giovedì 20 maggio 2010

Rom


Lancio di sassi e bastoni all'indirizzo delle forze di polizia in assetto antisommossa a Milano. E' accaduto in via Barzaghi, non lontano dal campo rom di via Triboniano, uno degli insediamenti più radicati dei nomadi in città. Venticinque agenti contusi. Nessuno ha riportato gravi conseguenze: quattro sono stati trasportati in ospedale in codice verde. Tre i mezzi danneggiati: due della polizia e uno dei carabinieri. Le forze dell'ordine hanno inoltre effettuato un arresto tra i manifestanti per resistenza a pubblico ufficiale.

Tra i feriti ci sarebbero anche due bambini. Uno di questi si vede nel video girato da alcune persone presenti mentre viene portato via in braccio. I nomadi riferiscono che il bambino aveva il volto irritato dal gas lacrimogeno. Un'altra è una bambina di sette anni che ha una fasciatura al braccio destro e che sempre i nomadi riferiscono sia stata raggiunta da una manganellata. All'interno del video si vede inoltre un uomo che perde sangue dalla testa, raggiunto anche lui secondo i nomadi da una manganellata.

Gli scontri - la polizia parla di "azione di contentimento" - sono avvenuti quando oltre 150 persone dal campo avevano annunciato una manifestazione che si sarebbe dovuta concludere in un presidio in piazza della Scala davanti Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale. Motivo della protesta: l'annuncio, da parte del Comune, di sgomberare il campo nel giro di qualche settimana.

Sulle prime la polizia ha cercato di spiegare che la manifestazione non era autorizzata, dicendo che comunque una delegazione si sarebbe potuta recare davanti Palazzo Marino. A quel punto circa 150 persone sono uscite dal campo di via Triboniano e sono state contenute in via Barzaghi. Qui è cominciato il lancio di sassi e altri oggetti, mentre alcuni manifestanti mettavano in strada masserizie. Sono state poi appiccate le fiamme a un furgone e a un'auto portate dagli stessi manifestati sul posto. La manifestazione era stata indetta dall' Assemblea di via Triboniano e sostenuta dal Comitato antirazzista.

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