Pordenone - Una questione religiosa. Quello che El Ketawi Dafani non accettava del rapporto della figlia Sanaa con il fidanzato, Massimo De Biasio non era la differenza d’età, ma "quella di religione e di mentalità": lo ha affermato lo stesso De Biasio in un’intervista esclusiva al Tg2.
"Solo per la religione". "È stato solo per la religione. L’età non c’entra assolutamente niente. Lui - ha aggiunto - non mi conosceva. Lui mi ha conosciuto solo l’ultimo giorno. Non aveva neanche idea di chi ero o cosa". De Biasio ha raccontato che El Ketawi Dafani "l’aveva anche scritto sui messaggi" che se avesse visto insieme lui e la figlia li avrebbe uccisi. "Questo era scritto sui messaggi del telefonino - ha riferito de Biasio - però non si va mai a pensare una cosa del genere". "Delle persone così integraliste - ha aggiunto De Biasio - devono stare a casa loro perchè non possono pensare di venire in Italia con i figli, farli girare, diciamo, con persone italiane, mandarle a scuola o al lavoro, e non pensare che magari possa nascere qualcosa con un italiano". "È impossibile. Se qualcuno ha una mentalità così ristretta - ha aggiunto - è meglio che stia a casa sua e basta".
"Ho fatto di tutto per difenderla". De Biasio ha detto di aver "cercato di fare di tutto per difendere Sanaa, ma l’ira del padre era talmente cruenta che non ce l’ho fatta a difenderla più di così". Ha spiegato poi che "avevano dei progetti di vita e che pensavano di dire ai genitori che si sarebbero sposati. Si pensava magari di alleviare un attimino il dolore che potevamo creare loro". Massimo De Biasio ha detto di avere di Sanaa "il ricordo di una ragazza stupenda, sempre col sorriso, sempre molto tenera. Gli ultimi tre mesi che ha fatto con me, che ci vedevamo - ha concluso - sono stati i tre mesi più belli della sua vita, mi ha detto".
La madre: "Perdono mio marito". "Sono disposta a perdonare mio marito, sì, sì, sì, tante volte sì. È mio marito, è il padre dei miei bambini. Sanaa è vestita bene, mangia bene, dorme bene solo che lui non voleva che andasse la sera con i ragazzi brutti o con gli amici, mio marito voleva bene a Sanaa". Lo afferma in esclusiva a "’Studio Aperto". Omicidio per il quale è stato accusato il padre. "Forse lei ha sbagliato - racconta la donna ricordando come il marito fosse contrario alla convivenza della figlia - lui sempre le mandava i messaggi vieni a casa, voleva vedere mia figlia davanti a lui. Ora lui non dorme fino alle 4 di mattina, non mangia, fuma sempre, sempre sbatte al muro, è sempre arrabbiato e vuole vedere mia figlia".
Qui, chi ragiona spiega che non è l'ennesimo delitto qualsiasi scaturito da un raptus momentaneo, è chiaro che sia un delitto a sfondo religioso. Tuttavia c'è chi dice il contrario, ovviamente.
2 commenti:
Alcuni la chiamano "integrazione" e vorrebbero continuare su quella strada ...
mi piacerebbe sapere chi siano "i ragazzi brutti"
Per fortuna siamo noi ad essere razzisti.
La madre è da mettere in galera come il marito
Artemisia
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