BRUXELLES (24 aprile) - Arriva il sostegno della Ue per la lotta ai clandestini. Soddisfatte Italia e Malta, convocate a Bruxelles dopo il caso Pinar: la Commissione proporrà ai 27 norme vincolanti per ripartire il peso degli immigrati e rafforzerà Frontex, l'agenzia di pattugliamento delle coste a cui il ministro dell'Interno Roberto Maroni propone di affidare la creazione di centri per l'accoglienza e la gestione degli immigrati. Per Italia e Malta il caso dell Ojnar è chiuso, ma entrambi i paesi restano sulle proprie posizioni: il rimorchiatore turco aveva soccorso clandestini ed era rimasto bloccato in mare per quattro giorni a causa della disputa tra i due governi su quale porto dovesse accoglierlo.
Richieste Maroni. Per risolvere il problema dell'immigrazione clandestina «serve più solidarietà Ue» e una «direttiva della Commissione vincolante per tutti i Paesi membri», ha detto Maroni al termine dell'incontro con il commissario alla Giustizia e Libertà, Jacques Barrot, e il ministro dell'Interno maltese Carmelo Mifsud Bonnici. Per il ministro sono tre le direzioni che l'Ue deve intraprendere: un'iniziativa sui Paesi di origine della sponda Sud, un rafforzamento del ruolo di Frontex, che non deve solo bloccare gli arrivi ma concentrarsi sul rimpatrio, e la creazione di un sistema di condivisione del peso dell'immigrazione tra tutti i Paesi Ue.
Centri Ue per i rimpatri. Maroni ha poi chiesto la creazione di «centri Ue per il rimpatrio gestiti da Frontex, perchè quello dei rimpatri è un problema europeo e non solo di Malta e dell'Italia». Per il ministro, se l'Europa intervenisse per accogliere, gestire e rimpatriare attraverso Frontex, cioè se l'Europa condividesse il peso dei flussi, «il problema si risolverebbe da solo», e casi come quello della Pinar «non si sarebbero nemmeno posti». Per questo, ha precisato, «insistiamo perché ci sia un'iniziativa della Commissione che proponga una direttiva vincolante».
Caso Pinar. E sul caso della Pinar, «chiuso da quando l'Italia ha accolto i suoi passeggeri», non c'è ancora soluzione: «Il caso è chiuso, non abbiamo trovato una soluzione perché ci sono diverse interpretazioni».
Ue pronta ad aiutare. Da parte sua la Commissione Ue è pronta ad aiutare Italia e Malta dal punto di vista finanziario e a proporre agli Stati membri un meccanismo di solidarietà obbligatoria: «Presto o tardi tutti i Paesi Ue avranno a che fare con gli immigrati che arrivano sulle coste italiane e maltesi, per questo proporremo ai ministri dell'Interno dei 27 un principio di solidarietà obbligatorio, anche se non sappiamo se sarà accettato», ha detto Barrot.
Ministro maltese parzialmente soddisfatto. È stato «parzialmente soddisfatto» il ministro dell'Interno maltese Carmelo Mifsud Bonnici del'ncontro. «Entrambi siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni per la questione-Pinar», ha detto il portavoce Darrell Pace. «Ma nello stesso tempo - ha aggiunto - abbiamo raggiunto un accordo su punti comuni per azioni immediate dall'Ue per evitare incidenti simili e garantire maggiore impegno dall'Europa verso Malta e l'Italia quali Paesi di frontiera nella lotta contro l'immigrazione clandestina».
L'equipaggio della Pinar sarà ricompensato. Lo ha deciso l'armatore turco Baris Erdogdu che si lamenta per le notizie diffuse dalla stampa italiana, in particolare per quelle secondo le quali il capitano rischiava di essere punito per il suo intervento. L'armatore afferma che non solo non sarà punito il comandante ma che «nonostante le perdite in termini economici tutto l'equipaggio verrà ricompensato per lo straordinario sforzo profuso di cui è consapevole anche il rappresentante dell'Unhcr ad Ankara».
Tunisia: 100.000 euro per ogni immigrato rimpatriato. Maiali.
2 commenti:
Sì, direi che "maiali" è una buona definizione. Sono loro che dovrebbero risarcire l'Italia per colpa dei loro connazionali che andiamo a ripescare, curiamo, sfamiamo con i soldi dello Stato. E invece 'sti porci nullafacenti sanno di poterci prendere per il collo e lo fanno senza scrupoli.
E' l'unica definizione adatta per dare a "quella gente lì". Esatto, quanti soldi ci devono a noi che siamo costretti a mantenerli lasciando indietro gli italiani?
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