venerdì 25 marzo 2011

Degrado, assalti e smistamenti


MILANO - Il piano per accogliere eventuali 50mila profughi in fuga dalla Libia «è pronto e lunedì lo consegneremo al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani». Lo annuncia il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in visita a Tunisi insieme al ministro degli Esteri, Franco Frattini. «Non ci sono - chiarisce Maroni - Regioni esentate, anche se nessuno vuole i profughi. Solo l'Abruzzo, alle prese con il post-terremoto, non parteciperà al piano. La distribuzione dei migranti sarà equa».

ACCORDO CON LA TUNISIA - Nel corso della visita in Tunisia, Maroni e Frattini hanno anche raggiunto un accordo sull'immigrazione con il Paese nordafricano. Tunisi garantisce di impegnarsi a contrastare le partenze dei migranti verso Lampedusa, l'Italia fornisce in cambio mezzi, addestramento e una linea di credito per 150 milioni di euro. «Abbiamo chiesto al governo tunisino - spiega Maroni - di rafforzare i controlli marittimi: è una preoccupazione ben presente in loro che ci hanno detto che intensificheranno la vigilanza». È, aggiunge il ministro, «un risultato positivo e incoraggiante che, se sarà seguito da fatti concreti, potrà bloccare i flussi che in due mesi e mezzo hanno portato 15.700 tunisini a Lampedusa».

TENSIONE SULL'ISOLA - A Lampedusa intanto prosegue l'emergenza sbarchi e sale la tensione tra i migranti. Al grido di «Libertà, libertà», le migliaia di tunisini ammassati da giorni vicino al porto hanno messo in scena una sorta di «sciopero della fame», dando l'assalto al container del cibo. Le proteste sono nate per le lunghe attese per i pasti. I migranti sostengono inoltre di sentirsi prigionieri a Lampedusa e chiedono di essere trasferiti al più presto. La nave della Marina militare San Marco, che avrebbe dovuto imbarcarli, resta ormeggiata al largo del porto ma nessun migrante è salito finora. Lo stallo è dovuto al fatto che non si conoscono ancora le eventuali destinazioni dei clandestini.

NUOVI SBARCHI - Per quanto riguarda gli arrivi, oltre 80 migranti sono stati soccorsi nella notte tra giovedì e venerdì e portati a Lampedusa dai mezzi delle Fiamme gialle e della Capitaneria di porto. Il barcone con a bordo 84 persone è stato avvistato a 25 miglia dall'isola siciliana da un velivolo della Guardia di finanza. Individuata anche un'imbarcazione con a bordo 330 eritrei partita dalla Libia nei giorni scorsi. La nave, secondo quanto si apprende da fonti a Lampedusa, sarebbe stata localizzata a una trentina di miglia a nord di Tripoli da una nave militare. «La situazione è attualmente sotto controllo, costantemente monitorata dalla Centrale operativa delle Capitanerie di porto» ha rassicurato la Guardia costiera. Sono oltre 15.000 i migranti arrivati dalle coste nordafricane sull'isola siciliana dallo scorso 1 gennaio (circa 400 nella sola giornata di giovedì), secondo quanto riferito in settimana dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Due barconi con un totale di 53 uomini sono arrivati giovedì anche sull'isola di Pantelleria.



LAMPEDUSA - Tunisini in rivolta a Lampedusa. Sono in migliaia e sono gli stessi che da giorni stazionano davanti alla banchina e sulla collinetta vicina al porto. Assaltato il container con i sacchetti pieni di generi di conforto. I tunisini chiedono più cibo, acqua e sigarette. La nave militare San Marco, che dovrebbe trasferire 500 immigrati nei centri di accoglienza, resta ancorata. Il prossimo viaggio non dovrebbe avere più la destinazione di Mineo, bensì un'area attrezzata in Puglia. Arrivi dalla Libia. In viaggio anche una carretta del mare partita da Tripoli. Il peschereccio, in difficoltà, è stato intercettato dalla Guardia costiera. La situazione è costantemente monitorata dalla centrale operativa delle Capitanerie di porto. L'Sos era stato raccolto da un'immigrata residente ad Agrigento che aveva ricevuto la chiamata col telefono satellitare dalla sorella che è tra i passeggeri dell'imbarcazione. Il peschereccio, secondo quanto si è appreso, è salpato da Tripoli e sarebbe la prima imbarcazione carica di immigrati a partire dalla Libia dopo l'inizio del conflitto.

A Lampedusa, attualmente, sono presenti 4.800 immigrati. Ma circa 800 dovranno essere trasferiti con la "San Marco" e con voli speciali. Dei tunisini, 2.500 sono alloggiati nel Cie, 220 in una struttura messa a disposizione dalla parrocchia di San Gerlando, mentre i rimanenti si dividono tra la stazione marittima del porto e le tende di fortuna sparpagliate ovunque nell'isola. Dopo un sopralluogo effettuato questa mattina, anche la base Loran, usata precedentemente dalla Nato, da oggi verrà adibita al ricovero di circa 200 immigrati. Ma la nave "San Marco" resta ancora in rada. I 500 clandestini che dovrebbe trasportare oggi potrebbero andare in un'area attrezzata della Puglia e non al Villaggio della solidarietà di Mineo (Catania), dove 498 tunisini erano già stati trasferiti ieri, tra le proteste dei sindaci. Il governatore siciliano Raffaele Lombardo è tornato a criticare la scelta di Mineo: "E' un lager".

