martedì 20 aprile 2010

Islam di pace e tolleranza


Giovedi scorso 14 aprile 2010, si è tenuta a Monaco di Baviera, una conferenza critica sull’islam, nella quale Michael Mannheimer, ha dimostrato di essere oggi il più coraggioso giornalista in Germania. Ha tenuto una lezione che ha offerto informazioni interessanti, relativi al futuro dell’islam durata ben 2 ore e mezza, su “Eurabia – La consegna dell' Europa all’Islam”. Mannheimer possiede una profonda conoscenza del Corano, ottenuta attraverso il suo soggiorno come corrispondente estero per ben 15 anni, che lo hanno reso esperto sull’islam. Egli è riuscito a sopravvivere in situazioni molto pericolose in Pakistan, e conosce la furbizia dei musulmani che usano la taqiyya per indurre in errore.

Durante l’esposizione dei fatti Mannheimer si è avvalso della presentazione di diapositive che hanno potuto raggiungere il pubblico che ha dimostrato molto interesse. In particolare lui si è occupato tutta la vita di studiare le ideologie totalitarie,e prima dell’11 settembre la sua preoccupazione principale era la minaccia del comunismo. Dopo il peggior attacco terroristico della storia dell’umanità, si è domandato come la pianificazione di questo terribile assassinio abbia potuto essere conoatta nei luoghi di culto e conseguentemente ha iniziato a trattare con l’islam e si è reso conto che oggi l’islam sta organizzando in Europa la sottomissione alle regole dell’ideologia nata 1400 anni fa, voluta da certi ambienti influenti sviluppatosi dentro le nazioni europee che stanno producendo come conseguenza il dissolversi delle identità culturali europee che si stanno fondendo in un’unità multiculturale.

Il maggior studioso islamico, prof. Bernard Lewis considera questa massiccia immigrazione come l’onda storica musulmana, del terzo attacco portato contro l’Europa e ha la possibilità di riuscire nel suo intento, grazie alla sovversione di ampi collegi elettorali che sostengono l’immigrazione musulmana, oltre all’appoggio che ottengono dalle chiese, dai politici, dai sindacati, che nei confronti dell’islam sono acritici e trovano maggior appoggio nei partiti di sinistra e di destra con i quali esiste una forte affinità con l’islam. Il più grande ostacolo all’integrazione dei musulmani in Europa dipende proprio dal corano, che discrimina i non musulmani. Le associazioni musulmane ed in particolare Milli Gorus, promuovono la disgregazione nazionale. Le testimonianze che ha raccolto dai rappresentanti musulmani di vari paesi non lascia alcun dubbio circa l’atteggiamento di questi circoli. Uno dei maggiori problemi con il quale si debbono confrontare gli europei è il fatto che i musulmani paiono possedere solidarietà solo fra loro e non con il Paese che li ospita e questo impedisce loro di identificarsi con il Paese ospite e produce azioni di tensione globale.

Esempi evidenti sono ormai sotto gli occhi occhi di tutti:

In Danimarca i musulmani del politico verde Asmaa Abdol-Hamid, si sono rivolti agli iracheni, sollecitando pubblicamente la resistenza violenta contro i soldati danesi e a questo si aggiunge l’aumento della violenza contro le donne scandinave e allo stesso tempo sostengono una dottrina islamica che prevede di mettere molti discendenti nel mondo per sostenere la diffusione dell’islam. In Norvegia, le statistiche dimostrano che “gli immigrati non occidentali” ricorrono al sistema sociale 10 volte più numerosi degli altri lavoratori, ma questo riguarda soprattutto i musulmani. Inoltre la situazione si fa sempre più insostenibile a causa degli imam radicali, con le loro opinioni sulle società occidentali. Per esempio l’imam olandese Ahmed Salam ha invitato i musulmani all’evasione fiscale al fine di accelerare il crollo dello stato.

