venerdì 3 aprile 2009

Foggia

A Foggia ci sono i bus separati per gli immigrati di Bepi Castellaneta

Foggia - Una linea per gli immigrati, una per i residenti. Insomma, due autobus diversi per collegare la stazione centrale con Borgo Mezzanone, frazione di Manfredonia, dove sorge il centro di accoglienza per richiedenti asilo. La decisione è stata presa dall’Ataf, l’azienda municipalizzata del trasporto urbano di Foggia, dopo una serie di segnalazioni che si sono accavallate nel corso dei mesi e hanno alimentato timori: risse a bordo, conducenti che denunciano aggressioni; e poi le dichiarazioni della gente della zona, che si dice esasperata e invoca interventi sul delicato fronte della sicurezza. Un clima di grande tensione, al punto che in un primo momento era stato ipotizzato un servizio di scorta degli autobus, progetto poi accantonato per puntare invece sulla separazione delle linee: collegamenti potenziati, ma fermate rigorosamente diverse in modo da evitare che laggiù, dinanzi allo stesso capolinea, si possano ritrovare residenti e immigrati. La scelta ha innescato grandi polemiche e ha sollevato forti perplessità in tutta la città. Proprio per questa ragione il sindaco di Foggia, Orazio Ciliberti (Pd), tiene a precisare che all’origine della decisione «non c’è nessuna ragione di razzismo, ma l’opportunità di creare un servizio migliore: la fermata finale della navetta è alla stazione, visto che molti immigrati sono interessati a quel tipo di percorso mentre per i residenti della frazione è in via Galliani, che è una strada centrale». Tuttavia, il primo cittadino non nega che alla base della mossa dell’Ataf ci siano anche motivi legati alla sicurezza: «Ci sono stati attriti con la popolazione residente – spiega – e un autista dei bus è stato aggredito; ciò è dovuto al fatto – aggiunge – che il campo è sovraffollato: invece dei 200-300 che potrebbe contenere, ne ospita dagli 800 ai 1000». Dopo vari summit in Prefettura si è deciso di aumentare le linee e modificare i percorsi. I residenti utilizzeranno una vettura, gli immigrati che si riversano in centro un’altra anche se comunque potranno scegliere la linea che preferiscono. La novità sarà operativa a partire da lunedì, salvo ripensamenti che per il momento non sono previsti. E così, ci saranno quattro corse che collegheranno la stazione di Foggia a Borgo Mezzanone, una decina di chilometri dalla città, dove hanno trovato posto 400 residenti e dove da anni c’è il centro di accoglienza. Qui, in vecchie strutture che un tempo facevano parte di un’area militare, adesso ci sono ancora 800 extracomunitari, la stragrande maggioranza nordafricani sbarcati a Lampedusa e trasportati in Capitanata: sono in attesa del verdetto sulla richiesta di asilo e ogni giorno raggiungono il centro. Ci sono stati momenti di tensione, in particolare sulla via del ritorno, quando residenti e immigrati si ritrovano allo stesso capolinea del bus suburbano numero 24: sono giunte segnalazioni di passeggeri ubriachi e di risse tra extracomunitari, e i conducenti delle vetture insieme ai sindacati sono scesi in campo chiedendo una maggior tutela. L’episodio più grave risale al luglio scorso, quando un autista fu picchiato. Momenti di tensione ci sono stati però anche a Bari. Nella zona di Palese, estrema periferia, c’è un altro centro di accoglienza per richiedenti asilo allestito nell’ex aeroporto militare e numerosi immigrati ogni giorno si dirigono in centro. Anche qui sono stati segnalati problemi, in alcuni casi i conducenti sarebbero stati costretti da altri passeggeri a non prendere a bordo stranieri. Il presidente della municipalizzata del trasporto urbano (Amtab), Antonio Di Matteo, ex consigliere comunale del Prc, ha lanciato l’allarme e alla fine è stato deciso di istituire navette speciali gratuite. E proprio ieri la prefettura ha annunciato la disponibilità a finanziare un potenziamento del servizio con nuove corse fino alle 22. Intanto, a Foggia è tutto pronto per la separazione degli autobus: sono stati distribuiti opuscoli con mappe e informazioni, e sono già cominciati i lavori per installare le nuove fermate. Ma ieri anche il governatore Nichi Vendola ha tirato il freno: «Iniziativa da abolire, ha il sapore della separazione razziale».

1 commenti:

100% Antikomunista ha detto...

Visto che si tratta di CLANDESTINI, la soluzione più semplice, così evitiamo anche le polemiche sul razzismo, è un'altra: VIETARE LORO DI USCIRE.

Perchè dobbiamo permettergli di andare a bivaccare, a ubriacarsi con le loro birre, a delinquere (prima magari di darsi alla macchia) se si tratta di irregolari che (teoricamente) sono destinatari di espulsione?

E soprattutto, perchè i bus per i clandestini devono essere GRATUITI, e perchè le spese per fare le loro fermate devono essere a carico della collettività?

Notare che a Foggia, anche se hanno separato le linee, il capolinea per gli immigrati è rimasto quello di prima, SARANNO I FESSI ITALIANI A FARSI LA STRADA A PIEDI, verso il nuovo capolinea, distante diverse centinaia di metri...