lunedì 21 marzo 2011

Dopo i tunisini, ecco i libici


Dopo le ondate di tunisini, ora tocca ai libici. Anche questa notte il mare ha portato altri barconi sulle coste siciliane. La più colpita è Lampedusa che ora ospita quasi cinquemila clandestini arrivando così ad superare il numero degli abitanti dell'isola. La situazione è sempre più tesa: c'è il rischio concreto che possa degenerare se non si troverà a breve una soluzione che garantisca risposte concrete ai lampedusani che da giorni chiedono che si "liberi" il loro territorio.

L'incontro con Maroni. Il prefetto Caruso ha annunciato che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha convocato per domani al Viminale i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni affinché diano una disponibilità "concreta e immediata" di luoghi dove ospitare gli immigrati. Appena l'avrà ottenuta, ha assicurato, verrà organizzato un trasferimento "massiccio" degli immigrati. Solo ieri sono arrivati quasi settecento clandestini, altri duecento ne sono approdati durante la notte. Poco più di trecento, invece, quelli partiti con due aerei e con il traghetto per Porto Empedocle. Alla fine dunque sono più di quattromila quelli ancora sull'isola. Più della metà si trovano nel Centro di accoglienza che ne potrebbe contenere soltanto 850.

Ondate di libici su Catania. Oltre un centinaio di libici sono sbarcati nella notte sulle coste del Catanese. Sono arrivati con due barconi: il primo, con una cinquantina di immigati si è incagliato sugli scogli di Riposto, il secondo, con una settantina di clandestini, è stato intercettato al largo di Catania e fatto entrare, sotto scorta, nel porto del capoluogo etneo. Finora sono stati bloccati 117 uomini che hanno detto di essere libici. Alle operazioni partecipano carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Giarre, militari della guardia di finanza e della Capitaneria di porto e personale della polizia di Stato.

Disordini al cie di Torino. Alcuni extracomunitari ospiti del centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Torino hanno dato fuoco ad alcune strutture la scorsa notte. Non ci sono feriti. I vigili del fuoco, che sono intervenuti sul posto con cinque squadre, hanno speiegato che l'incendio è divampato poco dopo la mezzanotte partendo da alcuni materassi che sono stati dati alle fiamme e ha danneggiato seriamente tre moduli abitativi coinvolgendone lievemente altri due. Un episodio analogo era avvenuto, sempre al Cie di Torino, lo scorso primo marzo, quando erano stati danneggiati cinque moduli abitativi.

[Edit]: Si fingevano libici per chiedere e ottenere lo status di rifugiati, invece si scopre che sono tutti egiziani.

2 commenti:

Kizzy ha detto...

Ma finchè daranno loro le sigarette e i relativi accendini per fumarsele, questi incendieranno SEMPRE i Cie, ma ci vuol tanto a capirlo?? Sequestro immediato di TUTTI gli accendini a questa feccia, e vediamo se così provocheranno ancora incendi...
Altro che dar loro le sigarette!!!

Anonimo ha detto...

Il fatto è che erano egiziani che si sono finti libici.
eudora