lunedì 6 settembre 2010

L'illuso (2)


Parigi - "Dobbiamo poter prevedere provvedimenti di espulsione e rimpatrio" anche per i cittadini comunitari che non rispettano le regole, "perchè al momento non ci sono sanzioni efficaci ed è una lacuna che va colmata". È la proposta che il ministro dell’Interno italiano porterà alla Commissione Europea e che ha annunciato a Parigi nel corso del Seminario sull’immigrazione e l’asilo a cui hanno partecipato il Canada e altri sei Paesi europei. "All’interno dell’Unione Europea - ha spiegato Maroni - vi sono delle regole che stabiliscono la libertà di circolazione dei cittadini, che è sacrosanta e non ha limiti e il diritto di risiedere stabilmente in un Paese dell’Unione, che però è regolato da limiti che, ad oggi, prevedono sanzioni inadeguate". Maroni ha sottolineato che esiste una direttiva europea (la 38 del 2004) che stabilisce a quali condizioni un cittadino europeo possa risiedere in un Paese: "E si tratta di condizioni precise che spesso non vengono rispettate".

"Rendere più efficaci le regole". Il problema, prosegue il ministro "è che i Paesi membri oggi non hanno strumenti per farle rispettare". Dunque "bisogna intervenire per rendere più efficaci le regole che già ci sono". Per questo il ministro chiederà alla Commissione Europea, nel prossimo incontro, "di prevedere sanzioni che consentano l’espulsione e il rimpatrio" anche di quei cittadini comunitari che non rispettino le norme previste dalla direttiva 38. Nel corso del suo intervento Maroni ha inoltre sottolineato che è necessario "creare un sistema legislativo uniforme a livello europeo in modo che tutti i Paesi abbiano stesse regole e stesse norme".
 
Qui, l'efficacia dell'unione europea in materia di immigrazione e clandestinità. L'illegalità, magicamente diventa legale.