giovedì 28 maggio 2009

Ci mancavano...

Arrivano le controronde e si chiamano «Rondini». Gruppi di volontari pronti all’azione contro la politica del governo. A Firenze, la provocazione di sinistra e ambientalisti.

Giurano che saranno i primi a iscriversi all’albo delle ronde quando la legge sarà approvata. Ma, appena espletato il dovere istituzionale, immediatamente e «con grande determinazione» chiederanno i finanziamenti go­vernativi per ripagarsi le divise (per ora magliette colorate) e le spese sostenute per sorvegliare. «Non gli extracomunitari legali o illegali, ma chi li sfrutta, li mal­tratta, li usa come fazzoletti di carta e poi li getta nel cestino del­la spazzatura sociale», annuncia­no loro.

LE RONDINI - Loro sono le «Rondini», ovve­ro le «contro ronde», gruppi di volontari che stanno nascendo in Toscana. Insegnanti, studenti, professionisti, operai, impiegati. E politici, soprattutto dell’area della sinistra radicale e ambienta­­lista, che hanno capovolto l’idea del centrodestra e da essa hanno preso nuovi spunti. L’idea, «una provocazione co­struttiva», è venuta a Fabio Rog­giolani, vulcanico consigliere re­gionale dei Verdi e presidente della commissione Sanità della Regione. Un giro di telefonate, un paio di riunioni, l’adesione dei presidenti di Legambiente e dell’Arci toscane, Piero Baronti e Vincenzo Striano (quest’ultimo a titolo personale), di associazioni di volontariato ed ecologiste e poi via alla sperimentazione, con tanto di logo e magliette pre­stampate. «Il battesimo la prossima setti­mana a Firenze — dice Roggiola­ni — con un primo gruppo di una decina di volontari. Primi obiettivi i cantieri edili. Andremo lì a sorvegliare, a vedere se questi ragazzi che arrivano dai paesi più poveri sono sfruttati e li aiutere­mo a superare i problemi, dare­mo loro consigli utili e anche assi­stenza legale. E denunceremo gli sfruttatori. Poi controlleremo pu­re il tasso di razzismo in città e se ci sono pericoli di raid». Alla prima uscita ci sarà anche Alessia Petraglia, capogruppo in consiglio regionale di Sinistra de­mocratica. «Sarà un grande piace­re aiutare questi ragazzi — spiega — ma soprattutto dimostrare alla gente come sia vergognoso il de­creto sulla sicurezza del governo Berlusconi. Una legge a senso uni­co, che ignora e avversa un eserci­to di extracomunitari utilissimo al nostro Paese. Persone ogni giorno sfruttate, pagate al nero, schiavizzate, offese e maltrattate. Noi andiamo a difendere, in mo­do non violento ovviamente, que­sti nostri amici e controlliamo che nessuno si approfitti di loro. E questo a noi sembra un atto di civiltà».

IL PRIMO DI UNA LUNGA LISTA - Il gruppo fiorentino sarà solo il primo. Ne seguiranno altri in To­scana. Mario Lupi, livornese, ca­pogruppo dei Verdi in consiglio regionale, sta pensando a Livor­no. «Anche in questa città, civile e tollerante, c’è bisogno di dare una mano ai più debo­li — spiega —. Il no­stro motto è 'no al razzismo e allo sfrut­tamento'. Cerchere­mo di onorarlo». All’organizzazione pisana ci pensa An­drea Cheli di Tuttam­biente: «All’ombra della Torre pendente sono nate due ordi­nanze infelici: quella contro l’uso dei borso­ni nel centro storico e il rimpatrio assistito con bonus fi­nale. Cercheremo di realizzare un archivio con le segnalazioni di so­prusi e illegalità dei confronti de­gli immigrati, regolari e non, e ci batteremo per leggi più giuste». Subito dopo Pisa, sono previsti gruppi a Lucca, Massa Carrara, Arezzo e Siena. E poi, magari, si spera di esportare l’idea in altre parti d’Italia. Una prima uscita sperimentale a Firenze ha già dato esiti inspera­ti. Davanti ai cantieri gli extraco­munitari hanno fraternizzato con le «Rondini» e hanno chiesto di farne parte.

Marco Gasperetti

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la Toscana ormai è persa...peccato
Artemisia

Elly ha detto...

Peccato davvero perchè ci sono zone splendide. Ma la cosa peggiore è la mentalità.

demiurgo77 ha detto...

Al di là degli estremismi contrapposti, il progetto delle rondini dimostra una volta di più la bontà della proposta governativa! L'immigrazione clandestina si combatte anche così: bastonando chi abbaia contro i clandestini, per poi affittargli topaie fatiscenti o assumerli in nero per non sottostare ai ricatti normativi e fiscali! Poi toccherà nuovamente al governo battere a fondo la strada della semplificazione! Eliminare normative che, nel miraggio della protezione sociale e della perequazione fiscale, costringono gli imprenditori onesti a scelte tragiche! Sarà ancora lotta dura: anzi, la madre di tutte le battaglie!

E... La sinistra si distrugge anche così: dimostrandosi sensibili alle questioni sociali dotate di un fondamento reale; per poi fare spallucce di fronte agli isterismi propagandistici!

100% Antikomunista ha detto...

Ho paura che l'unica attività delle "Rondini" sarà quella di aiutare i clandestini a scappare quando ci sono le retate dei Vigili contro i venditori di paccottiglia, e magari qualche rissa con i leghisti...

Nessie ha detto...

Esatto Antikomunista: più che "rondini" saranno uccel di bosco.