venerdì 30 aprile 2010

Se fossero veri...


LONDRA - David Cameron è il vincitore del terzo e ultimo dibattito televisivo fra i tre candidati premier inglesi, a una settimana dalle elezioni politiche: questo il verdetto dei sondaggi realizzati "a caldo" dai principali mezzi di comunicazione del Regno Unito. Un'indagine della ComRes per la rete televisiva Itv dà al leader dei Tory il 35% delle preferenze, contro il 33% del liberal-democratico Clegg e il 26% del premier laburista uscente Gordon Brown. Una rilevazione della YouGov per il tabloid Sun dà Cameron al 41%, contro il 32% di Clegg e il 25% di Brown; infine, un sondaggio Populus pubblicato dal Times vede Cameron e Clegg testa a testa con il 38% dei voti, mentre Brown è staccato al 25%. Secondo ComRes sul giudizio negativo per Brown ha influito la gaffe dell'anziana definita "fanatica": il 7% di coloro che avevano intenzione di votare Labour si sono detti contrari e un ulteriore 68% si è dichiarato indeciso. Comunque vada a finire il 6 maggio, conclude il Times, la formula dei dibattiti televisivi ha cambiato per sempre la politica britannica: un format che premia più il messaggero che non il messaggio, e che ha favorito dunque Cameron e Clegg per le parole semplici e incisive, a dispetto di Brown sicuramente più preparato ma apparso spesso "alieno" al pubblico. Il premier uscente era peraltro perfettamente conscio del problema: «Non è un lavoro semplice e come avete visto non sempre faccio bene (è stato il suo unico riferimento alla gaffe, ndr): ma non è il mio futuro che conta, è il vostro futuro ad essere scritto sulla scheda, e io sono quello che lotterà per il vostro futuro». Un appello che, al momento, non sembra essere stato raccolto dall’elettorato del Labour.

DEFICIT - Si è parlato di crisi economica, tagli alla spesa, pensioni, sussidi di disoccupazione, immigrazione. Il primo a parlare è, per sorteggio, Cameron. «Viste le notizie dalla Grecia, garantisco che non entrerò mai nell'euro» ha esordito. Brown arriva allo scontro forte di un documento di oltre 100 influenti economisti che hanno espresso sostegno alla politica economica del premier, e in particolare alla sua cautela ad avviare tagli alla spesa pubblica. Cameron, dal canto suo, ha incassato l'endorsement dell'Economist, che ha consigliato di votare conservatori perché seriamente intenzionati a riportare sotto controllo l'economia con massicci tagli alla spesa. Con un deficit che ha raggiunto i 235 miliardi di dollari, il Paese si trova infatti davanti alla prospettiva di soffrire il maggior taglio del welfare dalla Seconda guerra mondiale, con un probabile aumento della pressione fiscale e un tasso di disoccupazione che non pare destinato a scendere rapidamente. Il leader conservatore promette di tagliare la dipendenza dal welfare, di sistemare e di pretendere la giusta qualità in cambio dei finanziamenti ai servizi pubblici. Nick Clegg, il leader dei Lib-Dem che finora è stato la rivelazione della campagna elettorale, ha cercato di presentarsi come il fautore di una politica economica più attenta ai ceti medio-bassi, con servizi pubblici protetti, tasse più eque e «niente bonus ai direttori delle banche per incoraggiarli a guardare al lungo termine». Brown ha rivendicato di aver impedito che la crisi economica diventasse «una calamità» e ha attaccato gli avversari: «Nick e David non capiscono». Alla domanda di uno spettatore, che ha chiesto ai tre leader di essere più onesti sui tagli che intendono compiere al settore pubblico, Brown ha detto che i tagli alla spesa non toccheranno scuola e sanità. Cameron ha sottolineato l'importanza di tagliare gli sprechi nel settore pubblico. Al termine del match la sensazione è che i protagonisti siano stati i due rivali storici, con Clegg che tentava di infilarsi nel rimpallo.

INTERNET - Intanto anche il popolo della Rete si prepara al suo verdetto finale. In una rarissima alleanza, Google - attraverso YouTube - e Facebook hanno unito le forze per dar vita al "Digital Debate", dibattito online sulle elezioni politiche inglesi. Ovvero un rapporto interattivo tra i leader e gli utenti di internet, che il 3 maggio incoroneranno il loro candidato a Downing Street. Da quando si è aperta la campagna elettorale più di 5.300 domande sono state suggerite sulle pagine dedicate di YouTube e Facebook. Le migliori - frutto di un processo di selezione che ha totalizzato oltre 180mila voti - sono state effettivamente poste a Nick Clegg, Gordon Brown e David Cameron. Le risposte dei tre leader sono online e gli internauti hanno pochi giorni a disposizione per votare chi ha risposto in modo più soddisfacente. Al momento il candidato che attira i favori del popolo di internet è senza dubbio Clegg, che ha staccato di varie lunghezze il secondo classificato Cameron. Ultimo posto per il premier in carica.

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