lunedì 17 maggio 2010

New York

Qui, si dice che l'america (sempre che sia vero) vorrebbe togliere la cittadinanza agli islamici, eppure la stessa america in questo momento sta facendo un grosso errore... e si, sarebbe come sputare in faccia alle vittime.


New York - Una moschea a Ground Zero, a pochi passi dal luogo in cui sorgevano le Torri gemelle: sta suscitando polemiche il progetto della Società americana per la promozione della religione musulmana di aprire un grande centro islamico nel cuore del quartire finanziario di New York.

Una moschea a Ground Zero. Per Feisal Abdul Rauf, imam della Grande Mela e promotore dell’iniziativa, il grande centro islamico di 13 piani, che oltre alla moschea comprenderà impianti sportivi, una piscina e un teatro, farà in modo che gli americani possano avere un punto di vista diverso sui musulmani. "Sarà una comunità aperta a tutti", ha promesso l’imam che ha auspicato l’inizio dei lavori l’anno prossimo, in occasione del decimo anniversario degli attentati dell’11 settembre. I cittadini di New York contrari al centro islamico, che costerà 100 milioni di dollari, hanno aperto un sito Internet dal titolo Nessua mochea a Ground Zero, dove secondo molti si tratta di un "oltraggio, uno sputo in faccia alle vittime dell’11 settembre".

La polemica nella Grande Mela. Uno dei consiglieri del distretto, Paul Sipos, ha spiegato al New York Post di non essere contrario alla costruzione del centro islamico ma che, a suo avviso, sarebbe il caso di costruirlo in un’altra zona lontana da ground zero: "Se i giapponesi decidessero di costruire un centro culturale a Pearl Harbour, tutti considererebbero questa scelta poco rispettosa", ha spiegato. "E' come se i tedeschi aprissero una società corale dedicata a Bach vicino ad Auschwitz. Anche se sono passati tanti anni, sarebbe giudicata un’iniziativa mostruosa", ha aggiunto il consigliere: "Non ho nulla contro l’Islam, ma mi chiedo: Perchè proprio qui?". La proposta di aprire il centro islamico a meno di 200 metri da ground zero, nell’edificio che un tempo ospitava i grandi magazzini della Burlington Coat Factory, ha ricevuto il sostegno della commissione dei 12 membri del primo distretto finanziario di New York. La moschea all’interno del centro islamico potrà ospitare per la preghiera del venerdì tra i mille e i duemila musulmani.

2 commenti:

Maria Luisa ha detto...

vogliono iniziare i lavori l1 settembre in occasione del decimo anniversario dell'attentato!
Sono spudorati oltre ogni limte.

E mi fa pure rabbia quel tale Paul Sipos che si premura di dire "io non ho nulla contro l'islam, ma etc.etc.

Deve proprio precisarlo?di che cosa ha paura?

Maria Luisa

Eleonora ha detto...

Maria Luisa, il tale, non è l'unico a dire che "non ha nulla contro l'islam". E' la solita giustificazione del menga. Si dovrebbe, una volta per tutte invece dire la verità: Io ce l'ho a morte contro l'islam perchè so per certo che l'islam è quanto di peggio esiste al mondo. Ma non si può o gli islamici si incazzano da morire. E' la paura che fa dire a certi politici così.

E questa moschea è una vergogna.