MILANO — I «camerati» arriveranno dalla Francia, dall’Inghilterra, da Cipro, dall’Ungheria e da mezza Italia. Hanno raccolto l’invito dell’europarlamentare Roberto Fiore. Qualche giorno fa il sito del suo movimento, Forza Nuova, pubblicizzava l’evento con la foto in bianco e nero di un corteo, ragazzi schierati con i caschi in testa e i bastoni impugnati a due mani. I gruppi di estrema destra europea si riuniranno domenica all’hotel Cavalieri di Milano per il convegno «La nostra Europa: popoli e tradizione contro banche e poteri forti». Per il vasto ed eterogeneo arco dell’antifascismo milanese (dalle associazioni partigiane e di ex deportati, agli studenti, alla sinistra, ai centri sociali), quell’incontro è però «uno sfregio che una città medaglia d’oro per la Resistenza non può accettare». Conseguenza: contro- manifestazione. Migliaia di persone in piazza. E una domanda: che ruolo e che spazio avranno i gruppi di opposizione più estremisti? È la memoria della cronaca recente a rendere l’aria molto tesa. Sono i fotogrammi della guerriglia urbana dell’11 marzo 2006, in corso Buenos Aires, contro una manifestazione della Fiamma Tricolore. O gli scontri del 28 febbraio scorso a Bergamo, con i centri sociali che manifestavano contro l’apertura di una sede di Forza Nuova. Il rischio è rappresentato dai gruppi che potrebbero cercare il contatto, o partire in cortei estemporanei, probabilmente da piazza della Scala, per avvicinarsi a piazza Missori, in pieno centro, dove si terrà il convegno. Il più duro a protestare, ieri, è stato il presidente dei senatori dell’Udc Gianpiero D’Alia: «Il Governo chiarisca se esistono i presupposti per consentire una manifestazione di organizzazioni ispirate al fascismo e al nazionalsocialismo, e che richiamano all’odio e alla discriminazione». D’Alia ha elencato: parteciperanno militanti del Front National di Le Pen, che «considera le camere a gas un dettaglio della Storia. I neonazisti tedeschi di Voigt, il partito xenofobo britannico Bnp, oltre a quello ungherese Miep, che vorrebbe riabilitare Hitler». Stessa posizione di Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, presidente e vicepresidente dei senatori del Pd: «Chiediamo al ministro dell’Interno di vietare il raduno internazionale nazifascista, che appare una provocazione inaccettabile in uno Stato democratico». I centri sociali hanno annunciato un «happening culturale» con Moni Ovadia, Renato Sarti, Bebo Storti. Il presidente della Provincia, Filippo Penati, ha accusato il vice sindaco Riccardo De Corato di essere «un vecchio fascista». La replica: «Straparla». Nel suo atto costitutivo, il Bnp inglese è impegnato «nel contrastare l’immigrazione non-bianca» verso la Gran Bretagna. Il sindaco Letizia Moratti ha dedicato alla vicenda una frase stringata: «Sono manifestazioni di idee, se non ci sono problemi di ordine pubblico non mi sento di intervenire».
Gianni Santucci
2 commenti:
Scommettiamo come finisce?
Noglobal pacifici: vetrine sfasciate, incendi, auto distrutte, lancio di estintori, assalto alle banche... tutti impuniti.
Fascisti violenti: qualche saluto romano... identificati e denunciati.
... e solo per aver sfilato allineati come soldatini. Ma ovvio.
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