lunedì 14 marzo 2011
Archiviazione
MILANO - È finita in archivio l'inchiesta della procura, che vedeva indagati per truffa Gianfranco Fini e Francesco Pontone in relazione alla vendita della casa di Montecarlo.
«NESSUN REATO» - Il gip del tribunale di Roma Carlo Figliolia ha archiviato il procedimento a carico del presidente della Camera, Gianfranco Fini e del senatore Francesco Pontone con la seguente motivazione: nella vicenda non è ravvisabile alcun reato.
IL PROVVEDIMENTO - «Non si è verificata quella falsa rappresentazione della realtà necessaria per la integrazione del reato de quo; infatti l'immobile sito in Montecarlo e pervenuto ereditariamente nella disponibilità» di Alleanza nazionale «è stato ceduto ad un prezzo inferiore a quello di mercato senza alcuna induzione in errore dei soggetti danneggiati; trattasi dunque di una disposizione patrimoniale decisa dal presidente e amministratore di una associazione non riconosciuta, unitamente al suo segretario amministrativo quale rappresentante della stessa e pertanto autorizzato a disporre del suo patrimonio», si legge nel provvedimento che ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il decreto del gip Carlo Figliolia consta di due pagine e si concentra sugli accertamenti svolti rispetto alla vendita della casa di Boulevard Princesse Charlotte. Il giudice sottolinea che «le argomentazioni del pubblico ministero» che aveva chiesto l'archiviazione del fascicolo «vanno pienamente condivise». Insomma «nel comportamento degli imputati non sono configurabili gli estremi del reato» di truffa «per la natura stessa dell'ente, associazione non riconosciuta (partito politico) e per le prerogative di coloro che hanno agito». Comunque - si aggiunge in un altro passaggio - «quanto ai profili asseritamente truffaldini, che caratterizzerebbero l'operazione negoziale, va osservato, quanto agli artifizi, che non vi è alcuna correlazione causale tra il profilo di falsità, che attiene alla reale titolarità dell'acquirente dell'immobile, rispetto alla causa di disposizione dell'atto patrimoniale che avrebbe determinato l'ingiusto profitto, rinvenibile nel minor prezzo». Il fascicolo d'indagine era stato avviato sulla base di una denuncia presentata da alcuni esponenti del movimento La Destra. Oggetto dell'inchiesta è un appartamento in Boulevard Princesse Charlotte a Montecarlo, che fu venduto da Alleanza nazionale.
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