mercoledì 15 aprile 2009

Incapacità

Mancato deposito della sentenza di primo grado. L'Anm: i magistrati sono troppo oberati. Sottoposti all'obbligo di firma. Il prefetto assicura: "Situazione sotto controllo". Giustizia lumaca in Puglia. In libertà 22 mafiosi baresi di Gabriella De Matteis

BARI - Saranno scarcerati in 22, tutti ritenuti vicini al clan più pericoloso della città, tutti condannati dopo anni e anni d'indagini, minacce e omertà. Saranno scarcerati oggi per il mancato deposito delle motivazione della sentenza di primo grado entro i termini previsti dalla legge. Sono gli imputati del maxiprocesso Eclissi nei confronti del potente clan mafioso barese degli Strisciuglio: oggi infatti scadono i termini di durata massima della custodia cautelare per coloro che sono stati condannati a pene inferiori ai dieci anni per accuse come quelle di aver fatto parte di un'organizzazione mafiosa o di un'associazione specializzata nel traffico di droga. Il processo, celebrato con rito abbreviato, si era concluso il 16 gennaio 2008 con la condanna di quasi tutti i 161 imputati da parte del gup del tribunale di Bari Rosa Anna De Palo, da pochi mesi alla guida del Tribunale per i Minorenni. E adesso le forze dell'ordine sono in stato di massima allerta: 13 dei 22 che torneranno in libertà, sino a questa mattina, erano in carcere. Da oggi non saranno più sottoposti ad alcuna misura cautelare nomi della criminalità come Gianluca Corallo (condannato a dieci anni e quattro mesi) e Luigi Schingaro (nove anni e quattro mesi). E non è finita: nei prossimi mesi altri pregiudicati, condannati con sentenze superiori ai dieci anni, potranno riacquistare la libertà. Per scongiurare questo pericolo, il giudice dovrebbe depositare le motivazione e la Corte d'appello procedere con la fissazione del processo di secondo grado e con la sospensione dei termini di custodia cautelare. Una corsa contro il tempo, con ogni probabilità, destinata a fallire. "Si tratta di fatti che destano comprensibile allarme nell'opinione pubblica, ma va precisato che per sentenze con 160 imputati, imputazioni complesse, fatti articolati, sarebbe necessario che il magistrato chiamato a decidere il processo in sede di abbreviato potesse quantomeno fruire di un esonero totale dall'attività ordinaria", spiega Salvatore Casciaro, responsabile della giunta barese dell'Anm secondo il quale "a un magistrato si può chiedere la massima diligenza, ma non una impossibile obbligazione di risultato al di là delle umane possibilità". A spiegare il perché del ritardo delle motivazioni è anche Giovanni Leonardi, a capo dell'ufficio Gip: "Si tratta - dice - di un processo molto articolato che contava 161 imputati". I 22 presunti affiliati al clan degli Strsciuglio che lasceranno il carcere o i domiciliari, comunque, saranno sottoposti a misure di sorveglianza, come l'obbligo di firma. Ed è il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, a rassicurare: "La situazione sarà sotto controllo. I cittadini non devono avere alcuna paura".

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