giovedì 10 marzo 2011

Marine Le Pen e l'ue


Parigi - La politica dell’Italia è lasciare andare i clandestini verso la Francia e la Germania, ma di questo Roma non può essere accusata: perchè l’Europa non fa nulla per aiutarla. Lo dice la presidente del Fronte Nazionale (Fn) d’estrema destra francese Marine Le Pen, intervistata a pochi giorni dalla sua missione di lunedì prossimo a Lampedusa, dove vuole vedere da vicino la situazione degli sbarchi illegali provenienti dal sud del Mediterraneo. La Le Pen, che è succeduta al padre Jean-Marie nel congresso di Tours di gennaio, tiene anche a rassicurare le autorità italiane: «Vado a Lampedusa nelle mie vesti di responsabile di un grande movimento politico francese e di deputata europea - ha detto - Credo sia mio dovere farmi un’idea di ciò che sta accadendo». «Da parte mia - ha tagliato corto - non c’è nessun intento provocatorio, ma solo una visione molto responsabile di questo problema». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, aveva auspicato martedì che l’esponente politica transalpina «non facesse danni» e non usasse «il territorio italiano per fare propaganda». Ieri il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, commissario governativo per l’emergenza immigrati, ha parlato del rischio di un esodo biblico dicendosi però convinto che il sistema reggerà: «Sono convinto che, anche a fronte di altre migliaia di persone che dovessero arrivare, saremo in grado di affrontare la situazione. Poi, in base alla consistenza numerica, ci attrezzeremo».« A Lampedusa, ha aggiunto Caruso, la situazione regge molto bene, indipendentemente dal numero. In questo momento i migranti sono circa 1.410. La capienza ottimale è di 850 unità, ma il centro regge lo stesso grazie anche alla tipologia degli ospiti: persone giovani, tra i 20 e i 35 anni, e in buona salute. Comunque, tutte le regioni dovranno contribuire ad affrontare l’emergenza immigrazione che non è solo un affare siciliano».

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