domenica 16 maggio 2010
The problem solver
Programma, coalizione e leader dal blog di Antonio Di Pietro (così, per ridere visto che oggi è anche domenica)
"Stamattina a Milano ho incontrato tanti cittadini onesti che hanno deciso di appoggiare i tre referendum lanciati dall'Italia dei Valori. E' stata anche una buona occasione per parlare con la stampa. Di seguito riporto il testo dell'intervista rilasciata alle televisioni presenti".
In un momento delicato come questo, dove tutti i giorni si temono degli scandali, qual è la posizione dell'Italia dei Valori? L'Italia dei Valori è convinta che non si può continuare ad aspettare sempre la magistratura. La politica deve prendere una decisione precisa: mandare a casa quelle persone che non sono degne di fare politica. In questo momento l'unica soluzione è quella di ritornare alle urne, per mettere in condizione il Paese di avere un governo e un Parlamento che non abbiano questi conflitti d'interesse e questi coinvolgimenti in fatti giudiziari, perché ogni giorno il Parlamento è occupato da provvedimenti che interessano questa cricca e questa casta. La prossima settimana si discuterà in aula di divieto di intercettazioni telefoniche e lodo Alfano. In questo modo tutte le attività in materia di riforma economica, di tutela del lavoro, di occupazione, di rilancio dell'economia, di federalismo fiscale, cioè tutte quelle materie che interessano ai cittadini, sono bloccate perché questa cricca impegna le istituzioni per risolvere i suoi problemi e non quelli del Paese.
L'opposizione che fa? L'opposizione siamo noi, e la facciamo dentro e fuori il Parlamento. Lo stiamo facendo con determinazione invitando i cittadini a firmare questi referendum e a manifestare per mandare a casa questo Governo. Ci auguriamo che altri partiti ci possano seguire, ma confidiamo molto che i cittadini diano all'Italia dei Valori questa forza necessaria per porre un ricambio generazionale della politica.
La sua fiducia da uno a cento. Vivo il pessimismo della ragione e l'ottimismo della speranza. Guardando le cose come stanno davvero, mi sembra di stare alla vigilia della presa della Bastiglia, perché la rivoluzione sociale, intesa come rivolta sociale, è alle porte. Mentre a Roma si discute come salvarsi e come salvare gli affari privati, la popolazione sta morendo. Nel senso che ci sono milioni di persone senza lavoro, giovani senza speranza e senza futuro, un ambiente ed un territorio sempre più devastato, una criminalità organizzata che non si riesce mai a sconfiggere, soprattutto quella dei colletti bianchi. L'ottimismo della speranza sta nel fatto che c'è un solo modo per fermare tutto questo: non rinunciare a combattere, e battersi per avere una classe dirigente migliore. E' la ragione per cui attraverso il referendum e attraverso l'invocazione di nuove elezioni vogliamo cercare di cambiare le cose.
I rapporti all'interno dell'opposizione come sono? L'Italia dei Valori è convinta che bisogna prepararsi in tempo per arrivare in orario. Per questa ragione abbiamo chiesto formalmente, a fianco alla richiesta formale di andare alle elezioni, che si costruisca un'alternativa al modello piduista e fascista del governo Berlusconi. Un'alternativa la si può costruire intervenendo su tre binari: un programma alternativo; una coalizione fra partiti o raggruppamenti di interessi diffusi che ne vogliono far parte e che si riconoscano nel programma; l'individuazione di un candidato leader. Su queste tre questioni abbiamo chiesto anche al segretario del PD, Bersani, di avviarci da subito a trovare una soluzione. Intervistato da una televisione nazionale, il segretario democratico ieri ha detto che all'occorrenza saranno pronti. Bene, è una buona notizia, se ce lo fa sapere pure a noi chi sono gli altri della coalizione, qual è il programma che intende portare avanti e chi è il candidato Premier... Noi stiamo raccogliendo le firme per dire no alle centrali nucleari, ma sappiamo che nel Partito Democratico una settantina di parlamentari ha firmato un documento in cui dicono di volere il nucleare, mentre un'altra settantina ha firmato un documento che afferma l'esatto contrario. Bisogna decidersi nella vita: o fai il maschio o fai la femmina. Non tutti e due.
Berlusconi si dice preoccupato di quello che sta succedendo. Lei ci crede? Certamente che è preoccupato, come ogni persona che ha commesso qualche marachella ed è preoccupato che lo scoprano. Il problema di fondo è che sono preoccupati i cittadini di questo Paese, avendo un presidente del Consiglio che invece di pensare agli affari loro sta pensando agli affari suoi. Credo che la cosa migliore che debba fare Berlusconi, quando dice che vuole mettere fuori dal governo coloro che non si sono comportati bene, è cominciare a guardarsi nello specchio e dire “io che sono un corruttore di testimoni giudiziari… forse è meglio che vada fuori dal Governo”.
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