La pretesa di osservare la legge della sharia è sempre più spesso e drammaticamente richiesta, come l’imam di Rotterdam ha descritto gli omosessuali come una malattia e ha chiesto che venissero impiccati in pubblico. Infatti la trasformazione della società olandese sta avvenendo con una rapidità incredibile. Il museo della bibbia di Niimegen con i fondi dello stato del Golfo di Oman è stato trasformato nel museo del corano. Il predicatore islamico radicale Abu Hamza al-Masri di Londra ha descritto il Paese ospitante: la Gran Bretagna, come l’interno di un gabinetto che presto avrebbe dovuto essere governato da musulmani e che avrebbero raggiunto anche il governo della Casa Bianca.

In Francia ci sono oltre 1000 zone in cui i nativi non possono entrare e nemmeno la polizia, i tumulti del 2006 sono ricordati come guerra civile ed è interessante notare che tutti hanno avuto inizio vicino alle moschee. Nel Corano questo progetto è espresso e proprio su questa base vi è la licenza di uccidere. In Spagna l’imam Mohammed Kamal Mustafa, nlla moschea di Fuengirola sulla Costa del Sol ha pubblicato un libro nel quale spiega come picchiare le donne.

In Italia l’ex musulmano Magdi Allam da alcuni anni si prodiga per mettere in guarda gli italiani contro l’islamizzazione. Spiega che le moschee posseggono una rete terroristica e che favorire la loro diffusione porta a scavarsi la propria tomba. Infatti nel 1994 in un istituto di cultura islamica è stato rinvenuto un video con il seguente contenuto: “Il terrorismo contro i nemici di Dio è un dovere per la nostra religione. Unser Islam ist die Religion der Gewalt“ : Il nostro Islam è una religione della violenza“.

In Svizzera le previsioni dicono che nel 2040 la popolazione musulmana avrà raggiunto il 78% ed è comprensibile che a Berna hanno cercato di creare il più grande centro islamico d’Europa investendo 80 milioni di franchi.In Austria l’imam di Vienna Adnan Ibrahim parlava liberamente nel proprio sito web in lingua araba che gli uomini musulmani non dovrebbero sposarsi con i cristiani, perché avrebbe prodotto “sangue straniero per i nostri discendenti” secondo lui questo era “un crimine sociale” inoltre ha invitato tutti i musulmani che nei Paesi ospitanti non avevano potere e nessuna delle loro regole era applicata, a considerarsi in guerra con loro. Ora contro di lui pendono accuse penali di istigazione al terrorismo.

Il capo della polizia austriaca Alfred Ellinger già nel 2007 ha previsto che a causa dell’immigrazione islamica l’Europa sarebbe diventata il futuro campo di battaglia. In Germania Wall Street prevede un ribaltamento di maggioranza prima del 2051. Gli studi sulla criminalità degli immigrati, sono volutamente ignorati dai politici e dai media e Mannheimer ha esaminato le relazioni statistiche del 2004 che sono terrificanti.L’Agenzia di Sydney è giunta nel 2004 alla conlusione che, secondo il pensiero islamico il mondo è diviso in Casa dell’Islam e casa della Guerra, fine ultimo di tutti gli sforzi è quello di islamizzare il mondo intero, il corano da la licenza di uccidere chiunque per islamizzare il mondo intero

Le dichiarazioni stesse provenienti dal mondo islamico non lasciano nulla all’ambiguità e Daniel Pipes ha giustamente tratto una conclusione che fa riflettere: lui vede in questa situazioni attuale, il parallelo del momento in cui Hitler è giunto al potere in Germania. Su questo Mannheimer cita lo storico Karl Dietrich Bracher. La paralisi e la decadenza di un sistema politico libero con norme confuse indebolite dalla falsa illusione della tolleranza ha dato spazio ai nermici della democrazia. Alla conferenza infine è seguita una discussione con collegamenti televisivi e varie cabine sparse sul territorio a cui hanno preso parte molti uditori.

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