Perchè non si sa mai. 'sti qui, hanno speso 2000 euro per arrivare in italia. Non hanno più un cazzo da perdere e infatti abbiamo visto che dove sono arrivati hanno portato solo disagi, degrado e piccoli furti. E perchè mai gli italiani non devono difendersi? E perchè mai non devono essere rimpatriati? L'italia è piccola.

samuela ha detto...

Leggi le dichiarazioni della Maellstrom, lo so che è ora di cena, io mi sono già rovinata la mia precaria digestione.

Eleonora ha detto...

Urca, dove? Tanto ceno tardi -_-

samuela ha detto...

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=143551&sez=HOME_INITALIA

E continuano a menarla di spostarli a Nord, NON di mandarli via!


Comunque mi fa ridere chi dice che è tutta colpa dellla pessima immagine del nostro personal nano. Direi che il Berlusca al limite ha dato un ottimo pretesto, ma la motivazione reale no. O mi sono sognata i due essere subumani che giocavano ai videogame sulle montagne del Trentino? C'era Prodi ai tempi o sbaglio? E i Francesi che ci prendevano per il culo i nostri soldati in Iraq? E l'uranio impoverito? E la Missione Arcobaleno? E la Sibilla? E l'europa che non ci voleva quando Prodi stesso ci aveva di fatto venduti a loro? E l'Economist con la rubrica "Torte in faccia"? No, tutto questo me lo sono sognato.

Eleonora ha detto...

Insomma, in un modo o nell'altro c'entra sempre Berlusconi. Non si sa come ma c'entra. Comunque, la commissaria dovrebbe andare anche a ventimiglia a controllare ciò che fa parigi. Quelli non sono rimpatri di massa? Solo che invece di riportarli a casa loro, parigi li riaccompagna manco tanto gentilmente in italia. Insomma, non ce li possiamo nè dobbiamo togliere dai coglioni.

Eleonora ha detto...

Tra l'altro, dal blog di Nessie ne è uscita un'altra. Che Andreotti fece riaccompagnare migliaia e migliaia di clandestini a casa propria dopo averli identificati e rifocillati. Disse che non potevano stare qui. Ma allora parlò qualcuno?