venerdì 30 aprile 2010

L'epurato (vero)


Krancic sta a Fini come D’Alema è stato a Forattini? Forse è un po’ presto per dirlo, anche perché non risultano richieste di risarcimento danni da parte del cofondatore del Pdl ai danni del vignettista de “Il Giornale” e, fino a un mese e mezzo fa, anche del “Secolo d’Italia”. Forse è più giusto dire che i finiani dell’ex organo dell’Msi prima e di An poi, e oggi della quasi corrente che fa capo al presidente della Camera, si sono dimostrati molto zelanti e servizievoli nell’ “epurare” le vignette di uno dei pochi disegnatori satirici di destra dopo che lo stesso aveva preso a bersaglio di satira proprio Gianfranco Fini in persona. Parlando con “L’Opinione” Alfio Krancic ha raccontato una storia già vista e sentita di “squallore redazionale”: “Prima facevo tre vignette a settimana”, poi qualche mese orsono quando sono iniziati i primi attacchi di Feltri a Fini, siccome è noto che io pubblico vignette anche su ’Il Giornale’, si sono ridotte a una ogni due settimane, poi, un mese e mezzo fa, dopo il ’fattaccio’ della pubblicazione di alcune vignette sul cofondatore del Pdl, nessuno mi ha più chiamato“. Sulle cronache locali fiorentine del ”Corriere della Sera“ è anche uscito un articolo dal titolo inequivocabile: ”Tra Fini e Berlusconi alla fine paga Krancic“. E nell’occhiello campeggiava seriosa la scritta: ”Lo scontro nel Pdl“. Insomma, una polemica degna di miglior causa o la prova che a destra la tentazione dei comportamenti settari o da ghetto non trovano mai un epilogo? Difficile dirlo. Certo se qualcuno a sinistra si voleva immaginare Fini nel cofondatore buono che libera o libererà l’Italia da quello cattivo, cioè il Cav, dovrà rifarsi i propri conti. Krancic dice ancora a chi scrive: ”Non capisco questa non lungimiranza, io faccio satira, è giusto che la faccia anche su Fini e in passato l’ho fatta anche su Berlusconi. Mi sembra strano che l’entourage di una persona che vuole accreditare l’immagine di una destra europea poi si comporti come si comportava il sottoscale del ’Secolo’ di Almirante con chi era fuori linea o come si comportava l’ex Pci con i dissidenti; certo il parallelo con Forattini appare un po’ forte, anche perché a me Fini ancora non ha chiesto risarcimenti per le mie vignette, ma si comincia così e poi si finisce chissà come“. Magari i maligni vedranno nelle proteste di Krancic la frustrazione economica di un vignettista in conflitto di interessi tra Berlusconi e Fini nel non poter mantenere due collaborazioni allo stesso momento. ”Mi viene da ridere – replica pronto Alfio Krancic, che oramai si è conquistato persino un posto nell’ “Olimpo” di Wikipedia (“Alfio Krancic negli anni settanta inizia a collaborare con periodici giovanili, come ’Linea ’e ’La voce della fogna’ diretta da Marco Tarchi. Negli anni ottanta continua a sviluppare la sua passione per la satira e comincia una lunga carriera su quotidiani nazionali. Nel 1988 pubblica su La Gazzetta di Firenze, nel 1990 su Il Secolo d’Italia e nel 1992 Vittorio Feltri lo porta a L’Indipendente prima e poi nel 1994 a Il Giornale, dove continua a pubblicare tutt’oggi una vignetta quotidiana. Inoltre Alfio Krancic ha anche collaborato per la pagina fiorentina de La Repubblica, con L’Italia Settimanale, Il Giornale di Bergamo, Oggi, Il Corriere Adriatico, La Peste e per l’emittente televisiva Rai Tre”)per me la collaborazione al “Secolo” era solo una cosa di valore sentimentale: a me mica mi davano i soldi che la Rai ha dato alla mamma di Fini“. Ieri Krancic ha anche avuto un colloquio telefonico un po’ teso con Flavia Perina, la direttrice politica del ”Secolo“, nonché deputata di rigida osservanza finiana. Una persona conosciuta come molto intelligente e che ha sempre tenuto posizioni ammirabili sulla laicità dello stato e dintorni. Insomma una vera esponente della destra europea che piace a tutti noi e non solo alla sinistra. Però il colloquio, per come ce lo ha raccontato Krancic, deve essere stato molto imbarazzante: ”Ha detto che il problema non era politico, ma grafico, quando le ho chiesto perché le mie vignette non stavano più da tempo in prima sul “Secolo”, poi ha denti stretti ha ammesso che ’qualche problemino c’è, data la mia collaborazione con il “Giornale’; infine ha detto che avrebbe visto se si poteva ricucire con Fini”. Insomma un linguaggio da democristiana, che sembrerebbe avvalorare chi come “Libero” accredita la tesi di un complotto deieiei finiani ai danni del Cav per rifare la Balena Bianca con Casini e Rutelli. Dice adesso Krancic come epilogo di questa non edificante vicenda: “se i finiani sono coloro su cui punta la sinistra per liberarsi dal tiranno delle tv, stia molto attenta proprio la sinistra. Io ho anche fatto delle vignette su Berlusconi sul ’Secolo’, come quella che lo ritraeva portato via dall’ambulanza come se fosse un pazzo e l’ho fatta il giorno che proponeva test psichiatrici per i magistrati, a me a ”Il Giornale“ nessuno ha fatto capire che la collaborazione con il ”Secolo“ era sgradita né tanto meno si è comportato di conseguenza tagliandomi di fatto le vignette in pagina”.

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