giovedì 16 aprile 2009

Difendersi

A Cinisello Balsamo due dei malviventi, travestiti da spazzini, sono riusciti a fuggire. Gioielliere spara e ferisce rapinatore. Il bandito, straniero, ha picchiato il negoziante col calcio di una scacciacani: raggiunto da più colpi, è grave

MILANO
- Un gioielliere, durante un tentativo di rapina nel suo negozio, ha reagito sparando e ferendo gravemente un rapinatore, che parlava con accento straniero. L'uomo colpito, raggiunto da 4 colpi, è in gravi condizioni. È accaduto nel centro di Cinisello Balsamo, Comune dell'hinterland milanese. Sul posto si sono recate numerose pattuglie di Carabinieri e Polizia e il pronto intervento del 118. Del caso si occupano i carabinieri del Gruppo di Monza che hanno sentito l'uomo, in stato di choc, per ricostruire la dinamica dei fatti.

LA DINAMICA - Il negozio è la nota gioielleria «Radolli» all'angolo tra via Piave e via Garibaldi. A tentare la rapina sarebbero state tre persone, ma due dei banditi sono rimasti all'esterno. Il terzo è entrato nella gioielleria, poco dopo le 9.30, con una pistola scacciacani, ha minacciato il negoziante e lo ha colpito con il calcio della pistola alla testa, ferendolo a un occhio. A quel punto il gioielliere, Remigio Radolli, ha estratto una pistola, da lui regolarmente detenuta, e ha fatto fuoco almeno quattro volte. La colluttazione si è poi protratta, finché entrambi sono usciti dalla porta sul retro; il malvivente si è accasciato al suolo pochi metri dopo essersi allontanato. Al momento il bandito ferito non è stato ancora identificato, dato che non aveva documenti addosso. Secondo quanto riferito ai Carabinieri dal gioielliere, l'accento dell'uomo era straniero. Ricoverato all'ospedale di Niguarda l’uomo, apparentemente trentenne, ha ferite gravi all’addome e al collo. L’operazione è in corso e la prognosi per lui è riservata. Il gioielliere, che ha ferite alla testa e all'occhio destro, è stato portato all'ospedale Bassini di Cinisello.

TRAVESTITI DA SPAZZINI - Gli altri due rapinatori si sarebbero immediatamente dileguati e sono ora ricercati. Secondo alcune testimonianze acquisite dalle forze dell'ordine, erano travestiti con pettorine della nettezza urbana. Il particolare, ancora da confermare ufficialmente, è però credibile tanto che i due banditi fuggiti vengono descritti nelle notizie segnaletiche proprio in questo modo.

I COMMERCIANTI: «LO COMPRENDIAMO» - La gioielleria, aperta dal 1965, è molto conosciuta e il titolare è descritto dai vicini come persona affabile e disponibile. Al negozio sono subito accorsi la moglie e i due figli, oltre a numerosi vicini e amici. I negozianti di Cinisello si stringono attorno a Radolli: «Siamo solidali con lui e capiamo la sua reazione», dice Rosanna Radolli, presidente dell'associazione dei negozianti del centro. «Abbiamo scritto già tempo fa al Comune per chiedere più sicurezza. Le forze dell'ordine fanno quello che possono, ma noi abbiamo paura».

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