martedì 5 maggio 2009

Piccoli ritocchi

... e intanto le norme sulla sicurezza piano piano si svuotano tutte. E Gianfranzo Fini esulta. L'illegalità diventa sempre più... "legale" ma solo per gli extracomunitari... poi? Tra qualche giorno non vogliamo dire che la clandestinità non sarà più tale? E alla Lega, cosa sta succedendo? Ricordo che la campagna elettorale (ormai è cosa di oltre un anno fa), era basata quasi esclusivamente sulla sicurezza... come cambiano le cose nel giro di un anno...

Dopo i dubbi espressi dal presidente della camera Fini. Sicurezza, la maggioranza fa dietrofront. Salta la norma sui «presidi - spia». Via il provvedimento che obbliga a non iscrivere alle scuole dell'obbligo i minori senza permesso di soggiorno

ROMA - Dopo i dubbi espressi dal presidente della Camera Gianfranco Fini, la maggioranza fa dietrofront sui «presidi-spia». Al termine di una riunione fiume di maggioranza, il ministro La Russa ha infatti annunciato come cambierà il disegno di legge sulla sicurezza all'esame dell'Aula della Camera (i lavori riprenderanno mercoledì alle 9, ndr.). «Per iscriversi alla scuola dell'obbligo non sarà necessario presentare il permesso di soggiorno. Pertanto i presidi non potranno sapere se la famiglia dello studente è clandestina e non potranno fare la spia...». «È stata accolta la richiesta di Fini», ha aggiunto il vicepresidente del gruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino.

«ACCORDO NELLA MAGGIORANZA» - «Abbiamo trovato l'accordo nella maggioranza sui contenuti del ddl sicurezza e cambierà la norma sui presidi-spia» ha confermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, giudicando «fondati» i rilievi del presidente della Camera. «Prevale per i minori il diritto a partecipare alle lezioni scolastiche» ha spiegato il titolare del Viminale.

«NON TEMO NESSUNA VOTAZIONE» - Resta da sciogliere invece il nodo sulla fiducia. «Di questo - ha assicurato Maroni al termine della riunione di maggioranza - non ne abbiamo parlato. Né abbiamo mai avuto paura di nessuna votazione come ho letto invece sui giornali.... Siamo soddisfatti - ha concluso il titolare del Viminale - per come la maggioranza abbia trovato la sua unità su questo testo». «Non è detto non ci sia la fiducia» sul ddl sicurezza in discussione in Aula a Montecitorio, ha d'altra parte aggiunto il ministro La Russa, sottolineando che, su questo, la decisione spetta ai capigruppo e al ministro per i Rapporti con il Parlamento. «Comunque - ha voluto chiarire La Russa - è stato trovato un accordo e il tema ora è solo quello di trovare il percorso per assicurare maggiore speditezza al provvedimento. Non c'è un nodo politico».

IDV - La retromarcia sui «presidi-spia» è stata accolta con soddisfazione dal vicepresidente dei deputati Idv, Antonio Borghesi, secondo il quale il passo indietro rappresenta una «vittoria dell'Italia dei Valori, ma soprattutto del diritto, del buonsenso. Abbiamo vinto una battaglia di civiltà contro chi voleva introdurre norme disumane e crudeli, inutili per garantire la sicurezza dei cittadini» ha detto Borghesi.

NORMA ANTI-RACKET - Maroni ha poi spiegato che «la norma anti-racket contenuta nel ddl sicurezza ritorna nella sua versione originaria così come era stata approvata dal Senato. Aggiungeremo però - ha detto il ministro - che sarà possibile escludere la punibilità se si è ravviserà uno stato di necessità».

C'è l'accordo su ronde e clandestini. Giovedì testo in aula: si eviti l'autogol

Tornano le ronde a primavera. Come prima. I mesi di tira e molla sulla questione li possiamo archiviare: Lega e Pdl confermano, «si tornerà al testo originario del disegno di legge - dice Italo Bocchino - così come era stato approvato da palazzo Chigi». Il disegno di legge sulla sicurezza, dunque, procede: riprendono le ronde, i clandestini nei centri di accoglienza staranno quattro mesi più due di proroga, sei. Verrà solo stralciata la norma sui "medici spia", spiega ancora Bocchino, uscendo dalla riunione a cui erano presenti, tra gli altri, il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, e i capigruppo della Lega di Camera e Senato Roberto Cota e Federico Bricolo. L'Aula della Camera inizierà l'esame del ddl sicurezza giovedì 30 aprile. Le votazioni sul provvedimento si terranno la settimana prossima; i tempi saranno contingentati. «Siamo decisi - spiega Gasparri in una nota - ad allungare i tempi di trattenimento nei centri per i clandestini e a coinvolgere dei volontari, carabinieri o ex appartenenti alle forze dell'ordine per il controllo del territorio». Più sicurezza - sottolinea Gasparri - è la priorità di tutto il centrodestra. C'è coesione nella maggioranza su tutti i principali temi, anche sulla necessità di riformare gli enti locali, e di far partire il piano per il nucleare. Secondo il capo gruppo del Pdl, una "tappa importante" di questo percorso sarà l'approvazione del federalismo fiscale fissata per domani sera a Palazzo Madama, "a conferma che dalla riforma delle istituzioni al contrasto alla criminalità, a tutti i temi della riforma economica stiamo attuando il programma che hanno votato gli elettori". La sinistra, sugli allori per le pseudo vittorie di questi giorni del suo leader Franceschini, è scossa: c'è già chi chiede al premier di non porre la fiducia sul tema, e chi teme la giustizia fai-da-te. Ora, che il centrodestra si mostri compatto in aula: l'emendamento sui clandestini è frutto di un recente autogol. Se davvero c'è l'accordo, si spera che non venga tradito ai voti.

2 commenti:

tulkas84 ha detto...

la lega fa quello che può, purtroppo come successo alla camera se i pidiellini buonisti votano contro c'è poco da fare...
il problema è che la lega è solo all'8%!

in compenso abbiamo (noi della lega) ottenuto il ripristino delle norme antiraket, che il pdl aveva cambiato in modo tale da essere inutili

Elly ha detto...

Eh, Tulkas, fanno e disfano a loro piacimento. Il problema è: di chi fidarsi dopo questi svuotamenti dei pacchetti?