giovedì 15 aprile 2010

Pronto? Allora vai... vai...

Vertice dei finiani. accuse a governo e al Pdl: «vanno a traino della Lega». Fini, tensione con il premier: pronto a costituire gruppi autonomi

MILANO
- Toni di rottura nel vertice tra il premier Silvio Berlusconi ed il presidente della Camera Gianfranco Fini. Secondo fonti di maggioranza, il leader id Montecitorio avrebbe esplicitamente detto che è pronto a costituire suoi gruppi autonomi in Parlamento, accusando governo e Pdl di andare a traino della Lega. Il premier Berlusconi - riferiscono le stesse fonti - avrebbe chiesto 48 ore di riflessione. - Secondo quanto riferito da una fonte vicina agli ex An alla Reuters, l'incontro tra il Cavaliere e Fini è stato «tumultuoso». «Fini ha chiesto a Berlusconi di scegliere in modo chiaro se continuare a costruire il Pdl con lui o se preferirgli invece il rapporto con Umberto Bossi» rivela la stessa fonte. A Montecitorio intanto, è in corso un incontro dei deputati vicini al presidente della Camera per valutare anche l’ipotesi di costituire un gruppo autonomo dal Popolo della Libertà. Una possibilità già sul tappeto prima del vertice tra i due leader ma che ha subìto - a quanto si apprende - un’accelerazione proprio durante l’incontro tra i due. In ogni caso, i parlamentari finiani erano stati allertati per una possibile riunione già giovedì mattina.

L'INIZIALE CAUTELA - Le indiscrezioni sul pranzo di lavoro tra premier e presidente della Camera seguono una iniziale cautela mostrata a riguardo tra entrambi i leader del Pdl al termine dell'incontro. «Ho mangiato benissimo» aveva detto sorridendo il capo del governo lasciando gli appartamenti del presidente della Camera e salutando i giornalisti in attesa. «Come è andato l'incontro?» gli era stato chiesto. «Giornalisti birichini. Non mi pronuncio», si era limitato a rispondere il premier. Poi, al termine di una breve passeggiata per via del Babbuino, nel centro di Roma, incalzato ancora dai cronisti sul pranzo di lavoro con Fini, il Cavaliere aveva anche spiegato: «Ma io... fatevelo dire dagli altri. Sapete che sono riservato...». «Il presidente della Camera non ha nulla da dichiarare. Se lo riterrà opportuno sarà il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a commentare l'incontro» aveva dichiarato da parte sua Fabrizio Alfano, portavoce di Fini al termine del pranzo. Il faccia a faccia a Montecitorio i due leader del Pdl è durato circa due ore. Il premier era accompagnato dal sottosegretario alla presidenza Gianni Letta e dal consigliere Sistino Giacomoni. Dopo le elezioni regionali di fine marzo è la prima volta che Fini e Berlusconi hanno uno scambio di vedute sulla situazione politica e sul prosieguo dell'attività di governo. Negli ultimi giorni sono riaffiorate divergenze sui contenuti ed i modi delle riforme istituzionali che la maggioranza vorrebbe affrontare negli ultimi tre anni della legislatura.

BOSSI - A sminuire la portata dell'incontro ci ha pensato comunque il leader della Lega Umberto Bossi. Ai cronisti che a Montecitorio gli chiedevano cosa pensasse dell'incontro ha detto: «Il vertice c'è già stato a Palazzo Chigi». «Io al pranzo Fini-Berlusconi? No, sarei il terzo incomodo» ha anche aggiunto il numero uno del Carroccio ai giornalisti che lo hanno incontrato in prossimità dell'ufficio di Fini mentre era in corso l'incontro.

... solo che... ora come ora, la Lega tira. Tira meglio di un ex fascista diventato terzomondista.

1 commenti:

demiurgo77 ha detto...

Ho avuto un'illuminante conversazione con i pargoli di Generazione Italia: suscettibili, spocchiosi, arroganti, vigliacchi e perfidi. Tra censure, scatti in avanti con offesa e poi ritirata strategica con indignazione, mi pareva di parlare con gente di Rifondazione. Che schifezza! E hanno tutti il santino di Almirante, come se fossero gli illuminati interpreti di un processo storico epocale... Ho ancora i brividi!