mercoledì 21 aprile 2010

Associazione nazionale magistrati


Ne ho già scritto e mi scuso se insisto – ingenuo come sono - ma continuo a non capire per quale ragione i massimi rappresentanti dei nostri organismi costituzionali continuino a ospitare, consultare, convocare gli esponenti della privata associazione di cittadini denominata ANM. E' successo di nuovo ieri, quando il Presidente del Senato Schifani ha ricevuto una delegazione della Giunta esecutiva centrale dell'Associazione composta dal presidente Luca Palamara e dal segretario generale di Magistratura indipendente Antonietta Fiorillo. Tema della discussione? le proposte di modifica del testo sulle intercettazioni, nonché le ipotesi di riforme in materia di giustizia. Continua a sfuggirmi l'esistenza di una fonte tale da legittimare l'Anm a simili interlocuzioni nonché – ma non è certo questo il problema – perché altrettante attenzioni il Presidente Schifani non ritenga di dovere alle analoghe associazioni dell'avvocatura. Ma non è questo, dicevo, il punto, quanto piuttosto una sorta di doppiogiochismo palesemente in atto da parte dell'Anm che se da un lato mostra il proprio profilo istituzionale in doppiopetto grigio rispondendo ai generosi inviti rivolti dalla Presidenza del Senato, dall'altro, stando a quanto denuncia l'Unione delle Camere Penali, eserciterebbe “indebite pressioni nei confronti del Consiglio Superiore della magistratura affinché questo non proceda con ai trasferimenti d'ufficio una volta completato l'esame delle domande dei magistrati che hanno fatto richiesta di trasferimento verso le sedi disagiate. L'esame delle domande di trasferimento – afferma l'UCPI - dovrebbe concludersi entro la fine di aprile, poi il CSM dovrà avviare e portare a termine entro qualche settimana i trasferimenti d'ufficio verso le sedi rimaste prive di copertura. Tuttavia, continuiamo a temere che la magistratura associata voglia scongiurare il ricorso ai trasferimenti d'ufficio per consentire la copertura degli uffici giudiziari che intanto continuano a scontare gravi problemi di efficienza e funzionalità”. L'UCPI ha spiegato che “ulteriori ritardi saranno considerati la riprova delle indebite pressioni dell'Associazione Nazionale Magistrati sull'organo di governo della magistratura per rimandare o addirittura soprassedere sui trasferimenti d'ufficio in vista della scadenza elettorale per il rinnovo del CSM”. E allora si decida l'ANM: toga rossa o doppiopetto blu. Personalmente i giudici li preferirei in toga nera. Ma questo fa parte dell'ingenuità di cui dicevo all'inizio.

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