Vertice in Tunisia. I ministri degli Interni e degli Esteri, Roberto Maroni e Franco Frattini, sono andati questa mattina a Tunisi per una serie di incontri istituzionali con l'obiettivo di frenare i viaggi dei tunisini verso Lampedusa. Impegni sono stati presi dalle autorità tunisine per contrastare le partenze dei migranti. Lo hanno detto Maroni e Frattini dopo i colloqui con il primo ministro Caid Essebsi e con i ministri dell'Interno e degli Esteri del paese nordafricano. L'Italia fornirà in cambio mezzi, addestramento e una linea di credito per 150 milioni di euro. "Abbiamo chiesto al governo tunisino - ha spiegato Maroni - di rafforzare i controlli marittimi: è una preoccupazione ben presente in loro, ci hanno detto che intensificheranno la vigilanza". E', ha aggiunto, "un risultato positivo e incoraggiante che, se sarà seguito da fatti concreti, potrà bloccare i flussi che in due mesi e mezzo hanno portato 15.700 tunisini a Lampedusa". Fermato uno yacht. Sono stati accompagnati in un centro di prima accoglienza, intanto, i 44 migranti intercettati ieri sera su una barca a vela da un pattugliatore della Guardia di finanza, a circa 6 miglia dalle coste siracusane. Gli extracomunitari, tra cui 11 donne, due delle quali incinte, e sette bambini, sono di nazionalità turca, siriana e irachena. L'imbarcazione, un motoveliero di circa 12 metri, è stata scortata fino al porto di Siracusa e posta sotto sequestro. Nel corso dell'operazione, coordinata dal Gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Messina, sono stati fermati anche i presunti scafisti: sono due cittadini georgiani. Indagini sono in corso per risalire agli organizzatori del traffico di immigrati.

L'emergenza acqua. Ieri l'amministrazione comunale ha annunciato che sull'isola l'acqua potabile non è più sufficiente. E la richiesta di una fornitura straordinaria di ventimila metri cubi, fatta già da un mese, non ha avuto ad oggi copertura economica da parte del ministero della Difesa. Tra isolani, clandestini e forze dell'ordine, sull'isola attualmente sono presenti 11 mila persone.

Basta tasse a Lampedusa. Con una lettera inviata al ministro dell'Economia, la Regione siciliana chiede di concedere a tutti i residenti e alle attività commerciali di Lampedusa la sospensione dei versamenti delle imposte (Irpef, Irpeg, Ires, Iva e Irap), dei contributi previdenziali e assistenziali, dei pagamenti dei premi obbligatori per le assicurazioni contro gli infortuni e le malattie professionali, delle rate di mutui e prestiti. La decisione è stata presa dalla giunta regionale dopo avere ascoltato la relazione resa dall'assessore al Turismo del Comune di Lampedusa, Pietro Busetta.

6 commenti:

samuela ha detto...

Uuuuhh che bello! Abbiamo la nostra nuova Libia di minacce e ricatti -ma anche l'Albania dei bei tempi Prodi- e quella vera brucia e il perchè reale si saprà forse fra 50 anni!

Un paese normale ributterebbe i bipedi tabagisti in mezzo al mare, su barconi malconci in acque internazionali, e si preoccuperebbe di non rendersi ospitale oltre il minimo dovuto fino al rimpatrio. Noi no, noi siamo speciali! Le sigarette sono un diritto fondamentale dell'uomo!

In tutto questo, quanta gente starà entrando dal resto del mondo mentre noi ci occupiamo di questo tumore che ci succhia il sangue? Quanti dalla Romania ad esempio? O dal Sud America?

Eleonora ha detto...

E se vuoi saperla tutta sulle sigarette, bhe, il nostro generoso stato, regala loro 10 sigarette al giorno. Eh, i vizi bisogna pur mantenerli. Chissà quando chiederanno le donne cosa succederà... ah, dici che le prendono da soli?

samuela ha detto...

Dico che la magistratura italiana troverà il modo di derubricare lo stupro etnico in stupro di necessità. Vorrei che fosse una battuta, ma sentii son le mie orecchie la giudice Livia Pomodoro, durante un dibattito sul massacro Reggiani, ricordarci che questi immigrati vivono in uno stato di privazione sessuale. Il sottinteso era chiaro.
Inizio a cercare delle cinture di castità per tutta la famiglia compresi babbo e cane. Se almeno fossimo nel vero Medioevo avrei Dante e Giotto, invece mi toccano Saviano e Benigni. Si fossi foco arderei il mondo...ma qualcuno prima degli altri.

Nessie ha detto...

Maroni e Frattini = 2 coglioni. Sono andati in Tunisia senza portare a casa un bel nulla di fatto. Però stornano denaro agli Italiani per dare a questo governo provvisorio mai nato 150.000 euro. Bene, bravi, bis!

Inoltre Maroni ci impone con una mossa da comunismo globale, i profughi regione per regione, per decreto, suppongo. Mi spiace, ma col ciufolo che li rivoto!!! :-(

Quanto a questi energumeni con le facce da galera che hai messo in foto, non sono ancora sbarcati, che già ci minacciano e ci ricattano. Fuori dalle palle!

Kizzy ha detto...

"un risultato positivo e incoraggiante che, se sarà seguito da fatti concreti, potrà bloccare i flussi"
SE??? Maroni tu dai 150 milioni a questo paese del... e poi dici SE? Cioè, se questi non han voglia di rispettare gli accordi (e così sarà), tu che fai, gli dici 'cattivi, non si fa così? Maroni, SVEGLIAAAA!!!!

Kizzy ha detto...

150 milioni... mi son sbagliata nella foga di scrivere... :P E cmq, ci dovremmo tenere quei brutti ceffi? Ma xchè nessuno ha il coraggio di dire che gli italiani non li vogliono?? Help!!!