PRAGA - Nonostante il Trattato di Lisbona sia stato ratificato oggi in via definitiva dal Senato della Repubblica Ceca, il presidente ceco Vaclav Klaus, per ora non lo firmera'. "Il Trattato di Lisbona per il momento e' morto", ha affermato Klaus.
Una Ola a Lui! L'unico coerente in una unione europea di deficienti.
«È morto dopo il no dell'Irlanda». Ma Dublino rifarà il referendum. Rep. Ceca: il presidente Klaus gela l'Ue. «Non firmo il Trattato europeo». Era stato appena approvato a larga maggioranza dal Senato di Praga
PRAGA - Il presidente euroscettico della Rep. Ceca, Vaclav Klaus, non ha firmato il Trattato europeo di Lisbona approvato dal Senato di Praga con 54 voti favorevoli e venti contrari. «Non mi porrò il problema di firmare sino a quando la Corte costituzionale non si sarà pronunciata. Il Trattato è morto dopo il no dell'Irlanda», ha aggiunto. L'Irlanda, che l'aveva bocciato, ha annunciato però un nuovo referendum entro la fine dell'anno. Klaus vuole attendere il risultato di un nuovo ricorso dei senatori del suo partito alla Corte suprema ceca. Secondo Klaus e altri deputati di Democratici civici, partito di destra al governo, il Trattato è un passo verso la formazione di un superstato europeo e farebbe diminuire la sovranità nazionale. «Non accolgo con Trattato con gioia», aveva detto il premier ceco dimissionario Mirek Topolanek (lascerà la carica tra due giorni), «ma è un prezzo che dobbiamo pagare per entrare nel club europeo».
APPLAUSI AL SENATO CECO DA EUROPARLAMENTO - Un applauso dell’Europarlamento ha accolto a Strasburgo la notizia dell’approvazione del Trattato di Lisbona da parte del Senato ceco. Il presidente dell'Europarlamento, Hans-Gert Pöttering, si era sbilanciato affermando di avere «fiducia nel fatto che il presidente Klaus firmerà la ratifica al più presto possibile. Quello di farlo entrare in vigore all'inizio dell'anno prossimo è un obiettivo condiviso». «L'approvazione da parte del Senato ceco del Trattato di Lisbona rappresenta una vittoria dell'idea d'Europa», aveva dichiarato il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi. Anche il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, aveva parlato di «ottima notizia».
4 commenti:
URRA'!!! da stanotte sono un po' più fiduciosa. Basta un uomo solo nel mondo che sappia dire NO, per confortarci.
Da un lato sono felice di questo ma dall'altro... a Dublino toccherà di nuovo il referendum e stavolta sappiamo come finirà.
A Dublino? Da qui alla fine dell'anno accadranno cataclismi, Elly. E allora i loro fottuti referendum se li cacceranno sai dove...
Questo accanimento terapeutico per salvare il trattato di Lisbona - che roccoglie qualche mugugno perfino nei testi universitari - è inquietante! Speriamo che l'atteggiamento di Klaus serva a seppellire definitivamente il morto! Ma le modalità con cui il testo del trattato è stato imposto, replica indecente della costituzione europea, mi lasciano parecchi dubbi sul futuro!
Posta un commento