venerdì 10 aprile 2009

Sciacallaggi

Bergamo, chiedeva aiuti per i terremotati: denunciato. Onna, cinque fermati per sciacallaggio. I romeni avevano con sé oggetti d'oro e piedi di porco. Protezione civile: «Controlli nei campi, rischio furti»

ONNA (Abruzzo)
- Le pene più severe per lo sciacallaggio verranno introdotte nel decreto legge che sarà varato dopo Pasqua. Intanto però continuano gli arresti.

SCIACALLI IN AZIONE - Neanche la giornata di lutto nazionale, che coincide con i funerali solenni delle vittime del terremoto, ha fermato gli sciacalli: cinque romeni sono stati sorpresi dai carabinieri a San Panfilo d'Ocra, a un passo da Onna, con diversi oggetti d'oro e piedi di porco. Sono stati portati in caserma per l'identificazione e l'eventuale fermo.

CAMPI DI ACCOGLIENZA - Il rischio di atti di sciacallaggio è alto anche nei campi di accoglienza dove vengono distribuiti viveri, vestiario e altri beni di prima necessità. In particolare nel campo di piazza D'Armi, uno dei più grandi, sono scattati i controlli sulle persone che chiedono viveri e indumenti. In mattinata alcune persone - per la maggior parte cinesi, romeni e marocchini - sono stati sorpresi a portare fuori oggetti inventando scuse con gli operatori della Protezione civile che gestiscono l'accesso. «Cinesi e romeni sono entrati e usciti più volte con montagne di merce - ha detto Angelo Costenaro della Protezione civile di Marostica -. C'è il sospetto che qualcuno si stia arricchendo con questi stratagemmi perché credo che questi materiali poi vengano venduti fuori anche in altre città». Dalle 10 di venerdì gli sfollati possono entrare nel campo e avranno la consegna solo dopo essersi registrati in una tenda adibita a ufficio accettazione. Chi è in regola riceve una dichiarazione.

BERGAMO, UN DENUNCIATO - Un uomo è stato denunciato a Bergamo: si rivolgeva a imprenditori e associazioni chiedendo aiuti da destinare ai terremotati e spacciandosi per un rappresentante del ministero della Difesa. Il 38enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato quindi denunciato a piede libero per tentata truffa dopo le segnalazioni dell'imprenditore e del referente dell'associazione, insospettiti. Le forze dell'ordine fanno appello ai cittadini perché si rivolgano alle organizzazioni istituzionali per offrire contributi. L'uomo di 31 anni arrestato giovedì a Roma mentre raccoglieva illecitamente fondi per i terremotati è tornato libero e sarà processato il 15 maggio con l'accusa di truffa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma lo sciacallaggio dunque non è ancora reato, cosi mi pare di avere capito da ciò che ho letto. Suggerirei di proclamare la legge marziale nei luochi colpiti da calamità e di perseguire chi viene colto in flagranza di reato secondo le norme del codice penale militare di guerra.
Eudora

100% Antikomunista ha detto...

Bisognerebbe fare come a Messina durante il terremoto del 1908, quando i militari della Marina Russa, che furono i primi a intervenire in soccorso delle popolazione, fucilavano sul posto gli sciacalli.

Guarda caso gli arrestati sono TUTTI immigrati, romeni quelli che rubano, cinesi e marocchini quelli che fanno la borsa nera.

MA REPUBBLICA CI RACCONTA LE GESTA DEL MACEDONE EROE, come dicevo nel commento prima.

I comportamenti di questi immigrati dimostrano tutto l'odio e il disprezzo che nutrono per noi italiani. Meriterebbero l'espulsione immediata.

Invece, visto che lo sciacallaggio non è ancora reato, saranno come al solito indagati per furto questa sera, e domani mattina di nuovo liberi (dopo ovviamente aver mangiato a sbafo anche in Caserma...)

Elly ha detto...

Eudora, infatti non è ancora stato approvato il reato di sciacallaggio. Lo approveranno dopo pasqua. Tuttavia gli sciacalli vengono arrestati comunque, per furto penso. Come ha già detto Antikom. Eh, su una legge simile, sono assolutamente daccordo con te.

Antikom, ovviamente.